S_CAROGNE

La finestra di fronte (seconda parte)


 Consideriamo poi un altro aspetto della sterile, distruttiva, pratica della lagnanza: detestare persone o luoghi e ostinarsi a frequentarli è piuttosto stupido. Trascorrere più tempo al lavoro che con i propri figli e non impegnarsi per rendere più piacevole l'aspetto dell'ufficio (si può iniziare da una pianta grassa, poi da cosa nasce cosa e si va all'Ikea), o più proficui e conviviali (non ho detto, badate bene, intimi) i rapporti con il capo e i colleghi, è quasi criminale. A costo di sembrare retorica (sapete bene che non ho in mente tristi spillette o pupazzetti) oserei anche affermare che sia opportuno provare un certo orgoglio di appartenenza alla propria istituzione (o ente o ditta). E poi, non vi hanno insegnato sin da quando eravate bambini l'importanza - anzi la sacralità - della “cosa pubblica”? Va bene, tante premesse per arrivare ad una, direi ragionevole, richiesta. Noi abbiamo preparato per voi una moderna pagina web e desidereremmo aggiornarla costantemente (poche cose sono più tristi dei link che inviano a pagine inesistenti o a informazioni di cinque anni prima); dovreste generosamente trovare cinque minuti da dedicare alla stesura di una mail indirizzata a erba@lavoro.it e fare click su “invio”. L'obiettivo? D'accordo, sappiamo che, al di là delle riunioni di fine trimestre e del giorno della tombolata, parlare di produttività non è un tema attuale, ma sarebbe opportuno, dato che comunque l'ente che provvede – per ora – a darvi uno stipendio è il protagonista della pagina web di cui sopra, fingere almeno di voler partecipare alla sua attività culturale. Capiamo sinceramente l'abbattimento che possono causare sul vostro umore e sulla vostra libido notizie del tipo “Seminario sul sistema delle fognature dal medioevo ad oggi” o “Giornata di studio sulle lampadine: nuovi approcci all'albero di Natale”, ma siamo una comunità e dobbiamo concorrere sinergicamente all'unico obiettivo della dignitosa sopravvivenza e del quieto vivere. Un po' come per un marito accompagnare la moglie all'Ikea o per una moglie mostrarsi tesa mentre calciano i rigori (così anche il Comitato per le Pari Opportunità – chi non ne ha uno - è contento). Siamo anche consapevoli del fatto che stanare i dirigenti è dura (a volte li incontriamo al supermercato o al teatro, mai per prendere un caffè). Mediante questa pagina vi invitiamo virtualmente (l'idea l'hanno lanciata quelli de Il Manifesto dieci anni fa, ma si sa, loro sono estremisti) a prendere il caffè con noi la mattina. Per quanto andiate di fretta (dove non si sa, visto che dubito abbiate un blog con Sara) potrete guardare di sfuggita la nostra pagina che vorremmo diventasse per voi familiare, rituale. Eviterete così di apparire costantemente disinformati sulla realtà che vi circonda (“Ho saputo dell'arrivo della suocera del capo solo il giorno dopo, altrimenti un salto al rinfresco lo avrei fatto”, “Ho perso due ore per ritrovare la mail che avevo cestinato: pare che ci sia una riffa per quelli del mio reparto”...). Forza, allora: forse oggi non troverete alcun argomento interessante tra le nostre segnalazioni, ma consultarci certo non sarà la cosa più inutile che farete: con qualcuno commenterete il tempo, starete in fila dietro auto strombazzanti, l'ascensore sarà occupato, insomma... almeno potrete dire, prima di addormentarvi, “Ho tentato di dare una prova di esistenza in vita.”