viaggiando... (meno)

dress code


Sempre a proposito del concerto di sabato sera, guardando la folla eterogenea (pure troppo) che affollava il Palaisozaki, mi sono soffermata ad osservare una coppia. Ok, siamo tutti d’accordo che si tratta pur sempre di un palazzetto dello sport e non della prima alla Scala, e quindi non era richiesto un abbigliamento formale, né tantomeno era il caso di presentarsi con lo smoking, ma io, quando ho visto quei due mi sono vergognata per lei, e mi sono chiesta cosa avrei fatto al suo posto.Giovane coppia, lei con un tubino nero con decolleté in tinta, impeccabile. Lui: t.shirt smulencia e sbiadita, bermudone largo e sformato lunghezza metà polpaccio, scarpa da ginnastica finto-superga e... pedalino bianco.Improponibile, nemmeno per il torneo di freccette al pub del quartiere. Sono una merdosissima snob? Sì, e allora?