viaggiando... (meno)

Delle cose che non capisco (puntata 454673)


La poison, donnino allegro sprizzante gioia da ogni poro, ama vestirsi in colori sgargianti da tempi non sospetti. Sono lontani i tempi in cui ella si abbigliava in tutte le sfumature del nero, e, raggiunta la maturità, ha allargato, oltre al girovita, anche i suoi orizzonti, e nel suo guardaroba hanno trovato spazio esplosioni cromatiche di tutto rispetto: tutta la scala dei grigi, dal perla all’antracite passando per il topo, il fumo di londra e il canna di fucile, qualche blu più o meno scuro, e tutte quelle belle tinte smorte che fan tanto rommel: beige, kaki, verde militare, verde salvia, verde sottobosco, verde oliva, verde fastidio, tortora, ghiaccio, sabbia, marrone, melanzana. Se nel mio armadio cercate una t.shirt rossa, fucsia, turchese o giallo canarino, difficilmente la troverete. D’estate tendo a vestirmi di nero con meno frequenza, e infatti oggi ho un paio di pantaloni chiarissimi con una maglia beige. Ieri avevo un vestito grigio, martedì un vestito grigio più scuro, lunedì un abito blu.Vediamo se indovinate in quale di questi quattro giorni la poison ha dovuto sostituire la vaschetta di recupero toner della fotocopiatrice?