viaggiando... (meno)

I conti tornano


E pure io. Che ogni cosa solitamente ha un inizio ed una fine. Le mie ferie non fanno eccezione. Reduce da due settimane dove quando si raggiungevano i 23 gradi sembrava quasi facesse caldo, ho avuto uno choc termico non indifferente. Diciamo che andare a pranzo a Milano oggi non è stata una mossa molto intelligente, ma ne è valsa senz'altro la pena. Ma questa è un'altra storia di cui parleró poi. Ammesso che io sopravviva alla finale degli europei.4.600 km in due settimane, paesi pascoli spiagge colline strade deserte musei campanili barche monoliti sole pioggia (poca) vento nebbia ostriche burro formaggi burro cozze burro carne burro patè burro insalate burro biscotti burro terrine burro frutta burro birra burro vino burro sidro burro birra burro pesce burro gamberi burro... Adoro la cucina francese, anche se io ogni tanto un po' di burro ce lo metterei, eccheccazzo. Visto che il coraggio non mi manca, ho bevuto caffè a colazione pranzo e cena. Come? Non è coraggio ma masochismo? Possibile. Quindi ieri il primo autogrill appena uscite dal traforo del Frejus è stato nostro. Non so se sia vero, ma mi è sembrato il caffè più buono del mondo. Me lo sono gustata con calma, forse ho simulato anche un orgasmo come Meg Ryan, sorridendo all'affascinante uomo rasato con la barba alla mia sinistra. Alla mia destra la bionda e, vicino a lei, una coppia. Lei con la faccia un po' triste, lui lungo e secco, affascinante come un attaccapanni di ferro con la ruggine. Anche loro alle prese col caffè. Lui finisce prima e, mentre lei è ancora alle prese con la sua tazzina, si congeda da lei con un romantico "e adesso vado a pisciare". Io, la bionda e l'uomo affascinante ci siamo guardati. Lui sicuramente rammaricato di non raggiungere certi picchi di classe a dir poco struggenti. Noi invidiose di lei, che può vantarsi con le amiche di uscire con un gentleman che al confronto Lord Byron sembra il cugino maleducato di Bossi. Ero quasi commossa.