viaggiando... (meno)

Inutilmente vostra


Inutile che vi dica che, nonostante queste siano le settimane più calde dell’anno, io – non si capisce bene come – sono riuscita a prendere il raffreddore. Dico solo che sembro una cocainomane sudata. Inutile che vi dica che, da quando la vista ha deciso di abbandonarmi progressivamente (che per una che ha passato l’esistenza bullandosi tronfia di avere 12/10 son traumi mica da ridere) io faccio sempre più fatica a leggere senza occhiali. Anzi, poche balle. Io senza occhiali non è che faccio fatica: proprio non leggo. Così ieri mattina, quando la sveglia ha suonato, invece di leggere 6 io sul display ho inequivocabilmente visto 8 e mi sono precipitata giù dal letto che quasi inciampo nella bestemmia che stavo tirando.Al grido di “è tardissimo” sono entrata in bagno, e, quando ho aperto la finestra e ho visto che fuori era ancora quasi buio, ho realizzato che c’era qualcosa che non andava. Così mi sono spinta in cucina, dove l’orologio a parete, che riesco ancora a distinguere anche senza occhiali, segnava le SEI. Come la sveglia, esatto. Inutile che vi dica che ieri sera, mentre cercavo di addormentarmi, round midnight , ho seriamente preso in considerazione l’idea di farmi un piercing al capezzolo sinistro. Inutile che vi dica che stamattina, al risveglio, l’idea mi aveva quasi abbandonato. Inutile che vi dica che ieri sera, riguardando la scena di In & Out in cui Kevin Kline inizia a ballare sulle note di I will survive, quando la voce gli dice “Arnold non balla. Riesce a malapena a camminare” io ho tanto riso.