il sassolese doc

IL SACRIFICIO


 Quell’Uomo Divino d’un tempo, e’ gia li’ su di un podio accusato, per ben trenta denari e contento l’ha venduto un amico fidato! Anche un gallo stanotte ha cantato a quel Pietro  di fede si’ forte, che presente al giudizio affrettatolascera’ il   Maestro alla sorte!  Guarda intorno il novel Condannato:  ma  amici non vede!solo uomin d’un mondo invasato  che a Cristo non crede!  Quel Pilato, fedele agli dei,  dei corrotti  han chiamato a inveire,    forse ha un dubbio sul Re dei Giudei….ma su Lui ei continua a infierire!  Poi presenta Barabba alla plebe,ma poiche’ non vuol perder lo scanno, or le mani lavarsi egli deve, procurando a ogni uomo gran danno!    E  la folla gia’ insiste fremente       che quell’Uomo  gia’ rotto e  percosso, quasi fosse il peggior delinquente,  la Sua morte si carichi addosso!  “Ad  un legno  inchiodato Egli sia!” quel Dio-Uomo si’ fiero e silente, che ha voluto chiamarsi Messia”, ma all’intorno  amici non sente!  E  al corteo che al Golgota arrancauna folla curiosa  gia’ regna,     una donna da sola s’avanza  ed un lino a quell’Uomo consegna!  Ora il capo Egli gira a guardarela Sua Madre che pallida e affrantasegue il Figlio nel lungo penareprega e piange ma mai non e’ stanca!  Tre cadute con spin sulla fronte:quella trave  allor danno  a un viandante    da portar sulla cima del monteove  li’ finira’ l’Uom regnante! Qui  tre legni attendono al suolo:son tre bare e niente di piu’,giace un corpo rimasto ormai solo   che gia’ tutti conoscon: Gesu’!  Gia’ per Lui  tre gran chiodi  hanno fuso,        che  il martello impietoso percuote,guarda l’Uomo disteso e gia’ nudo, quella gente  che nulla   piu’  scuote!  Dalla croce, che issata gia’ sta’,    volge il capo alla terra che un tempopredico’ con  amore e pieta’:    ora e’ scura e battuta dal vento!  Mentre sotto quel legno, piangenti una mamma e poc’altri consola, a due uomini,  in croce pendenti,  uno sguardo benevolo invola. S’ode un grido finale:      il Suo capo e’  piegato,   e’ sparito ogni male,ogni segno di vita e’ cessato!   Ora  il cielo gran lacrime  piange,anche il sonno dei morti  vien scosso  disturbati dal mondo   che languee ogni cuore sincero e’ commosso ! E quel servo di Roma  li’ armato,che per  legge  la morte ha vagliato,  fende un colpo nel santo costato    di Colui che ogni cosa  ha lasciato!  Or capisce il guerriero l’errore:  “Si’quell’Uomo era il figlio di  Dio!”e umiliato per tanto livore,    china il capo e ne sente il desio! Poi piu’ tardi alcuni  verranno a riprender  quel  Corpo gia’ teso, perche’ in fretta depor lo dovranno  nel  sepolcro  gia’ pronto e mai speso!   La malizia non tende a finire,  metton sgherri davanti a l’avello perche’ amici non possan  rapire  le reliquie del  mistico Agnello!  A tre giorni dal macabro evento,   pie donne  verranno a  onorare    quel bel corpo ormai teso e gia’spento,ma improvviso  un Angel appare ! Quel Gesu’ che lor stanno cercando, e’ risorto ed in cielo e’ gia’ giunto e gli unguenti che stanno portandonon  saran necessari a quel punto! Sopraffatti da un simile eventoi nemici diran con  livoreche di notte e con molto talentotrafugato hanno il nostro Signore! Ma alla voce nessuno ha creduto,che il Risorto sparito gia’ sia,perche’ molti   l’hanno vedutoe scoperta cosi’ e’ la bugia! Ogni cosa cosi’ si e’ mutatae la morte che tutto ghermiscee’ sconfitta e alla fin superataor di nuovo l’Amore fiorisce!  La Salvezza si e’ fatta certezza ogni uomo che il bene difende   puo’ felice sperar con saggezza che un futuro felice l’attende!