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Post n°507 pubblicato il 02 Marzo 2012 da arjanna83
Partiamo dal presupposto che nella mia testa, nel momento in cui chiedo un'opinione a qualcuno non è così scontato che la persona che ho davanti mi dica quello che voglio sentirmi dire. Magari le nostre opinioni corrispondono, magari no. E tante volte è sul "magari no" che si parla e si chiacchiera, guardando una stessa situazione da una diversa angolazione che prima neanche si vedeva. Partiamo dal presupposto che sono dell'idea che le persone che ostentano le situazioni, i sentimenti, le loro fortune piuttosto che le loro sfortune mi lasciano sempre un pò perplessa. Vivo molto da vicino una situazione di marito perfetto-figli perfetti-vita perfetta (e tutti gli altri sono degli sfigati, of course) che ho sempre guardato con fare interrogativo. Ho letto di persone che hanno scoperto che dietro questa facciata TING! di felicità e amore e armonia e blablabla si nascondevano dietro mostri capaci di tenere il piede in due scarpe, nonostante l'amore e la felicità e blablabla tanto ostentati. Partiamo dal presupposto che sono nella mia esperienza personale, la fortuna è stata sempre alterna.. gli ultimi otto anni sono passati da malattie in familia, persone che ci hanno lasciato, bei momenti, brutti momenti.. un pò come tutti, credo. Mettiamola così, le persone che ostentano la perfezione mi lasciano un pò.. incredula? Buon per loro, se è così ma.. sarà che sto vivendo un pò da vicino questo cambio in una persona che fino a un mese fa (e da un sacco di anni) ostentava e si vantava di questa vita perfetta. E ora? Ora mi parla di mesi di bocconi amari buttati giù, di situazioni da capelli dritti, di una felicità risicata e nascosta dietro una bella facciata. Ma per chi? Per che cosa? Per trovarsi con il fegato di dimensioni di una zampogna? Io mal tollero le persone che "ah, ma cosa ci vuoi fare, lui/lei è fatto/a così" facendo passare me per l'intollerante del turno. A me va benissimo così. Però non mi vieni a macinare le ovaie (uhhhhhhh che finess) perchè a te questa situazione non va bene, che ti stai esaurendo, che blablabla. Prova a dare un pugno sul tavolo (metaforico magari) e farti sentire. C'è un problema, apri bocca. Prova a risolverlo, ca@@o. E poi lamentati. Nel caso. E soprattutto, mi chiedo io, è veramente indispensabile far credere alla gente che tutto va bene, quando invece non è così? Non ci si può limitare a dire quando viene chiesto, e non a ostentare? Che a me, personalmente, non me ne può fregare di meno se tu sei più felice di me. Anche perchè io godo della mia felicità, non della tua. Soprattutto se la tua è così instabilmente di facciata. |
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