Sciarconazzi

140722 - Episodi concatenabili (? - non lo so)


____Prologo/Introduzione:"Non si ha paura del buio ma di ciò che potrebbe emergerne"- Che poi, che differenza fa? Avere paura del buio o di quello che il buio potrebbe nascondere?- Io non ho paura, mai.- Mai!- No, mai.- E come fai?- Non lo so
 "La frequenza ipnotica"Narimbardo Equilatero era andato a trovare lo zio Ludmillo che passava i suoi pomeriggi a  colorare gli albi del Tex di cui aveva una ricca collezione.- Zio, ti dispiace se rovisto tra i tuoi cimeli? - chiese Narimbardo dopo che il tecnico aveva  portato via il televisore per cambiargli sei diodi modello "alfa-gamma-settantaquattro" della  premiata ditta "Busnelli Elettronica" di Baranzate.Ludmillo alzò la testa dalla scrivania e fissò il nipote negli occhi.- Perché? - chiese.- Mi annoioLo zio annuì gravemente e disse soltanto - Sì, mi sembra un ottimo motivo. Hai la mia  benedizione, figliolo! - e riprese a colorare il cavallo di Tex, Dinamite.Narimbardo, seguendo il rigido protocollo di casa Equilatero, fece un rapido inchino ed  indietreggiò di quattro passi. Si voltò e s'incamminò lungo il corridoio che misurava circa  seicentoquindici metri. "Tanto, con tutto lo spazio che c'è, perché non sfruttarlo?" aveva detto  l'architetto mentre illustrava il progetto allo zio trent'anni prima.Lo zio aveva annuito con gravità già figurandosi l'applicazione di quel corridoio: "Organizzerò dei  tornei di tiro con l'arco indoor", aveva dichiarato nella sua straordinaria lungimiranza.Narimbardo abbassò la maniglia e trovò la porta chiusa. Gli ci volle circa un quarto di  nanosecondo per notare la cordicella a cui era appesa la chiave. Entrare in quel ripostiglio da  cento metri quadri fu questione di poco."Tanto, con tutto lo spazio che c'è, perché non sfruttarlo?" Queste parole echeggiavano un po'  per tutta la casa.In un angolo Narimbardo notò un cartone coperto da un lenzuolo a fiori azzurri. Con cura, per  non sollevare troppa polvere, lo tolse. E grande fu la sua sorpresa nel vederlo ricolmo di vecchi  dischi a 45 giri.Alcuni erano di Al Bano, altri di Peppino di Capri. Ma poi ne trovò una fila disposta in  bell'ordine, tutti racchiusi, uno per uno, in una solida custodia di cartone rinforzato.Ne estrasse uno a caso."La voce ipnotica - come controllare la frequenza del parlare e piegare il mondo al vostro volere",  diceva la copertina.- Necessito di un giradischi, zio... - disse con tono indifferente Narimbardo quella sera a cena.- In soffitta c'è un Marantz, compiacitene, nipote...* * * * *- Zio, ascolta... - disse due giorni dopo Narimbardo dopo che lo zio ebbe bevuto il caffè a fine pasto.Un'espressione di diffidenza passò sul volto dell'anziano.- Zio, ascolta... - ripeté Narimbardo con un tono innaturale nella voce.Il viso di Ludmillo si rilassò.- Dammi cinquantamila lire! - proseguì Narimbardo con voce multifrequenziale.Dietro la porta, Poldracco, il maggiordomo di casa Equilatero aveva udito e capito tutto.