viaggiando... (meno)

Il niente con il vuoto intorno


Nell’eventualità remota che stamattina abbiate sofferto per la mia assenza volevo rincuorarvi: avevo soltanto preso mezza giornata di ferie, ma adesso sono qua. Contenti? Adesso non iniziate ad esultare troppo vicini alla finestra, che cadere è un attimo. Comunque siamo arrivati a mercoledì e posso affermare, con sprezzante sicumera,  che questa settimana – e sia chiaro che il discorso è circoscritto alla mia umile esistenza – non è successo un cazzo. A parte il fatto che lunedì, causa rottura di un tubo dell’acqua (e di coglioni da parte della sottoscritta e di altri millemila automobilisti) e per timore di una fuga di gas, ci ho messo un’ora e mezza per tornare a casa. Sono entrata bella bella in tangenziale come tutte le sere e c’era stranamente coda. Ho pensato ad un incidente e mi sono messa tranquilla, avvisando mia madre che avrei tardato. Dopo un po’ (2 km mal contati) ci han fatto uscire dalla tangenziale e tutti gli automobilisti si sono riversati per le strade cittadine. Un imprevisto, si sa, può capitare in qualsiasi momento (da lì il nome imprevisto, appunto) e mi sta bene. Quello che mi chiedo, grandissime teste di minchia della gestione traffico e sicurezza della tangenziale, è: vi costava tanto segnalare che la tangenziale era chiusa di modo che io potessi scegliere un percorso alternativo prima che fosse troppo tardi? A parte questo nient’altro. Se non che ieri sera, sempre tornando a casa, sempre in tangenziale, ho sentito una notizia esilarante. Hanno condannato Lotito. Per aver venduto, fra le altre cose, il 14% d’aaa laZio a mezzaroma. Ecco, vendere la lazio a mezza roma io lo trovo splendido.