S_CAROGNE

Cuor di Carogna


Cara Lia, ho un estremo bisogno del tuo aiuto! Sono una ragazza di 26 anni che, pur avendo mai avuto un ragazzo, ha subito grosse delusioni e nonostante questo continua a desiderare la felicità, un qualcosa che dovrebbe spettare a tutti! Perché ogni ragazzo che ci prova con me il giorno dopo non si fa più vivo? A sentire le mie amiche sono una bella ragazza perciò non mi capacito e non trovo una spiegazione… io voglio voler bene a qualcuno, voglio un amore vero, credo nel matrimonio… ma sembrano tutti inspiegabilmente rifiutare il mio affetto. Perché? Inizio a temere di restare sola per tutta la vita e la cosa adesso inizia a mettermi tristezza. Filomena Risponde Lia Celi Cara simpatica amica, quando ho letto il tuo sincero ed accorato sfogo sono stata piacevolmente colpita. Sono contenta che nell'universo giovanile, caratterizzato solitamente da una crescente superficialità, ci siano anche ragazze come te. Mi ha colpito molto la tua sensibilità, il tuo profondo desiderio di amore vero. Ciò che invece non condivido affatto è il tuo profondo pessimismo e il tuo atteggiamento da perdente nell'affrontare l'esperienza amorosa. Certo le delusioni sono difficili da accettare, comprendo il tuo disagio di fronte a ragazzi superficiali ed ottusi sempre alla ricerca di leggere avventure, ma le esperienze negative rappresentano i piccoli grigiori e i chiaroscuri della vita: con un pizzico in più di fiducia in se stessi lo scenario può rischiararsi in un attimo. Sei giovane, non rinunciare a tutte le piccole e grandi gioie che la tua età può offrirti. Vivi serenamente fra i tuoi coetanei, cerca degli amici veri, riempi la tua vita di interessi, poniti delle mete e fa di tutto per raggiungerle. Vedrai che quando meno te lo aspetti l'amore, quello vero, busserà alla tua porta e arriverà qualcuno che ti apprezzerà davvero e con cui sarà facile e naturale instaurare un'intesa profonda e vera. Ti lascio con una frase di Stendhal che penso faccia proprio al caso tuo: "basta una piccolissima dose di speranza per provocare la nascita dell'amore". Risponde Sara_1971 Cara Filomena, lasciatelo dire, la tua lettera è triste come un cipresso che a Bolgheri. Permettimi questa dotta citazione: il fatto che tu non abbia sbagliato nemmeno un congiuntivo mi lascia sperare che almeno in campo linguistico non sia quella sprovveduta tontolona che invece dimostri di essere nella vita. Ma tralasciamo i tuoi meriti in campo grammaticale e veniamo al sodo prima che la tua autostima venga irreversibilmente danneggiata, come tra l’altro meriterebbe. Ventisei anni (ventisei) e ancora non hai mai avuto un ragazzo. Dico: ma ci rendiamo conto? E’ evidente che in te c’è qualcosa che proprio non va. Lascia perdere le scemenze che la Celi verga (ti dice niente questo appetitoso verbo copulatorio?) rinchiusa nella sua torretta mummificata di opinionista (cerca di capire, la pagano per scrivere quelle quattro banalità con cui riempiere le pagine del suo ributtante settimanale, perciò a differenza mia non può dirti in faccia ciò che davvero pensa) e rifletti piuttosto sulla saggia considerazione di una blogger che si diletta ormai da mesi a surfare nella rete: hai visto la dolorosa esclusione sociale che può causare il non darla via? Davvero credi di avercela solo tu? Ammesso e non concesso che tu sia davvero la bella ragazza di cui parlano quelle derelitte delle tue amiche, chi credi di essere? Cenerentola? Giulietta? La bella addormentata? Carina l’idea di farmi credere di vivere sul set di una commedia romantica, ma con me non attacca. Cosa vuoi diventare? Una baffuta matrona impegnata a sgranare rosari in mezzo ad una dozzina di figli di figli non tuoi? Oppure preferisci darla via per disperazione un attimo prima della menopausa al primo anziano in transito sotto il balcone della tua torre d’avorio? Perché è questo il futuro che ti aspetta se continui a fare, senza motivo, la preziosa. E in fin dei conti non è questo ciò che esattamente ti aspetti dalla vita, vero? Coraggio, Filomena, apri il tuo sesamo e sfarfalla allegramente tra pistilli esuberanti: vedrai che prima o poi troverai anche tu un povero fesso disposto a convertite due mesi del suo sudato stipendio in un anello. Sempre che nel frattempo la voglia di amore vero (come lo chiamate voi) non ti sia passata, cosa che tra l’altro probabilmente succederà appena sarai capace di cogliere il leggiadro sapore dell’impollinazione occasionale. Ti lascio con una frase di Erba che credo proprio faccia al caso tuo: C’è un solo modo per condurre il tuo uomo ad un altare. Darla. E non necessariamente solo a lui.