Partiamo dall’assunto indiscutibile che il potere regna sovrano.Prova ne sia il fatto che le case dei disgraziati crollano e qualcuno inietta la beffa tra le vene del dolore (unico elemento presente e vivo tra le macerie) offrendo le sue ville come rifugio, mentre qualcun altro, al quinto giorno, (dopo che Giuda ha perso la voce a furia di rinnegare) comincia a capire che oltre a preghiere, uova di pasqua e paramenti sacri è necessario che invii piccioli sonanti.Detto ciò, ripartendo dall’assunto primigenio, che dal Macro si riflette nel Micro, decido di dichiararmi vittima del potere carnefice. Tuttavia, si badi bene, ciascuna vittima, se non uccisa, può riprendersi. In effetti, il vento non è favorevole. E’ prudente ammainare le vele e acquietare il moto. Mi fermo, respiro. Tattica, strategia. Così vuoi, così sarà. Argino la presunta, apparente disfatta. Costruisco le basi per il contrattacco. Prima mossa: adulare il nemico. Se non lo puoi combattere o fuggire, alleati con lui. Mantieni calma e lucidità. Dispensa sorrisi, gentilezza. Illuminati ad ogni sua parola. Non tradire dubbi, incertezze alcune. Non denunciare presenza d’anima, né di coscienza.L’obiettivo è andare avanti, aspettare il soffio di vento che divenga bora. Seconda mossa: datti da fare, impegnati a costruire la tela.Terza mossa: studia i punti deboli. Il più delle volte potranno risultarti mortalmente noiosi, ma averne piena conoscenza ti servirà al momento della morsicatura. Quarta mossa: sii prudente, non presuntuosa. L’avversario/alleato può sempre essere più in gamba di te, mai abbassare la guardia. Se tutto andrà come deve, molte vanità diverranno trappola delle stesse persone che le alimentano.Quinta mossa: non dimenticare di sorridere a te stessa; ricorda che agisci per necessità, non per indole.Sesta mossa: aspettare pazientemente il momento propizio. Sentirai la brezza salire, capirai che presto dovrai muoverti. Preparati.Settima mossa: sferrare il colpo o soccombere.L’esistenza è solo un passatempo buonista tra dominanti e dominati. A te scegliere da che parte stare.Sono entrata nel gioco del potere e la mia pedina aveva la rassicurante forma funghetto champignon, con testa rossa a puntini bianchi. La vittima se non uccisa può riprendersi. Esistono funghi letali ed io sono ancora in gioco.
Il fine giustifica i mezzi e richiede determinazione
Partiamo dall’assunto indiscutibile che il potere regna sovrano.Prova ne sia il fatto che le case dei disgraziati crollano e qualcuno inietta la beffa tra le vene del dolore (unico elemento presente e vivo tra le macerie) offrendo le sue ville come rifugio, mentre qualcun altro, al quinto giorno, (dopo che Giuda ha perso la voce a furia di rinnegare) comincia a capire che oltre a preghiere, uova di pasqua e paramenti sacri è necessario che invii piccioli sonanti.Detto ciò, ripartendo dall’assunto primigenio, che dal Macro si riflette nel Micro, decido di dichiararmi vittima del potere carnefice. Tuttavia, si badi bene, ciascuna vittima, se non uccisa, può riprendersi. In effetti, il vento non è favorevole. E’ prudente ammainare le vele e acquietare il moto. Mi fermo, respiro. Tattica, strategia. Così vuoi, così sarà. Argino la presunta, apparente disfatta. Costruisco le basi per il contrattacco. Prima mossa: adulare il nemico. Se non lo puoi combattere o fuggire, alleati con lui. Mantieni calma e lucidità. Dispensa sorrisi, gentilezza. Illuminati ad ogni sua parola. Non tradire dubbi, incertezze alcune. Non denunciare presenza d’anima, né di coscienza.L’obiettivo è andare avanti, aspettare il soffio di vento che divenga bora. Seconda mossa: datti da fare, impegnati a costruire la tela.Terza mossa: studia i punti deboli. Il più delle volte potranno risultarti mortalmente noiosi, ma averne piena conoscenza ti servirà al momento della morsicatura. Quarta mossa: sii prudente, non presuntuosa. L’avversario/alleato può sempre essere più in gamba di te, mai abbassare la guardia. Se tutto andrà come deve, molte vanità diverranno trappola delle stesse persone che le alimentano.Quinta mossa: non dimenticare di sorridere a te stessa; ricorda che agisci per necessità, non per indole.Sesta mossa: aspettare pazientemente il momento propizio. Sentirai la brezza salire, capirai che presto dovrai muoverti. Preparati.Settima mossa: sferrare il colpo o soccombere.L’esistenza è solo un passatempo buonista tra dominanti e dominati. A te scegliere da che parte stare.Sono entrata nel gioco del potere e la mia pedina aveva la rassicurante forma funghetto champignon, con testa rossa a puntini bianchi. La vittima se non uccisa può riprendersi. Esistono funghi letali ed io sono ancora in gioco.