No, non chiudermi ancora nel tuo abbraccio,atterreresti in me quest’alta venache mi inebria dall’oggi e mi matura.Lasciami alzare le mie forze al sole, lascia che mi appassioni dei miei frutti,lasciami lentamente delirare…e poi coglimi solo e primo e semprenelle notti invocato e nei tuoi lacciamorosi tu atterrami soventecome si prende una sventata agnella…Alda Merini Accade che non sempre l’istinto soccomba alla ragione.Che si compiano scelte dettate solo dal desiderio di sbagliare. Accade che l’errore non lo si riconosce se non con il senno del poi e che, per poter arrivare a questa consapevolezza, il senno del prima bisogna non averlo. Accade anche che si abbiano sorprese e ciò che ai più sembrava sbagliato, rivela la saggezza del genio. Accade, infine, che degli incontri apparentemente banali, nascondano in sé chiavi di lettura nuove nel breve viaggio che chiamiamo vita.Così, il sei di giugno ti ho stretto la mano per la prima volta. Pensavo fossi il suo fidanzato e credevo anche fossi un gran cafone (galanteria vorrebbe che ci si presenti a chi non si conosce).Poi ho scoperto che non eri il suo uomo e che non eri nemmeno tanto antipatico.Non sono passati neanche sei mesi. Sto per raggiungerti. Inghilterra. Pochi giorni. Il tempo di bruciature, ma solo di primo grado, al massimo secondo. Non so nemmeno perché lo faccio.Quello che so è che sei più incasinato di me o forse lo siamo in modo diverso, ma su livelli analoghi. So che quando tornerò dovrò dimenticare tutto. E lasciare alle nostre strade il loro andare libero. So che è rischioso. Ma non ho mai saputo tirarmi indietro.Ci siamo dati un’unica regola: nessuna regola. Parole, pensieri, corpo, volontà. I nostri giorni lontano da qui, saranno esilio, distacco, consapevole ricerca di follia per due come noi talvolta avvezzi ad alibi posticci per paura dell’emozione. Nessuna condizione se non quella di respirasi.Dal mio ufficio riconosco gli alberi alti della tua casa.Non sono lucida e sei tu la causa. Di questo ti ringrazio. Per questo ti cerco. Ho bisogno di essere decapitata. Cerco il boia.
Voglia di rosicare un po'...
No, non chiudermi ancora nel tuo abbraccio,atterreresti in me quest’alta venache mi inebria dall’oggi e mi matura.Lasciami alzare le mie forze al sole, lascia che mi appassioni dei miei frutti,lasciami lentamente delirare…e poi coglimi solo e primo e semprenelle notti invocato e nei tuoi lacciamorosi tu atterrami soventecome si prende una sventata agnella…Alda Merini Accade che non sempre l’istinto soccomba alla ragione.Che si compiano scelte dettate solo dal desiderio di sbagliare. Accade che l’errore non lo si riconosce se non con il senno del poi e che, per poter arrivare a questa consapevolezza, il senno del prima bisogna non averlo. Accade anche che si abbiano sorprese e ciò che ai più sembrava sbagliato, rivela la saggezza del genio. Accade, infine, che degli incontri apparentemente banali, nascondano in sé chiavi di lettura nuove nel breve viaggio che chiamiamo vita.Così, il sei di giugno ti ho stretto la mano per la prima volta. Pensavo fossi il suo fidanzato e credevo anche fossi un gran cafone (galanteria vorrebbe che ci si presenti a chi non si conosce).Poi ho scoperto che non eri il suo uomo e che non eri nemmeno tanto antipatico.Non sono passati neanche sei mesi. Sto per raggiungerti. Inghilterra. Pochi giorni. Il tempo di bruciature, ma solo di primo grado, al massimo secondo. Non so nemmeno perché lo faccio.Quello che so è che sei più incasinato di me o forse lo siamo in modo diverso, ma su livelli analoghi. So che quando tornerò dovrò dimenticare tutto. E lasciare alle nostre strade il loro andare libero. So che è rischioso. Ma non ho mai saputo tirarmi indietro.Ci siamo dati un’unica regola: nessuna regola. Parole, pensieri, corpo, volontà. I nostri giorni lontano da qui, saranno esilio, distacco, consapevole ricerca di follia per due come noi talvolta avvezzi ad alibi posticci per paura dell’emozione. Nessuna condizione se non quella di respirasi.Dal mio ufficio riconosco gli alberi alti della tua casa.Non sono lucida e sei tu la causa. Di questo ti ringrazio. Per questo ti cerco. Ho bisogno di essere decapitata. Cerco il boia.