S_CAROGNE

Questo amore è una camera a gas


 (I still love you oh I still love you only slightly, only slightly less than I used to, my love.)A volte il rituale del cambio di armadi può scatenare tempeste. Potresti renderti conto che ti mancano cose, o persone, o sentimenti, e accarezzare l'idea di cercarli, stando attento ai saldi, agli abbagli. E questo ha fatto riaffiorare una storia che mi hanno raccontato qualche anno fa. La protagonista è una donna (veramente era un uomo, ma non importa) che amando (anzi, avendo amato, e questo sì che importa) il suo uomo non poté lasciarlo. Con il tempo smise di chiedersi se lo tenesse stretto a sé per vendetta, abitudine o tenerezza. Di certo, ormai, lo considerava cosa sua, e mai nessuno avrebbe potuto toccare ciò che troppo a lungo, ancor prima di conoscerlo, aveva desiderato. E il senso del possesso fu più forte dell'urgenza di punirlo. Lui l'aveva fatta piangere. Ma il concetto semplice su cui lei costruì la sua intera esistenza fu: non si può smettere di amare, altrimenti non sarebbe stato amore, e poco le importava se gli altri, invece, fossero in grado di amare una, due o più volte. E poi, se anche intimamente si pensa di non amare più, che si fa? Di certo non lo si va a sbandierare in giro. Lei credeva fermamente che se si dice a qualcuno “Ti amo” si stringe un patto eterno, fondando questo concetto sull'ardito paragone dell'amore verso un'altra persona con quello di una madre verso il proprio figlio. Non è che un giorno ci si alza e si dice “Figlio mio, non provo più gli stessi sentimenti, forse dovremmo allontanarci per un po'”. No, è diverso, direte voi, e certo, direbbe lei: ci sono delle aggravanti. Perché quella di amare è una libera scelta, e dopo tanta commistione andar via sarebbe un fallimento. Lui, d'altra parte, l'aveva considerata ciò che non era con indomabile costanza, e per questo lei lo premiò, diventando come lui credeva che fosse. Lui, ovviamente, sbagliava, ma, vivere con questo equivoco di fondo non era troppo grave: lei credeva ai suoi occhi, si sforzava di crederci, e li separò solo la morte.Ho cose in casa da vent'anni, che cambiano posto due volte ogni anno, decido di gettare ogni tre e invece resteranno sempre con me.Ma forse d’ora in poi sarà diverso.