S_CAROGNE

Bomba carta


SarettaLaMerda mi ha imposto di inserire questo link. Dice che dovete cliccare qui numerosi. Buona fortuna. La chiamano missione di pace, eppure sono armati.La chiamano missione di pace, ma per me è solo una guerra (persa) che giocano i soldatini di Bush. Solo che i soldatini di Bush hanno carne, ossa e famiglie.La chiamano missione di pace, ma finora è costata la morte di 1.403 militari Nato. 21 italiani. I feriti? I civili? Qualcuno porta il conto?Karzai afferma che “non dimenticherà mai il nostro aiuto”, ma noi ricorderemo i brogli nella rielezione di Karzai? E capiremo che le influenze iraniane e pakistane hanno la meglio perché si alimentano del sentimento di antagonismo verso l’occidente, verso di noi? O saremo sempre così presuntuosamente ciechi da imporci (come fu in Somalia) salvo poi ritirarci per “parare le perdite” quando capiremo che la Pace non la si impone. E quando sbarcheranno sulle nostre coste gli afghani, gli iraniani, i pakistani li rimanderemo indietro? Li faremo annegare? O varrà ancora la missione di pace?La Russa afferma deciso che rimarremo. Obama prepara la sua exit strategy. Tempismo italico. Parlano di bisogno di “afghanizzare le sicurezze” che tradotto vuol dire che dobbiamo lasciare il campo gradualmente, permettendo che si ammazzino da soli. Del resto, visto che sulle teste degli afghani piove artiglieria Nato, perché non lasciare che siano nazionalpopolari facendo in modo che quantomeno gli piova in testa artiglieria loro?Il Presidente del Consiglio esprime cordoglio ed i suoi seguaci parlano di lotta per la libertà, io parlo di impossibilità di trovare altro. Il Presidente del Consiglio chiama mobilità quel precariato che spinge molti verso la strada (economicamente) più “sicura” delle forze armate. Il Presidente del Consiglio prega Dio e va a puttane, ma quella è un’altra storia. Lui non è nell’esercito. Del resto è troppo preso dal costruire, cazzuola in mano, le case dei terremotati. I suoi figli non sono a Kabul. I suoi figli non sono morti. Non sono precari.Una delle (tante) vedove ha parlato del marito come di “colui che è morto facendo il suo dovere”. Quale dovere? I figli ricorderanno il padre come un eroe. Io lo ricorderò solo come un povero disgraziato che è morto per necessità, ma anche questa è un’altra storia, un pensiero. Il mio.