oltre...

il magone


I "valensà d'nà vota" dicono che San Giacomo e Sant'Anna prendono qualcuno ogni anno.Una volta li "prendevano" a Po, spiaggia storica di Valenza quando non c'era ancora il mito della vacanza fuori città e tutti, giovani, vecchi e bambini villeggiavano in riva al fiume ancora balneabile. Non esistevano piscine, palestre,corsi di nuoto e pochissimi sapevano nuotare, così ogni anno a fine luglio ci "scappava il morto"(ad avere voglia di ridere, quanto di ridicolo si trova, in questo modo di dire!).Da qualche anno a questa parte è tangibile, dolorosamente, questa "ricorrenza"...cambia il modo, non annegano più (anche perché da tempo nessuno va più "a Po", men che meno pensa a farcisi il bagno)...NO...perdono la vita sulla strada.Gian Luca, in motorino rientrava dalla Lomellina dov'era stato dalla "ragazza", il sorpasso incosciente di un automobilista sul Ponte di ferro e i suoi sedici anni si spegnevano così, in una sera di fine luglio.Alessandro, un porche che non poteva rispettare i limiti di velocità e di prudenza...una dimenticanza, l'inversione di marcia e la corsa verso Valenza per poi, finalmente!, raggiungere Milano, sua méta iniziale....non arriverà neppure e Valenza, fuori dall' abitato di Bassignana l' auto sfugge al controllo e i suoi trentaquattro anni si fermano lì, fra i rottami dell'auto potente e lo sbigottimento di passeggeri e autista del pullman urtato nella tragedia.Massimo e Davide, sconosciuti uno all'altro, diretti a Castelnuovo per motivi differenti un unico beffardo, cinico e crudele destino...un'auto che invade la corsia opposta e le loro vite si fermano lì, una settimana fà.Non importa conoscere perché, la dinamica, cosa e come è accaduto; E' accaduto, è finito tutto; per loro e per i genitori, per la moglie e i figli (di Massimo), per la fidanzata (di Davide).Oggi li abbiamo salutati, un addio straziante tanto è incomprensibile e difficile da accettare.Ciao, ragazzi...ci dicono di pregare per voi, perché riposiate in pace ma adesso è solo il momento del dolore, dell'incredulità, della vostra mancanza.