S_CAROGNE

E' per te


Adesso stammi a sentire. In queste ore di letizia flautata, tra abiezione e purezza, nostalgia e furore, io giaccio assonnata come una sillaba impastata.Quando intingo nel sangue il mio pennino il modo migliore per iniziare a parlarti è farlo dalla fine.Non è una parola inutile, questa mia, sepolta ad un crocevia o gettata al di là della siepe come una buccia vuota, scagliata senza costrutto tra i sassi e i dardi dell’oltraggiosa fortuna.Non è un fossile rimasto impresso nel cemento o l’eco della risata della matta in soffitta, nemmeno è quel frammento di sogno che il destino ha ucciso giovane o l’esca appesa alla lenza del mio pensiero.Il mio lemma, piuttosto, rinasce ogni giorno come una sillaba postrema destinata a perdere i contorni per venirti a cercare, ora in una strada polverosa, ora in un narciso al sole, uscendo dalla stretta di questa vita come una frivola ninfa.Vedi, il buio scende rapido, ed io sono in viaggio da mesi, sopra un veicolo che procede a passo d'uomo, con un convoglio di pensieri infelici e disastrati a rimorchio. Porto un bagaglio ridotto, qualche conforto di ricambio a cui non pesa il percorso sempre più contorto, sempre meno logico che ho intrapreso, ma da quella valigia di sintomi stipati, con cui prima o poi toccherà fare i conti, emerge quella piacevole sensazione di roba mia che da sempre mi porto dietro.Probabilmente questi sono percorsi che non porteranno da nessuna parte, e davanti a me si aprono solo strade che mi costringeranno a tornare al punto di partenza ma io, comunque, viaggio, così come i miei ricordi, giunti decimati fin qui, mi hanno sussurrato di fare, tra pensieri scoscesi e parole disfatte con cui ho dovuto ricominciare, affinché ogni giorno le mie parole parlino di te, oppure tacciano per sempre.PS: E' un po' triste lo so, ma è per farvi apprezzare ancor di più il 2008... Auguri, con tutto l'affetto che posso, e fate i bravi stanotte eh!