viaggiando... (meno)

Racconti di viaggio _ da Dinan a St.Malo


Giornata calda. Per queste zone, naturalmente. E’ il 20 giugno, si mormora che domani da qualche parte inizi l’estate. Qua sembra primavera, per come la intendiamo noi.
Mattina dedicata alla visita di Dinan, iniziata salendo sulla torre dell’orologio per goderci la vista della città dall’alto, e conclusa scendendo fino al fiume passando da una via con una notevole pendenza, lastricata di pietre. Belle, levigate, scivolosissime. Da asciutte. Figurati quando piove.
Peccato che dopo la discesa, dovendo recuperare l’auto in alto, bisognasse affrontare pure la salita. Stavolta attraverso un comodo sentiero che si inerpica sulla collina. Mi stupisco sempre un po’ quando alla fine di un percorso in salita sono ancora in grado di parlare senza ansimare come un mulo con l’enfisema. E, ovviamente, mi compiaccio con me stessa. Ma con moderata compostezza.
Lasciamo Dinan per andare a St.Malo. Che, essendo stata interamente ricostruita dopo essere stata rasa al suolo dai bombardamenti nel 1944, mi ha un po’ deluso. L’ho trovata… artefatta. La cosa mi ha turbato così tanto che per superare il trauma ho deciso di dedicarmi allo shopping sfrenato. Con ottimi risultati, aggiungerei.Abbiamo cenato in una crêperie con terrazza panoramica. Delicata galette aux Saint Jacques et poireaux (ma quanto me la tiro? Una crepe con le capesante e i porri, suvvia!), immancabile litrozzo di sidro, e via andare… Il cameriere aveva in dotazione un paio di occhi azzurri mica da ridere. Peccato che sia lui sia i suoi colleghi, per via che St.Malo era la città dei corsari, fossero abbigliati come il fratello scemo di Jack Sparrow. Che s’ha da fa’ pe’ campà!