S_CAROGNE

Silvia e Debbi


 Mi faccio spesso questa domanda: siamo peggio noi o i politici che eleggiamo? In apparenza non c'entra nulla con quello che segue. Non sono brava nelle descrizioni, perciò il signor Cosimo immaginatevelo come una specie di Danny De Vito un po' più unto. Cercava una contabile per il suo call center, l'ha detto alla zia di Silvia, e Silvia si è presentata da lui. La storia me l'ha raccontata lei.In breve, Silvia viene assunta a tempo determinato, lo stipendio teorico non è male. Dopo qualche giorno, Silvia si accorge che non c'è un soldo in cassa. Il suo lavoro è convincere le banche ad aspettare, il signor Cosimo sta per prendere un appalto importante. Lo prende: è una parte del call center di una società telefonica. Bisogna assumere. Silvia senza soldi, nemmeno per pagarsi lo stipendio, comincia a cercare. Il signor Cosimo le vuole donne e giovani. Ne provano, tra tante, una giovane, persino troppo, Debbi; non ha nemmeno 18 anni. Le ragazze cominciano a lavorare, arriva qualche anticipo, le banche danno maggiore tregua, Silvia comincia a pagare gli stipendi alle poche dipendenti con contratti; sia pure a termine. Le altre sono in prova. Come Debbi, che prende coraggio e un giorno – indossata la minigonna più corta del guardaroba - va a parlare con il signor Cosimo."Sai - racconterà dopo a Silvia- si è avvicinato, ha cominciato ad accarezzarmi i capelli, poi si è sprofondato in poltrona e mi ha offerto di sedermi in braccio a lui". (“cazzo – ho pensato – ma io questa l’ho già letta”; certo: sui verbali della Gregoraci). “E tu, non potevi gridare”, le chiese Silvia? "Sei matta, così mi caccia. Gli ho detto che ci penserò e che chiederò consiglio a mia madre, loro si conoscono".La signorile signora chiamerà la sera stessa il signor Cosimo.- Madre: "Perché hai molestato mia figlia?".- Cosimo: "Non le ho fatto niente".- M: "L'hai ricattata". - C: "No, no, non le ho mica detto o me la dai o ti mando via".- M: "Senti, domani vengo in ufficio e te la vedi con me". (l'incontro si svolse nell'auto della signora, che fece ascoltare al signor Cosimo la registrazione della conversazione della sera precedente; l'accordo fu stipulato in pochi minuti, e Cosimo raccontò a un'altra dipendente che il patto venne suggellato da una mancia orale allungata dalla gentildonna in segno di ringraziamento).Il giorno dopo al pomeriggio il signor Cosimo chiama Silvia: "Signora, metta a contratto Debbi: sei mesi".Credo che Debbi lavori ancora lì, da precaria, se quel call center è rimasto in funzione; Silvia si licenziò poche settimane dopo. Quando mi raccontò questa storia la prima volta, concludemmo con una banalità, peraltro mai troppo spesso ripetuta: la precarizzazione e il degrado umano vanno quasi sempre insieme. Ora che dobbiamo tornare a votare, sono certa che sottoscriverebbe anche questa mia (retorica) domanda: ma se questi sono gli elettori, quali eletti dobbiamo aspettarci?Dimenticavo: il signor Cosimo è candidato alle amministrative della sua città.noticina finale: fatti e personaggi sono puramente immaginari, ogni eventuale riferimento alla realtà è puramente casuale.