S_CAROGNE

Deus vult


Non credevo ai miei occhi. La risposta a tutte le mie domande, ai miei dubbi, alle mie crisi, la soluzione ai miei dilemmi, la pacificazione col creato, la riconciliazione con gli dei e con i mortali era lì. Davanti ai miei occhi. Condotta attraverso milioni di chilometri di cavi, bypassata da centinaia di server, filtrata da decine di doppini telefonici, scomposta in onde elettromagnetiche dal wireless e infine resa palese sul mio schermo da Sorella Mail. Oggi l'ho ricevuta.
 Benedicite. Nessuno mi aveva mai salutato dicendomi Benedicite. Ho mandato curriculum per anni, dovunque, e nessuno mai ha risposto dicendomi Benedicite (cioè, nessuno ha mai risposto e basta). Ho fatto cento mestieri. Ho fatto il cameriere, il venditore porta a porta, ho spalato terra sotto il sole e la pioggia, ho parlato con direttori, professori, amministratori delegati, senatori, tagliatori di teste, sostituti procuratori, massoni, preti e qualche puttana e nessuno mai mi ha salutato dicendomi Benedicite. Io già gli voglio bene a 'sto Marco T. Martinelli. Io me lo vedo quando andrò a firmare il contratto. Lontano lontano è il loro ufficio. La vita è scandita solo dai ritmi della natura. Vespri e mattutini, campane e preghiere, ora et labora. Io voglio bene a Marco T. Martinelli. Voglio lavorare con loro, qualunque sia la mia umile mansione, io voglio lavorare per loro, ed entrando nel mio spoglio ufficio voglio salutare dicendo -Benedicite! E lui alzando il capo coperto dal suo saio di tela grezza, distogliendo lo sguardo dal raccoglimento interiore mi sorride serenamente dicendomi -Pax tibi! E me lo immagino un pò come Salvatore del Nome della Rosa, che dopo un due orette che siamo chini sui nostri tavolacci grezzi mi fa: -Let's go meu amigo, vamos a tomar un coffee! Io voglio lavorare per voi, dolciniani del precariato, catari dell'assunzione a tempo indeterminato, eretici del contributo volontario. Ecco perchè sono stato interessato.
Rispondetemi. Vi prego.