S_CAROGNE

CdC - tete a tete


Cara Letizia, mi chiamo Maurizia. Ho 27 anni, provengo da una famiglia benestante, sono laureata in medicina e sono ormai single da 4 anni, trascorsi a studiare per costruirmi un futuro. Ultimamente ho conosciuto un ragazzo che mi piace davvero tanto. Nonostante non abbia studiato (non è nemmeno diplomato) è davvero interessante e affascinante. Mi ha chiesto di uscire un paio di volte e ho accettato. Le cose vanno bene ma non quanto io vorrei: le nostre uscite sono molto piacevoli ma non è mai successo nulla. Non fraintendere, non che io abbia fretta, ma non riesco a capire se gli piaccio davvero. Mi sembra attratto da me ma se è così perché non prende mai l’iniziativa? Secondo te esiste un modo per conquistarlo? Gli ho proposto di riprendere gli studi (potrei dargli io una mano) ma mi è sembrato esitante. Eppure so che, vista la sua intelligenza, sarebbe perfettamente in grado di farlo! Insomma sono perplessa ed anche un po’ sulle spine. Nel frattempo si è fatto sentire anche un mio vecchio corteggiatore, uno stimato architetto, amico di famiglia, che ora sembra essere più interessato che mai, ma io finora mi sono negata: da una parte mi piacerebbe riprendere a frequentarlo ma, visto il mio interesse per l’altro, non vorrei illuderlo (non sono un angelo però mi piacerebbe non fare agli altri ciò che non vorrei fosse fatto a me stessa, credo sia scritto anche nella Bibbia!). Vorrei una relazione seria, sento di essere pronta per questa, e non solo un modo per trascorrere allegramente il tempo.  Risponde Letizia: Mi sono chiesta tante volte che fine avessero fatto le donne che hanno costanza, pazienza, dolcezza, quelle, per intenderci, che per anni sono state gli angeli del focolare…  ed invece eccoti qua. Sembri proprio una persona a modo ma al contempo simpatica, spiritosa e, cosa assai rara, piena di ironia. Sei laureata e brillante, puoi pretendere il meglio dalla vita perciò il consiglio che ti posso dare è uno solo: aspetta. Non avere fretta, lascia che sia il tempo a far maturare certi sentimenti nell’altro. I detti delle nonne sono sempre i migliori: se son rose fioriranno e tu, mia cara, piuttosto che le spine, ti meriti tutto il profumo e la dolcezza del fiore più bello.  Risponde Sara_1971: Maurizietta mia, nutro forti perplessità sia sulla assennatezza della risposta che sulla concretezza della domanda, perciò ricapitoliamo un attimo la situazione. La tua assenza di legami con la realtà dura ormai da anni (bruciati in libri universitari e benzodiazepine) durante i quali lo stimato architetto ha vissuto attaccato come una mignatta alle tue pudiche sottane da ligia figlia di arricchiti, nella speranza di poterti prima o poi impalmare. Tu invece, dopo 4 anni che non batti chiodo ti sei eccitata alla vista dell’altro, nonostante lui non sia venuto a prenderti in bmw. Effettivamente deve piacerti parecchio. Ed è per questo che ti sono solidale: vista la fuffa che c’è in giro trovare merce di prima scelta è una opportunità che non deve essere sprecata. Perciò, sperando tu sappia apprezzare la mia estrema magnanimità, ti passo il vademecum che una mia amica (caugh caugh),  single coatta ormai da tempo immemore, ha appositamente stilato per casi disperati come il tuo. Leggilo attentamente e, vedrai che anche tu, col tempo, riuscirai ad ottenere il risultato sperato. -         Innanzitutto evita di parlare di te e del tuo lavoro: i casi clinici oggetto della tua tesi non mi sembrano un argomento da spendere a cena con un nuovo accompagnatore. Per quello ci sono gli amici, la famiglia, gli sconosciuti, i telefoni amici. Piuttosto che perder tempo in chiacchiere adotta il principio fondante del baccanale greco e del carnevale latino. Si presume che ti piaccia. Bene. Allora non aspettare che sia lui a fare il primo passo: dagliela, anzi meglio, sbattigliela in faccia e basta. Tanto. Ma così tanto che sarà troppo.-         Ancora con questa insulsa favoletta del rospo baciato che diventa principe? Siamo serie. L’adultero non mollerà mai la moglie, il fragile non diventerà macho, l’ignorante continuerà a sbagliare i congiuntivi e allo squattrinato sarai costretta a prestar soldi in eterno: perché sprecare tempo aspettando che lo scarafaggio nato dallo sterco si trasformi in farfalla? -         Le fregnacce che vogliono la donna laureata accoppiata con l’uomo colto sono solo becere divulgazioni da settimanali femminili. Se per anni non hai voluto l’architetto amico di famiglia, il motivo ci sarà stato, solo che adesso magari non ti sovviene. -         Piantala di illuderti: non sarà per sempre. Mai. Non ascoltare l'orologio biologico o l'istinto materno o i tuoi genitori che dopo aver creato una ego-riferita sperano anche di accasarla. Un fidanzato autogestito è quanto di meglio tu possa chiedere alla vita di coppia: l'uomo è ciò che fa, non ciò che dice e tantomeno quel che promette. Non ti aspettare telefonate, premure e complicità, piuttosto divertiti, goditela e non impegnarti. Se vuoi mentire fallo pure, ma solo per svagarti non certo per dare di te un’impressione migliore.  Tanto al giorno d’oggi non ci cascherebbe comunque più nessuno. -         Ci si prende cura degli amici, dei familiari e di chi ha davvero bisogno non certo dell’uomo con cui ti vedi. Ricorda che anche per la merce umana scadente c’è sempre il diritto di recesso. Dicevano le nonne: finché dura fa verdura. Passare ad altre pietanze renderà il tuo palato sopraffino e non sarai mai costretta a ripiegare sulle scatolette. -         Stai attenta, infine, a non dormirci insieme. Si dorme solo con chi si ama, si sa. Ed è per questo, infatti, che le coppie che si amano non sono sposate. Non tra di loro, intendo.