il sassolese doc

RIPOSO ESTIVO


Qui sulla collina il sole alto nel cielo, eternamente caldo,sembra insensibile   all’afa che tutto avvolge;  tremolante mi appare, fino a dissolversi all’orizzonte,l’azzurra visione della pianura.   Le bestie, sdraiate nella vicina stalla,    allontanano con sferzate nervose di coda  i tafani mai sazi di sangue.Non c’e’ rumore all’intorno,tutto sembra momentaneamente caduto in letargo;solo le cicale, nascoste tra le foglie mollicce del gelso,non si  danno pace col loro frinire lento e insistente.Anch’io, assiso nella vecchia sdraio, sonnecchio all’ombra generosa della nodosa quercia;  a un tratto,in quel torpore che precede l’ingresso nel regno misterioso di Morfeo, le braccia  cedono  rovinando a terra il libro che ho tentato di leggere.Con gli occhiali a penzoloni sul naso  mi schiaffeggio  allorquando un’ insistente zanzara con il suo  sottile  sibilo di battaglia,si avvicina per suggere, come fosse un goloso nettare,   il mio sangue dolciastro.Ora sento filtrare tra le foglie un lieve fruscio d’ariache attenua, per un attimo, l’afa che tutto impregna.E gia’ vado assaporando la  guazza seraleche andra’ a rinfrescare il mio fisico stanco  e la natura assetata che  mi circonda.Allora, sdraiato come da bambino sull’erba bagnata, mi perdero’ a guardare estasiato l’immensa volta celeste tappezzata di stelle immerso nel concerto ipnotico dei grilli.E in quel momento i battiti del cuore acquisteranno  un ritmo nuovo e antico  mentre commosso  il pensiero si fara’ preghiera di riconoscenza a Chi mi ha voluto e mi mostra il Suo genio creativo!