S_CAROGNE

E adesso è la volta del meglio di Santa Fe


30 dicembre ’07Ore 19.26  “E anche questo Natale ce lo siamo levato dai coglioni!” (Come recitava la battuta di non so quale film…)Che grande verità!Finalmente è superato il puntuale suicidio di massa alla ricerca del regalo superfluo. Niente più Babbi Spider man penzolanti da ogni angolo come piccoli cadaverini rossi rimasti stecchiti da un infarto o da un corto circuito. Niente stucchevoli e ripetitive natività e re dei cieli al freddo e al gelo da far nascere necessariamente, non sia mai che, altrimenti, caschi il mondo e noi tutti giù per terra! Niente bambini sempre più iene, isteriche e avvelenate, in attesa dell’ultimo vizio alla moda che riesca a zittirli almeno fino alla Befana. Niente zingari sotto casa a scassare la minchia negli orari più impensati con trombe e jingle bells stonati.Insomma, cara Pigna sterile, Buon Natale PASSATO!Il dubbio tra il dire e non dire al parentame, l’ha vinto il partito del dire. Inutile sottolineare che io avrei atteso ancora un po’, tipo dopo l’epifania, onde evitare pellegrinaggi a me (madonna dell’occasione) di pastorelli, contadinelle e re magi con in dono futili e preventivi tappabuchi della coscienza (la loro) per il nascituro.Il mio uomo, però, fin troppo festante per l’avvento, ha deciso di diffondere la notizia.Ti dirò, caro diario, pensavo peggio.In linea generale, la novità è stata accolta con gaudio. Certo, inizialmente, lo sguardo snob della “suocera” snob che sperava che il suo unico figlio maschio sposasse un’altolocata donna snob, c’è stato. Tuttavia, si è compensato con lo sguardo sofisticato della madre sofisticata che si augurava che la sua unica figlia femmina (che, ahilei, non ha mai dato segno d’ interessi conventuali) se proprio doveva aprire le gambe, le aprisse ad un 100% sangue blu, no artisti-no comunisti-no perditempo.Il mini dramma Montecchi-Capuleti si è risolto, come ovvio, in uno sguardo comune e lungimirante verso il frutto del Kamasutra: il futuro essere.Figure di secondo ordine i padri (prossimi nonni) che, meno ansiosi e competitivi, dopo un commosso slancio d’allegrezza hanno ripiegato su mutande e boxer nuovi portati dai Babbi Natale coniugali (uno dei perché da aggiungere alla lista dei MOTIVI PER NON SPOSARSI MAI), rigorosamente firmati, in modo tale da scampare il pericolo che il prezioso deretano rimanga sprovvisto di autografo per l’anno nuovo!L’Oscar del più felice, lo vince la zia Ada che, alla novella, inizia a piangere e i bene informati dicono pianga ancora.Ora, considerando che la zia Ada è la stessa arzilla ottantaduenne che 2gg fa ha lasciato il gas acceso rischiando di mandare in aria l’intero condominio in cui abita ed è sempre quella che alla domanda “Come ti chiami” risponde con piglio sicuro “Dolores !”, è plausibile che le sue lacrime (di gioia?) non c’entrino un cazzo con l’evento.Anche gli amici sono stati messi al corrente. Finalmente appare terminato in girone doveroso dell’annunciazione con connessi sorrisi di circostanza, frasi patetiche e speranze di riempitivo sulle nuove generazioni. Conseguenza pressoché inevitabile del sapere diffuso è l’inizio della gara all’accaparramento simpatia dell’embrione che porta le due matrone a far capolino in casa troppo spesso e con qualunque mezzo. (Mancano solo msn e webcam  e saremmo al completo!)La pazienza non è la mia dote migliore e la gravidanza non sembra generare in me cambiamenti di coscienza così inflazionati nei romanzi a lieto fine.Con il “sarà padre” abbiamo optato per una partenza strategica di Capodanno. Ho bisogno di disintossicarmi dal quadretto domestico e di riprendere contatto diretto con il mio mondo disincantato. Il tempo di due giorni con amici in una deliziosa casetta nella campagna senese. E già sale la voglia di mangiare l’unico cotechino che mi sto cucinando da giorni! Ehi, tu, non temere, eviterò di toccarmi per almeno i prossimi cinque minuti. Non mi perdonerei se nascessi con uno zampone stampato in fronte!