viaggiando... (meno)

s.collega.menti


sottotitolo: (sempre aspettando il sole. ma soprattutto la demenza senile.la mia. che quella degli altri è già arrivata).Che poi magari uno pensa che quando mi incazzo coi colleghi io tenda a esagerare.No. Io non esagero. Io passo il mio tempo (lavorativo) circondandomi di decerebrati ambulanti. Quindi non è colpa mia. Non può essere colpa mia.Suona il telefono. Uno dei fattorini, momentaneamente prestato al centralino, che per brevità chiamerò fmpac, mi dice:“E’ arrivata una macchina”. Silenzio. Dall’altra parte della cornetta la poison assume un’aria interrogativa, ma, non essendo percepibile telefonicamente, si limita a dire “...e?”fmpac: “eh, una macchina!”p: “che macchina?”, e nel mentre le si stanno già inchianando i cazzi.fmpac: “una macchina: un’attrezzatura!”p: “che TIPO di macchina?” fmpac: “un’attrezzatura, credo una di quelle che fa i fascicoli...”p: nel frattempo sta pensando di prendere in considerazione quell’offerta di lavoro come addetta al recupero dei soggetti a rischio in un manicomio criminale dell’Inguscezia, ma l’influsso di Saturno, che si è allineato con Marte sull’asse mediano di Giove, proprio dove ha quel callo che gli dà fastidio, le suggerisce di prendere tempo, per vedere dove si va a finire.p: “cosa c’è scritto sulla scatola?”fmpac: “niente”p: “c’è una bolla di consegna? chi è il mittente?fmpac: “c’è scritto destinatario Sgnumpf”p: “cazzo, fmpac, lo so che il destinatario è Sgnumpf: noi siamo la Sgnumpf! Ti ho chiesto da chi arriva!!!”fmpac: “non lo so, non c’è scritto!”p: “e certo, adesso fanno i ddt anonimi!”fmpac: “vieni a vedere?”p: “per forza!”Scendo al piano terra, al cospetto della misteriosa macchina.Sulla scatola campeggia, a lettere alte 20 cm, il nome della casa produttrice. Che già mi avrebbe aiutato a capire cosa fosse arrivato.Come se non bastasse, sotto la scritta c’è – a prova di analfabeta – il disegno della “macchina”: uno scanner.Guardo fmpac, i miei occhi esprimono pietà tendente all’odio, gli prendo la bolla di consegna dalle mani e gli faccio vedere il riquadro del mittente: “Vedi fmpac, il mittente è Splonk!” e lui, serafico come un ippopotamo in uno stagno: “Eh, lo so, fino a lì ci arrivavo anch’io!”E allora già che ci sei fai ancora due passi, e vai a fare in culo.