viaggiando... (meno)

It’s monday. Again.


“Le previsioni sono una merda, se piove non veniamo”Così si espresse sua bionditudine, in settimana. Infatti sabato pomeriggio, verso le 18.00 la recuperavo sotto casa. Entrambe indossavamo gli occhiali da sole. In tangenziale ci ha colte il primo diluvio, grandine compresa. Sulla Torino-Savona, all’altezza di Marene, la seconda puntata. Siccome tre è il numero perfetto, arrivate al luogo dell’appuntamento, nel giro di 30 secondi ci hanno avvolto le tenebre. Se fosse stato un film, nel giro di 5 minuti sarebbe atterrata un’astronave e gli alieni avrebbero iniziato ad invadere il pianeta.Invece. Chiuse in auto, acqua da tutte le parti, temperatura in picchiata libera, vetri appannati. Se fossimo un po’ più bisessuali avremmo potuto ingannare il tempo limonando. Dopo quasi mezz’ora il cielo ricominciava a schiarire, e anche le nostre speranze di raggiungere gli altri. Almeno telefonicamente. Finalmente qualcuno ha chiuso i rubinetti, e siamo riuscite ad arrivare dagli altri. Per l’occasione abbiamo stappato una bottiglia di vermentino per festeggiare l’evento,  e poi ci siamo mossi verso il luogo della festa, uno splendido casale ristrutturato sulla sommità della collina. Appena arrivate abbiamo dovuto attaccarci alle cannucce dello spritzzone dell’amicizia. Che si sa, chi non beve in compagnia… Poi ci siamo procurate un bicchiere. Che, per quanto io mi sforzassi a vuotarlo, per qualche strano motivo, continuava a riempirsi. Quando si sono aperte le danze, la sottoscritta, nota per l’avversione alla danza, si è tolta le scarpe per ballare scalza. Verso la fine della serata, mentre c’era chi alle 2.20 addentava un hamburger, le scarpe erano state abbandonate quasi da tutti. Siamo tornati a casa nella nebbia più nebbiosa. No, non erano i fumi dell'alcool. Era nebbia vera.