S_CAROGNE

Chiare fresche e dolci acque


ove le belle membra pose colei che sola a me par donna  A mezzanotte Cenerentola perde la scarpetta, i lupi ululano alla luna, il rospo si trasforma in principe e Sara manda un sms a Vogliosara: “Andiamo al mare?”. Risposta (per nulla sarcastica): “Adesso?”.  La domanda cade nel vuoto un attimo dopo essere stata formulata perciò i due vanno a sollazzarsi nelle chiare, fresche, e dolci acque (dotta citazione, che immagino incomprensibile su questo portale) il giorno successivo, stranamente da cristiani normali (a proposito, non so se l’avete capito, ma Vogliosara ha preso il posto del docile Congus, sfuggito alle spire del pitone saresco per mera casualità… un giorno, appena entrambi mi daranno il permesso, vi spiegherò tutto con dovizia di particolari). Sara è abituata a rinfrescarsi le membra sul litorale nord del barese, incurante dei cadaveri che le si schiantano ai piedi e delle composizioni artistiche dei sacchi di monnezza, ma con Vogliosara è invitata a recarsi in un luogo più consono alla sua innata signorilità. Il binomio si articola nella seguente contraddittoria accoppiata fashion: Lui apprettato a dovere grazie al suo retroterra cattolico, marchiato al pari di un vitello sulle porte dello scannatoio (polo Ralph Lauren e mocassino Tod’s, mio Dio!), Lei con shorts e maglietta effetto straccio per la polvere (non che l'operazione di passare il ferro da stiro su una maglietta sia particolarmente difficoltosa, è che finché Erba non si decide a tornare dalle vacanze è difficile trovare qualcuno che lo faccia gratis). La meta è quell’imponente ziggurat conosciuto per essere il primo autentico  “Resort” barese : al modico costo di 30 euro si aprono le porte del sesamo e dopo un rapido passaggio negli spogliatoi (sede di sconcertanti affermazioni di ceramica appese ai muri) si accede nel fantastico e dorato mondo dello svaccamento d’alto bordo.La splendida piscina a sfioro è contornata da un seducente prato inglese (un vero peccato non averci portato il cane) mentre dignitosi camerieri di colore vi omaggiano di deliziose salviette color pesca. Sara viene subito identificata dal personale addetto e trattata con la comprensione che spetta al ritardato (gentilmente non ostruisca i buchi dell’idromassaggio, è vietato mangiare in acqua, la preghiamo di non tuffarsi vestita): l’ennesima conferma alla sua diversità che però è difficile definire con precisione. Dopo un’oretta di assoluto comfort viene servita frutta fresca di stagione sulla quale Sara si avventa con la voracità dell’orca e la manualità del macaco. Alla richiesta di una terza porzione Vogliosara esterna il suo leggero disappunto con una garbata  formula interrogativa (Era proprio necessario? La prossima volta andiamo prima a pranzo da qualche parte?).Sara trascorre il resto del pomeriggio sdraiata sul lettino, limitando le proprie funzioni vitali come farebbe un ramarro e giovandosi dell’effetto immediato dell’opulenza, il resto chissà… Ahhh, questa è vita ragazzi… E poi le salviette color pesca stanno d’incanto sulla branda del cane, giuro! Qui come venn' io o quando? Credendo esser in ciel, non là dov' era. Da indi in qua mi piace quest'erba sí ch' altrove non ò pace