S_CAROGNE

Pasqua con chi vuoi

Sara in versione casalinga si prepara ad accogliere il devoto Congus per Pasqua. Fedele alla scuola di pensiero per cui si debba cucinare solo ciò che si è capaci di spignattare, Sara con le sue sante manine casalinghe prepara qualcosa di semplice ma sostanzioso che possa sfamare l’amico: il brodo.
Eh sì, il brodo. A Pasqua. Mbè? Non c’è mica bisogno di fare quella faccia.
Ricordo a chi si fosse appena sintonizzato su queste frequenze che la religione praticata in casa 1971 è il vegetarianesimo e l’infuso sembrerebbe essere l’unica pietanza edibile che la padrona di casa sia in grado di arriggettare (francesismo) ai fornelli.
Il liquido viene dimenticato sul fuoco per un'ora perciò attualmente sono disponibili circa 10 decilitri di prezioso distillato che Sara ha pensato di travasare in pratiche confezioni monouso (con capienza pari a quella delle soluzioni oftalmiche in commercio) da servire a tavola per fare la sua porca figura.
Contestualmente la squisita casalinga-blogger si è ricordata di aver lessato e abbandonato ormai da 7 lunghi giorni una verza nello scaldavivande. L’infame verdura inspiegabilmente ha preso vita dimostrandosi assai ingrata ed aggressiva al momento dell’apertura del fornetto.
Adesso Sara e la verza sembrano giunte ad un compromesso: il vegetale la sta aiutando ad appendere le tende alle finestre in previsione dell’arrivo dell’amico, mostratosi assai spazientito dall’idea che fino ad oggi la sua ospite abbia adoperato una lercia coperta del cane per proteggere i suoi delicati occhietti dalla luce.
Il gatto si è mostrato intimidito dalla presenza della verza e questo porterebbe a pensare sia cosa giusta e buona continuare ad ospitarla in casa perché un opportuno posizionamento della stessa nelle vicinanze della spazzatura potrebbe evitare che lo stramaledettissimo felino leucemico (ansa veterinaria delle ultime liete ore) crivelli la stramaledettissima busta di stramaledettissime unghiate.
Come vedete qui tutto nella norma (ah ah, divertente) ed è per questo che con tanto affetto Sara vi porge i suoi più cari auguri digitando seduta sulla fredda tavoletta del sanitario che da ieri sera sembrerebbe essere l’unico luogo della casa in cui il portatile conceda la grazia di connettersi.

A bientot