S_CAROGNE

Venghino Siori Venghino


Per abbandonare definitivamente la patetica mediocrità di un vita tranquilla il cerimoniale prevede che una assolata mattina primaverile Sara incroci sul suo sfigatissimo cammino una meravigliosa cucciolata di puzzolenti bast… ehm… purissimi incroci di pastore australiano e che gli stessi finiscano provvisoriamente ricoverati nel sottoscala del Dipartimento presso cui la blogger lavora, suscitando il leggero risentimento della torma di cattedratici fannulloni che ivi risiedono. Ora. Premesso che sarebbe il caso che la mia casa, ormai prossima a diventare una stalla, non iniziasse a diventare un lazzaretto in cui ogni mattina due torpedoni di meticci si affaccino speranzosi di potersi rifocillare, c’è la immediata (immediata!) necessità di trovare una sistemazione a questi gagliardi figli del peccato canino. Per una volta, quindi, uso il blog per scopi personali chiedendo a tutte le persone di buon cuore di adottare uno di questi stupefacenti mezzosangue. L’invito, naturalmente, è rivolto ad ambosessi e vorrei sottolineare che si tratta di una occasione irripetibile. E certo, una GRANDE o.c.c.a.s.i.o.n.e… facciamo dei garbati esempi. Per le femminucce: perché dedicarsi alle gioie pseudo orgasmiche sostitutive tipiche della menopausa (decoupage, pittura di sassi, restauro, ecc.) quando ci sono questi meravigliosi canidi pelosi a richiedere le vostre amorevoli cure? Per i maschietti: No dico, avete idea di quanto sia facile arrangiare un’uscita con una figacciona passeggiando con il vostro gagliardo pastore simil-australiano? E’ dimostrato, con un cane al guinzaglio si cucca il triplo: approfittatene! Per coloro i quali ancora non si fossero resi conto dell’eccezionale opportunità offerta in questo blog da oggi ci sarà un motivo in più per prendere la giusta decisione. E mi rivolgo a tutti i gentili avventori che in messaggeria alle loro richieste di conoscenze più approfondite hanno ricevuto finora un romantico invito a farsi fottere tempestato di scurrili gasteme. Ebbene Signori, Sara, al di là di ogni ragionevole pixel, si impegna ad andare a cena con chiunque (chiunque) scelga, consapevolmente e vita natural durante, di adottare uno dei canidi di cui sotto. Considerato che l’utente medio è un malato di mente con l’occhio da batrace e il fisico inquietante (almeno a giudicare dalle foto che mi inviate gagliardi in pvt) risulta evidente nella sottoscritta una sottile progettualità suicida che ha già messo in preventivo una riottosa ninfetta in giro per Bari con una decina di satiri alleprati. Detto questo vi posto le foto dei pelosi con un sentimento malmostoso che mi si agita dentro e che se dovessi definire chiamerei speranza. O disperazione. Ou, la vita è così: a volte emoziona, a volte disturba. Con tutte le deliziose dinamiche che ne conseguono. Clicca qui per vedere Sara: http://digilander.libero.it/sara_1971/IMG_0158.JPG