S_CAROGNE

Me llaman calle


 (Bicho malo nunca muere)Impossibile non farsi coinvolgere da una sagra paesana e/o da un concerto nostalgico se si trascorre l'estate nella poliedrica Valle d'Itria. Ammetto di essere stata fortunata (ma l'estate è ancora lunga): ho assistito al concerto di Rettore, roba che quando lo dirò a mia sorella le verrà l'ittero. Disgraziatamente solo Donatella e io conservavamo intatto lo spirito degli anni '80; lei, egocentrica come sempre, addirittura i vestiti. Mi concentro, d'accordo: mi estraneo. Lo zucchero filato, i palloncini, ma anche le bancarelle traboccanti di fermaglietti, borse e magliette, e soprattutto lo spavaldo giovane che ha osato chiedermi se fossi interessata a provare l'aspirapolvere Folletto, scompaiono. Ignoro le coppie vestite di tutto punto per l'occasione, con annessi neonati in pizzi e merletti, gli adolescenti caduti nel dopobarba, euforici per la movida che invade le strade deserte per i restanti 364 giorni, gli anziani che giustamente se la prendono con gli assessori (non si poteva chiamare la Pavone?). E ballo, ovviamente. Lei, che per i miei occhi miopi non è cambiata affatto, intona dapprima canzoni a me sconosciute, muovendosi in modo sgraziato, anche se sicuro. Arriva, poi, Lamette. Ricordo bene lo sguardo che si scambiarono i miei quando con fare tronfio portai a casa quel 45 giri: la loro piccola Erba, finalmente, avrebbe smesso di analizzare con metodo certosino il testo di Kobra e di porre imbarazzanti domande durante le cene con i colleghi di papà... Il momento triste della serata: la signora deve cambiarsi d'abito, e così alcuni allegri paesani sono invitati a salire sul palco e a intonare, diciamo, Io ho te. Purtroppo i cinque minuti di notorietà concessi loro da Andy Warhol li hanno vissuti al mio cospetto, cercando di rovinare i ricordi che legano indissolubilmente me, un ragazzino di Taranto e i baci salati sotto le stelle. Per fortuna, però, certi legami resistono, forti come ogni prima volta. A costo zero ho anche assistito a un tentativo di corruzione di massa: la lady bionda ha invitato le donne presenti a farlo, soprattutto di notte per dar senso a una sua canzone, è chiaro, e con disinvoltura, “Tanto gli uomini vanno e vengono”. Alcuni vanno via indignati. Cazzo, è un paese rispettabile questo.