Invece sabato sono andata al cinema e ho visto “Ruggine”.E non so.Cioè, non è che sia un film brutto. Ma un bel film è diverso. Che io lo sapevo che quando siamo passate a salutare Toni, e fermandoci a parlare al tavolo di due avventori uno di questi, accento ammericano e faccia alessandropreziosiggiante, ci ha detto “ci sono due posti liberi”, avremmo fatto meglio a sederci. E invece.Siamo andate al cinema. E abbiamo visto “Ruggine”. Che non è un brutto film, ma nemmeno bello. Anche se Mastandrea e Timi sono bravi, la Solarino è bella e Accorsi è… beh, nel cast c’è anche Accorsi, ecco. Però dopo il film siamo tornate da Toni per l’ultimo bicchiere, e, abbiamo passato il tempo parlando di Bruce LaBruce, Wong Kar-Way e film misconosciuti ai più. A me soprattutto. Poi arrivò la domenica. Con la pioggia, come da previsioni.E io e la bionda si scese in Langa, per una giornata in compagnia. Un pranzo in terrazza. Un panorama splendido. Ci fosse stato il sole.Un filetto al barolo, dei porcini, un Conca Tre Pile che era uno spettacolo, un poker di dolci,il caffè, che abbiamo deciso di ammazzare spostandoci qui.Cameriere carino. Molto.Ordino un Caroni, ma dopo un po’ arriva il cameriere, sempre quello carino, a dirmi che non ce n’è abbastanza, così chiedo uno Zacapa, che mi verrà servito nel suo splendido bicchiere. Il quale, lo spendido bicchiere, suscita l’interesse a distanza di un intenditore.Così la sottoscritta, indecisa se sfoderare il fascino o la faccia da culo, chiede al cameriere, sempre quello carino, se può portarselo a casa. Il bicchiere, non il cameriere. E ci riesce.Grazie alla faccia da culo, presumo. Magari la prossima volta punto al cameriere. Poi si torna a casa, sotto la pioggia. Ed è di nuovo lunedì.Anche se non voglio.
Grazie, ho trascorso una serata veramente meravigliosa. Ma non è questa.
Invece sabato sono andata al cinema e ho visto “Ruggine”.E non so.Cioè, non è che sia un film brutto. Ma un bel film è diverso. Che io lo sapevo che quando siamo passate a salutare Toni, e fermandoci a parlare al tavolo di due avventori uno di questi, accento ammericano e faccia alessandropreziosiggiante, ci ha detto “ci sono due posti liberi”, avremmo fatto meglio a sederci. E invece.Siamo andate al cinema. E abbiamo visto “Ruggine”. Che non è un brutto film, ma nemmeno bello. Anche se Mastandrea e Timi sono bravi, la Solarino è bella e Accorsi è… beh, nel cast c’è anche Accorsi, ecco. Però dopo il film siamo tornate da Toni per l’ultimo bicchiere, e, abbiamo passato il tempo parlando di Bruce LaBruce, Wong Kar-Way e film misconosciuti ai più. A me soprattutto. Poi arrivò la domenica. Con la pioggia, come da previsioni.E io e la bionda si scese in Langa, per una giornata in compagnia. Un pranzo in terrazza. Un panorama splendido. Ci fosse stato il sole.Un filetto al barolo, dei porcini, un Conca Tre Pile che era uno spettacolo, un poker di dolci,il caffè, che abbiamo deciso di ammazzare spostandoci qui.Cameriere carino. Molto.Ordino un Caroni, ma dopo un po’ arriva il cameriere, sempre quello carino, a dirmi che non ce n’è abbastanza, così chiedo uno Zacapa, che mi verrà servito nel suo splendido bicchiere. Il quale, lo spendido bicchiere, suscita l’interesse a distanza di un intenditore.Così la sottoscritta, indecisa se sfoderare il fascino o la faccia da culo, chiede al cameriere, sempre quello carino, se può portarselo a casa. Il bicchiere, non il cameriere. E ci riesce.Grazie alla faccia da culo, presumo. Magari la prossima volta punto al cameriere. Poi si torna a casa, sotto la pioggia. Ed è di nuovo lunedì.Anche se non voglio.