S_CAROGNE

Mille giorni di te e di me


 (Sara, svegliati è primavera)Come nasce un post? Dalla disperazione, nel senso che non c'è proprio nulla da dire e c'è qualcuno che continua a inviarti sms minatori “Se domani non posterai distribuirò dei volantini con informazioni che ti riguardano. Inizierò da tua suocera”. Più raramente da una parola ascoltata alla radio. Va bene, inutile tergiversare: è evidente che saccheggio senza pudore il mio diario del liceo. Oggi, all'improvviso, mentre parlavo con una signora conosciuta a scuola di mia figlia, mi sono fermata, è scattata l'idea post e ho cercato una maniera per scrivere (la matita per gli occhi è una certezza): la fotto con le sue stesse armi. Come ho potuto non pensarci prima? Sara, lo sapete, era la mia mite compagna di banco e, ovviamente, arricchiva le mie memorie con i suoi profondi pensieri di adolescente underground, gettandomi nello sconforto. Io ero innamorata, con la leggerezza dei Duran Duran, e solo per darmi un tono studiavo i versi di Baudelaire i giorni dispari e di Morrissey la domenica (i pari ero impegnata con il latino e la matematica, anche per conto di Sara), mentre lei era sagace, per usare un eufemismo, già allora. Io ne ero intimorita. E pensavo: “Ma come sarà da grande?”Signore e signori, direttamente dal diario di Snoopy 1986-1987 di Erba, qualche frase di Sara:Quello stronzo di Sergio mi ha detto “Sei troppo bella, non ti merito.” E io: “Ma guarda, se vuoi peggioro. Insomma, incontriamoci al centro: tu inizia a risalire dagli inferi, io scendo dal paradiso”.Caro Luca, come sai Icaro credeva di essere un uccello, invece era un pirla. Anche io ho pensato che tu mi amassi e invece lo faceva solo il tuo uccello.Certo, Claudio, lo so che mi ami. Con la A maiuscola, certo. La la A di scopare.Non desidero lasciarti pesanti eredità, mio caro Alessandro. Sei bravo, bello e ricciolino. Come Gesù Bambino.Altro che la Fallaci. Un giorno scriverò “Lettere a un bambino mai cresciuto”. Vedrai.Mi ha lasciata. Quel co****** di Andrea mi ha mollata. Brevi riflessioni su un amore perduto: “Diavolo!”, direbbe Snoopy, ma io vado oltre, esagero, e redigo questa lista di cose perdute insieme a te. Mi mancheranno i passaggi in vespa, le soste sotto il portone (quando tacevi), il momento-pippa che mi propinavi a settimane alterne (era un toccasana per la mia autostima), gli adesivi di Hello Kitty che mi regalavi con i quali corrompevo Erba per il latino.Insomma, Wilde, mi pare, diceva “Vista da vicino nessuna persona è normale”. Beh, Sara non lo è neppure da lontano. E continua a pensare che per essere degno di lei un uomo debba fare tutte le storie di Actarus per un'uscita. Conseguentemente è ormai convinta che fare il bidet sia sesso.