S_CAROGNE

Partire è un po' morire


Considerato che Sara è notoriamente aerofobica e considerato che la stessa ha ben pochi quattrini da scialacquare in costose tratte aeree, potete dedurre da soli ed in totale autonomia quanto alla suddetta pesi abbandonare il suo felice bozzolo di emarginazione sociale per recarsi in terra capitolina.Per arrivare preparata al nefasto appuntamento con la sorte Sara la sera precedente il volo ama sollazzarsi con il culto della Paulaner, al fine di avere sempre un bell’alito da iena anche in trasferta. In seguito sul divano vengono trattati pregnanti temi filosofici in compagnia di Jay e Geghe, circa il contrasto fra la sicurezza del luminoso villaggio e le insidie dell’oscura foresta: un’antitesi squisitamente medievale in confronto alla quale i testi dei Gazosa potrebbero essere paragonati ai dialoghi di Platone. In seguito vengono effettuati riti scaramantici al fine di evitare che i ceppi batterici prendano il controllo della magione in assenza della sua legittima proprietaria e vengono preventivamente imboscate le chiavi della Sara_mobile affinché i due pidocchiosi coinquilini non si facciano tentare dall’uso spregiudicato della stessa. Alfine la blogger arriverà in aeroporto scortata dal suo fido braccio destro, Geghe, spesso citato in questo blog a causa del caratteristico odore che emana, da molti critici definito come un buon compromesso tra l’ aroma di canile e l’olezzo di strutto rancido. Sara si sente quindi moralmente obbligata ad informare il volgo della sua prossima dipartita (mi tocco) in vista di un meeting lavorativo (ah ah, divertente). Traduzione: vi è la concreta possibilità di grufolare in tranquillità con la scusa di risalire dal baratro di meschina ignoranza accademica brindando alla salute del caro Brunetta. Perché non approfittarne? Con la speranza di trovare all’estero un garbato baccello novizio con cui sollazzarmi vi lascio (ma solo per qualche giorno) alle cure delle due sciagurate, e ai loro esimi post che, vorrei sottolineare, ricordano molto da vicino le idiozie di cui sono infarciti i diari scolastici delle tredicenni, nonché annesse e connesse storpiature lessicali. Perdonatele e a bien tot.  P.S. Ci sono sapide novità da gustare ma dovrete aspettare il mio ritorno (un motivo in più perché il Padre Eterno si metta una mano sul cuore, almeno speriamo)