S_CAROGNE

Sogni e sintomi


[che i sogni siano sintomi che i sogni siano segni] CSI - Sogni e sintomi E ad un certo punto da qualche zona ipotalamica ammassi di memorie si interfacciano in circonvoluzioni senza uscita, si scambiano messaggi elettrochimici, penetrano nelle aree più profonde dell'io e infine risalgono nei territori della coscienza portandosi appresso desideri e paure come alghe in una rete scesa troppo in profondità. E ti condizionano il respiro, perchè ti chiedi da dove siano usciti fuori, e perchè ora, e se hanno davvero un significato o non siano un tentantivo precosciente di esprimere un dissesto dell'anima su cui troppo frettolosamente hai tirato su il tuo castello di carta. E ti costringono a fare i conti con un passato cristallizzato dove hai racchiuso le tue paure e i tuoi fallimenti, e sai benissimo che basterebbe un soffio d'alito a liberare tutto, nuovamente. E non serviranno più le corazze di latta, e sarà inutile schierare le armate in lunga fila, chè non c'è più nulla da difendere, nessun territorio fertile per cui versare il sangue, inutili i sacrifici per divinità distratte o assenti. E allora farai come Quixote, correrai col tuo destriero zoppo contro le braccia enormi di quei giganti, ma fallo bendato per dio, folle come Orlando, chè solo con gli occhi chiusi non vedrai che neanche i mulini ci sono più a pararti i colpi, e quando ti leverai la benda dagli occhi, quando la luce ti invaderà di nuovo l'iride, ti accorgerai che era solo un sogno. E non ti resterà allora che sederti all'ombra di un alto albero a cui invidierai le profonde radici, e con mani tremanti strapperai due fili d'erba per intrecciare un anello, organicamente fragile come la materia dei tuoi sogni. E lì, sotto la sua ombra, ti addormenterai, come un animale nel tempo di morire, sperando di incontrare nel sogno imminente il dito giusto che combaci perfettamente col diametro del tuo anello di fili d'erba e con la deperibilità del tuo amore.