S_CAROGNE

Ultimo tango a Parigi (2nd edition)


L'ho visto mercoledì scorso, per la seconda volta.La prima risale al lontano 1987. Lo vidi con i miei, con lo sguardo basso. Purtroppo questa volta c'erano intorno a me decine di ragazzetti, tutti in attesa della scena del burro. Qualcuno, anche su questo blog, ha ridotto il film a questo.Per me è un capolavoro. Punto.Jeanne_1952 e paul_1924 vivono a Parigi. Ognuno è a casa sua. Non lavorano, quindi non possono usare il computer dell'ufficio.Si incontrano per caso in chat. Jeanne_1952 e paul_1924 non sono intenzionati a rivelare nulla di sé e mentono con la frequenza con la quale controllano i pvt in arrivo: il loro unico scopo è massaggiare il proprio ego e messaggiare quello dell'altro. Almeno quelli senza underscore scopavano. Ma come loro non hanno appuntamenti fissi, orari da rispettare, obblighi reciproci.Perché il loro quotidiano è altrove. Jeanne_1952 e paul_1924 stanno giocando. Giocare è bello. Provano una sensazione di libertà, di onnipotenza. Jeanne_1952 e paul_1924 riversano desideri infantili e desideri censurati nella real life sul monitor dell'altro. Tale altro in alcuni casi sarà costretto a fare scudo con il proprio corpo per evitare che gli esseri umani con la stessa residenza anagrafica sbircino e scoprano di vivere accanto a un perfetto sconosciuto. Jeanne_1952 e paul_1924 devono aver sentito da qualche parte la frase “La famiglia, quella istituzione inventata per educare i selvaggi alla virtù”.Jeanne_1952 inizia a pressare paul_1924: vuole prove, rassicurazioni, certezze. Teme che non si tratti più di un gioco, e più volte tenta di interrompere quella rincorsa virtuale. Ma presto si rende conto di non poter evitare di pensare a paul_1924. Forse, se il mondo intero fosse wireless, la loro e-storia continuerebbe, tra mille eccitanti stoccate a colpi di bip. Non è facile trovare un equilibrio. A volte anche paul_1924 desidera ardentemente il crollo del monitor. È iniziata la fase di dipendenza acuta, che passa per lo step intermedio conoscenza voce, meno frequentemente per quello foto. Decidono di incontrarsi. Dopo ore interminabili trascorse a raccontare sé e i propri doppi. Ed ecco che, all'improvviso, il nick che ha sottratto a Jeanne_1952 tempo, energie e ore di sonno, il nick meritevole di averla riportata, come fosse il raggio antigravitazionale di Goldrake, nel mondo ovattato dell'innamoramento, non è più associato a un lampeggiante messaggino, a un “you have mail”, a una finestrella skype. Tale nick corrisponde (sorpresa!) a un essere umano, del sesso da lei sperato, e avanza come tale delle richieste. Jeanne_1952 scopre con stupore di non dipendere da colui che digitava, ma solo dalle sue parole, dalle attente, studiate parole (d'amore?) che lui le inviava con un click. Lui è anche carino, ma è carne, è occhi, è vero. Non può più, jeanne_1952, decidere se attribuirgli o no vita, accendendo il suo pc. Troppo tardi. Paul_1924 pretende di portarle via tutto quello che è solo suo. In questo non è diverso dagli altri uomini che ha incontrato, ma con lui non ha legami. In fondo non conosce neppure il suo vero nome. E lei difende la sua torre di silicio. Sparendo nel nulla, e-uccidendo paul_1924. Jeanne_1952 non vuole che la fitta tela di ponderate sequenze di lettere lasci il posto ad un unico cestone per la biancheria sporca.Addomesticherà qualcun altro. Qualche altro nick.Nota: che belli i film senza i telefonini!