S_CAROGNE

L’essenziale


(Ricominciamo)
“… meditai a lungo sulle avventure della jungla. E a mia volta riuscii a tracciare il mio primo disegno. Mostrai il mio capolavoro alle persone grandi, domandando se il disegno li spaventava”. Ma mi risposero: -… Perché mai uno dovrebbe essere spaventato da un cappello?-Il mio disegno non era un cappello. Era il disegno di un boa che digeriva un elefante. […] bisogna sempre spiegargliele le cose, ai grandi.” V E R I T A’. Che gran bella parola. E, come tutte le belle parole, è fatta d’aria. La mia verità o la tua, invece, no. Questa è parola più piccina, silenziosa, ma, come tale, é plasmata con piombo di vita e giravolte d’esperienza che solo i miei occhi o i tuoi potranno sapere, testimoniare, riconoscere. E scopro che hai riversato in me la verità che tu volevi leggere, le parole che tu volevi sentire o che non avevi la forza di dire. Sono stata la tua voce, non perché potessi esserlo, ma perché tu hai voluto così. Sono stata vibrazione delle tue parole d’uomo, di donna. E adesso che un nuovo colore dipinge la mia lingua, tu scappi dal tuo specchio ché io, velo, ho deciso di svelarmi. Guardati. Guarda! Perché è più semplice di quanto non si creda! Ed è troppo vile scrutare sempre l’ombra del mostro e non la formica che l’ha generata!"… - Disegnami una pecora…-. Non avevo mai disegnato una pecora e allora feci per lui uno di quei due disegni che avevo fatto tante volte: quello del boa dal di fuori; e fui sorpreso di sentirmi rispondere: “No,no, no! Non voglio l’elefante dentro al boa. Il boa è molto pericoloso e l’elefante molto ingombrante.”