S_CAROGNE

Cuor di Carogna 3


Cara Lia, ti leggo sempre, sono un appassionato di moda e apprezzo molto la tua rivista. Ho 23 anni e lavoro da precario, parlo bene l’inglese perché ho trascorso un periodo di studio a Londra dove avevo anche trovato una scuola che mi avrebbe dato un prestito per il mio studio di Fashion Design ma attualmente vivo con i miei: se sono un bamboccione vorrei che Padoa-Schioppa me lo dicesse in faccia. Marco Risponde Lia Celi: Caro Marco, bamboccione è solo chi se ne va di casa cercando lo stesso conforto di cui gode sotto il tetto paterno. Non è il tuo caso. Sei vittima di un paese che non sa valorizzare i giovani meritevoli. Fossi in te non esiterei a giocare le mie carte all’estero dove ti aspettano sacrifici ma anche tante chance. Ricorda chi non ti ama non ti merita. Risponde Sara_1971:Marco, bel paraculo che sei, fammi capire: a soli 23 anni vorresti già abbandonare lo stadio implume di precario per uno stipendio equo e una considerazione sociale decente. No dico, scherziamo? Il tuo è un desiderio per nulla originale, direi stantio: bisogna arrivare almeno a 37 anni (ogni riferimento è puramente casuale) per poter formulare un desiderio assolutamente trasgressivo quale il trascorrere mattinate a riflettere, zeppi di tristezza, sul perché il lavoro (precario naturalmente) rubi tempo da dedicare al blog. Bisogna prima adottare un cane sporco e dal carattere devastante, un gatto malaticcio che ami aggredire chiunque giaccia su un letto e bisogna imparare a girare per casa scalza e con addosso solo una maglietta sdrucita  (ndr: piccoli particolari che spiegano come, alla mia veneranda e venerabile età, io non sia ancora maritata) per poter ambire al titolo di sventurato bamboccione. E poi, scusa, fior fior di laureati a spasso per le agenzie interinali e arrivi tu, fresco di un periodo di cazzeggio londinese, e vorresti trovare un posto fisso qui creato apposta per soddisfare i tuoi bisogni fashion. Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere: fammi un favore, stai un po’ zitto e mettiti in fila, perché l’unica risposta sensata che ti posso dare è quella ottenuta piegando mignolo, anulare, indice e pollice e lasciando eretto il dito medio. Se non l’hai capita eventualmente ti mando un disegno. Anche quello molto fashion.