S_CAROGNE

Bon Voyage!


Ho fatto un sogno. C’eri tu. Nella mia stanza.Eri molto piccolo, un mio mignolo. Appeso a testa in giù ad una mensola. Nessun vincolo a tenerti, tranne i piedi a mo’ di gancio. Gridavi, insultavi. Grillo sparlante stonato. E nel frattempo, ti dimenavi, dondolavi frenetico e nella foga oscillavi sempre di più e sempre di più aumentava il tono della tua voce.Avevo paura. “Stai attento! Potresti cadere!”. Ma eri troppo eccitato, troppo concentrato sulla tua lotta per pensare al rischio che stavi correndo.Allora, ti ho messo due dita sui piedi. A quel punto, la tua agitazione è diventata pazzia e contorcendo il tuo misero corpicino: “Lasciami! Non sono in pericolo! Non ho bisogno del tuo aiuto!”.Non ho assecondato la tua isteria e le mie dita sono rimaste sui tuoi piedi affinché non cadessi, in attesa della quiete.Poi quel gesto. Ti sei bloccato all’improvviso, mi hai fissato, hai taciuto per pochi secondi e con sguardo arrogante hai alzato il braccio, indicandomi rozzamente di andare via.Ti ho sorriso con dolcezza e l’indice della mano sinistra ha accarezzato la tua testa. Infine,-mentre osservavi stupito la mia reazione placida-  fissandoti a mia volta, mantenendo ampio e affettuoso il sorriso, ho lasciato i tuoi piedi.Sei precipitato rovinosamente nel cestino della pattumiera. Tu, la stessa persona che non aveva bisogno del mio aiuto.Stamattina, ancora in pigiama, sono scesa a buttare l’immondizia.Dicono che certe scorie siano radioattive, meglio non correre rischi.