S_CAROGNE

Cuor di Carogna - SOS


Cara Letizia,da sette anni sono sposata con un uomo che frequentavo da soli sei mesi. Lui non  ha mai avuto un lavoro fisso e ora spesso è costretto a viaggiare e a rimanere lontano da casa per giorni. Insieme stiamo bene, abbiamo tanto in comune, ma mi sembra di essere solo io a soffrire la sua mancanza. Inoltre ha un grosso problema con il gioco: va spesso al casinò e spende. E questo forse potrebbe diventare un problema. Abbiamo due splendidi figli ma la più grande (17 anni) ultimamente è sempre nervosa e suscettibile. La settimana scorsa poi l’ho scoperta a frugare nelle tasche del mio cappotto in cerca di contanti. Lei ha negato, dicendo che stava cercando altro, ma nonostante questo non è riuscita a convincermi. Per la prima volta dopo tanti anni ho paura. Vedi, sono cresciuta in una famiglia dove non erano granché messi in risalto i miei pregi e avevo cercato di costruirmi un nucleo familiare in cui potermi realizzare: badare al nido per me è stata pura felicità ed ero riuscita a creare una bella amicizia anche con mia suocera, che si è sempre mostrata attenta e affettuosa nei miei confronti. Ma al peggio non c’è mai fine così, qualche giorno fa, con voce grave, mi ha detto di volermi parlare del figlio che pare abbia contratto l’epatite C. Ma non basta. Mi ha anche accennato ad alcune sue tendenze. Insomma, Letizia, sono agitata, tanto, per la piega che stanno prendendo le cose. Aiutami! Risponde Letizia Cara Giusy,il matrimonio è spesso un salto nel buio e a volte dà risultati inaspettati... come il tuo.Cosa dire, mi sembra che tu abbia già preso le tue decisioni e nonostante da un pezzo conosca le particolarità di tuo marito continui a vivere con lui, mi sembra abbastanza serenamente, forse anche con affetto... posso dire amore? Hai due figli, come dici tu splendidi, e la più grande si trova in un periodo in cui ha bisogno di certezze e punti fermi. Occupati di loro, Giusy cara, il cuore di una mamma è sempre disposto a sacrificarsi per mettere in primo piano il bene della famiglia. Ti sono vicina come una vecchia amica.  Risponde Sara_1971Giusy, hai toccato ferro? Nel leggerti si è istantaneamente raddoppiato il coefficiente di angoscia con cui solitamente moltiplico le mie tribolazioni. Con la panoramica che ci hai fatto, la figlia stronzetta che ti ha fregato i soldi è quella che ne esce meglio di tutti. Ad ogni modo siamo sincere: con vecchie amiche del calibro di Letizia non c’è bisogno di avere nemiche. Se è pur vero che un moderato grado di idiozia favorisce la buona riuscita dei matrimoni nel tuo caso la situazione appare allettante ancor più di una merenda con Pacciani. Sei un’opaca massaia persa nel suo mondo parallelo fatto di telenovelas in cui talvolta si esibisce anche quella faccia di tolla di tua suocera: davvero pensavi che fossero sufficienti un paio di pattine per non rovinare il pavimento cerato della vostra finzione matrimoniale? Temo ti tocchi rassegnarti, Giusy cara: quando finalmente prende possesso del corpo la voce che vi abita dentro (maledetta, infestante e spesso contagiosa) non serve esasperarsi a vicenda. Innanzitutto liberati di tua suocera, che, dopo aver sventolato per anni sotto il tuo naso le foto di tuo marito in candido abito da chierichetto (che peccato, trovo che certi preti le avrebbero apprezzate molto più di te, di questi tempi) da un giorno all’altro sembra essersi  trasformata in un oscuro emissario de L’Ombroso. Dopodiché cerca di recuperare un po’ di fiducia in te stessa esercitandoti con qualcuno più interessato all’articolo.Vedrai, quando ti sarai data da fare, non avrai modo e voglia di rimpiangere i tempi in cui, puzzolente come una friggitoria, ti aggiravi per casa con i saltimbocca alla romana che infarcivano di orgoglio il tuo amor proprio culinario.Infine, mentre tuo marito gira l’Italia trotterellando con il suo faunetto,  ti consiglio di leggere attentamente il romanzo Alexis di Marguerite Yourcenar, una lunga lettera che un marito scrive alla moglie prima di lasciarla per non farle ancora del male a causa della sua omosessualità. Tutto questo adesso ti sembra una catastrofe, tra qualche tempo potresti accorgerti che alla fin fine è stata una fortuna.