S_CAROGNE

Caterina


Voglio una vita come la tua. Che devo fare? Non so se è necessario ricominciare dall’inizio, ma di certo vorrei poter cambiare adesso, in itinere.Mi piacerebbe appassionarmi ad argomenti di alto spessore sociale come il giusto abbinamento cinta-scarpe. E vorrei, (davvero, giuro, lo vorrei) partecipare per ore e con interesse al dibattito sul velo in organza per l’abito da sposa e sui prezzi dell’estetista per il pacchetto completo prove incluse. Vorrei persino partire a Bologna per la prova d’abito (e non perché c’è un  amico ricercatore con cui passare un weekend di sesso e fumo).E prima ancora, vorrei avere il timore di viaggiare da sola in treno “nel caso capito con soli uomini”.Vorrei riuscire ad andare in bagno con un’amica; vorrei riuscire ad averla un’amica, femmina, che mi consigli sul taglio di capelli, le unghie. I capelli, ecco, vorrei averli, lunghi, piuttosto che questo ciuffo corto, informe che mi fa tanto icona lesbo.Vorrei tacchi a punta e pantalone chiaro. Vorrei occhiali Gucci a mosca piuttosto che Rayban da pilota di caccia. Vorrei detestare la guida e non saper fare i parcheggi, non desiderare una moto.E poi, l’uomo, l’altra parte di me. Intanto "vorrei volerlo" e mi piacerebbe fosse uno scopo, un fine, dopo la laurea, accanto alla ricerca del posto di lavoro e alla costruzione della casa (vicino ai miei), dove andare ad abitare.  Mi piacerebbe desiderare uno di quei fidanzamenti lunghi dieci lustri, quelli fatti di pizza il sabato e cinema la domenica. Quelli dove lui è l’uomo ed io la donnafuturamadre. E se l’uomo mi tradisce io non lo so. Se lo scopro perdono e ne parlo con la mamma. La mamma, ecco, la vorrei di quelle che  mi chiedono il nipotino ed invitano il  mio promesso a pranzo alle feste e lo presentano come loro figlio.Vorrei sfoggiare il trilogy della sera in cui mi ha chiesto in sposa e abbiamo fatto l’amore a missionario.E poi vorrei essere carina come te, parlare come te, cioè azzeccando sicuramente i congiuntivi, i contenuti, invece, solo di tanto in tanto.Educata e composta, astemia e non fumatrice.Insomma, vorrei essere una donna gestibile.Controllo i capelli. Nulla, non crescono. Indosso jeans strappati ed all star rosa. Bevo caffè da una tazza rotta e il mio sogno non è mettere su famiglia, ma cancellare buona parte del mondo con una gomma Faber Castell.Detesto avere anelli al dito ed i pochi che ho hanno valore molto affettivo e poco informativo.Ho la presunzione di poter incastonare un elemento utile alla logica tra un congiuntivo giusto e l’altro e mi appassiona la libertà. Il vino accompagna le serate in cui mi perdo a scrivere e la birra è di certo presente  a garantire il rutto libero nelle sere con i miei amici (maschi).Mi rendo conto di essere lontana dal telos: assomigliarti e rientrare nel binario. Tuttavia, una buona opportunità è alle porte: 8 Marzo, Festa della Donna. Accetterò il tuo generoso invito. Ovviamente tutte femmine. Cena, acqua naturale e (poco) rosato, più spogliarello finale. Penso al vestito per l'occasione. In fondo, ho sempre desiderato una serata così. Ho già pronti i soldi da infilare nel perizoma del tizio. Come prima volta mi rovino: 50euro… in taglio da 20cent.