S_CAROGNE

Come si cambia


Si cambia, si cambia. A volte le trasformazioni sono impercettibili, e delle rughe che solcano il volto si prende coscienza all'improvviso, manifestando uno stupore non commisurato all'evento. Lo scorrere del tempo, lo sappiamo tutti, deteriora. Ecco che, per esempio, la mia sodale e io siamo ormai, rispettivamente,  una diva, un tempo – lontano, molto lontano- bella,  devastata dall'alcol e dagli psicofarmaci e una mater familias, un tempo – vicino – equilibrata, irreversibilmente in preda all'ansia, che vede forse nel poker professionale la sua unica possibilità di redenzione. Poi, è ovvio, vi sono i cambiamenti repentini, quelli per i quali lo stupore manifestato non è mai adeguato: è sempre inferiore alle aspettative. La vera meraviglia, piuttosto, scaturisce dal fatto che a certi accadimenti non solo si sopravviva, ma lo si faccia con grande dignità. Dove trovano, alcuni – che siano superuomini? -, il coraggio di ricominciare? Sarebbe cosa buona e giusta, almeno sporadicamente, riflettere sul fatto che sì, forse, Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice  ne la miseria, ma qualcosa bisogna pur fare. Se state leggendo, in fondo, non è che oggi abbiate molti impegni: avrete già imprecato abbastanza per il risultato elettorale. Allora potreste andare (dopo aver ripetuto prima e dopo un sms, un caffè, un pvt, “questo non è il migliore dei mondi possibili, ma neppure il peggiore”, e finendola di lagnarvi perché lei non vi ama, perché il vicino è insopportabile, perché il capo non vi apprezza, ma soprattutto perché i prezzi sono raddoppiati con l'euro),  a dare uno sguardo a http://digilander.libero.it/accessibilitamobile/e magari a farvi un giro se siete da quelle parti.