S_CAROGNE

Sì viaggiare


 Sì viaggiare (… e nei sogni di bambino la chitarra era una spada e chi non ci credeva era un pirata...) Avvertenza: Per esigenze letterarie sorvolerò su dettagli realmente accaduti che apparirebbero inverosimili anche al lettore più fantasioso. Sara mi ha accusata insistentemente di indugiare troppo nei miei scritti sulla mia polivalente sfera intima (d'accordo, lei, usando termini più confacenti alla sua natura selvatica, li definisce solo “patetici”), non comprendendo che la cura da me profusa nella selezione di luoghi e persone mi impedisce di imbattermi in situazioni grottesche. Questo finché, è ovvio, la necessità di pubblicare la Creatura non mi impone di incontrarla, meglio ancora se oltre le mura cittadine.Puntualmente, in prossimità di tali eventi, mio marito inizia a premere affinché io mi decida a stipulare una polizza vita e i miei pargoli chiedono garanzie sul mio ritorno, pretendendo saggiamente i regalini da viaggio in anticipo, mentre la gatta – invisa ai miei congiunti - inizia a leggere le inserzioni sul giornale temendo uno sfratto.Nonostante io stessa viva con apprensione la vigilia della partenza, pregusto il momento in cui, varcata la soglia della stanza d'albergo, potrò smaltire la tensione causata dalle ultime giornate, pregne di avvenimenti piacevoli e non, di estasi e di rabbia. Inaspettatamente la mia sodale mi comunica di dover viaggiare in aereo al fine di poter fare una messa in piega al suo arrivo (probabilmente nel suo post di rettifica scriverà di aver viaggiato in un cargo per partecipare ad una missione umanitaria), così dieci estenuanti ore in treno da sola potranno essere da me impiegate in tranquille letture. Sciaguratamente dimentico la Xamamina, cosa questa che, unita ad un cioccolatino al fico di Smirne – realmente esistente - piantato a tre quarti dell'esofago, rende poco agevole la lettura di Balzac.Fortunatamente tutto finisce, e così eccomi infine nella singola prenotata per tempo, triste ma linda; va bene così: ora mi dedico un momento di re... Bussano. Chi cazzo è?Lei. Lei, convinta di essere spiritosa mentre mi comunica di non aver riletto il manoscritto (io per ultimarlo ho rimediato un tic nervoso all'occhio e ho quasi ripreso a fumare). La ignoro e non tergiverso: mi congedo con un perentorio “Buonanotte” cui replica dicendo con occhio fiammeggiante “Ci vediamo alle sette per la colazione”.Riesco a dormire un numero di ore superiore alla media di stagione, mi calmo e immagazzino energie per affrontare la sfibrante esperienza di una mattinata di lavoro con lei al mio fianco.Naturalmente faccio colazione da sola: “Il mio era un orario indicativo”, un po' come dire “Andiamo al cinema alle 18” e presentarsi allo spettacolo delle 22 per impegni concomitanti.Con mia somma gioia constato che il luogo convenuto per la riunione è circondato da cartolibrerie di lusso. Per una volta snobbo i libri e mi immergo nel turbinio della cazzata natalizia, confidando nel fatto che l'acquisto inutile, santificato dagli angioletti dorati in superficie, abbia risvolti catartici sul mio animo provato dalla leggerezza dei tempi.Frattanto la Serpe, travestita da piccola fiammiferaia, finge di subire il fascino di inutili trattati di psicologia, smanettando in realtà al cellulare nascosto in tasca. (Dico “inutili” perché senza la trattazione del suo caso mi appaiono assolutamente incompleti.) Si dirige alla cassa, mentre io gongolo dinanzi a idee assolutamente innovative in quanto a calendari dell'avvento.Mi chiama con la voce dell'agnellino cieco e sordo che realizza di trovarsi in un mattatoio. Mi avvicino alla cassa sfoderando la carta di credito prima ancora di ascoltare la sua – straziante - ennesima balla. Pienamente soddisfatta la passa alla commessa incredula.Io ripeto il mantra “Le ore passeranno in fretta/ l'importante è concludere l'editing/comunque vada questo incontro costituirà un dolce ricordo, un giorno, quando sarò una allegra novantenne in una corsia di ospedale.” Probabilmente gli effetti benefici del pilates non si limitano ai dolori di schiena: riescono anche a sedare i peggiori istinti omicidi. (Continua.)