Sciarconazzi

140811 # 1 - Ludmillo e Clitemnestra I


Era pomeriggio, Ludmillo era pigramente appoggiato alla balaustra in cima alla scalinata che dalla casa portava giù verso la ghiaia del giardino e aspirava generose boccate dal suo Havana.Una vettura nera si arrestò davanti al cancello. Da dove si trovava poté giusto indovinarne la sagoma e udirne il rombo del motore. Una voce familiare lo stava chiamando, era Clitemnestra.Poldracco, efficientissimo come suo solito, era corso al cancello per aprire e la vettura entrò lenta facendo scricchiolare la ghiaia. La vecchia Bentley Mark V andò a fermarsi con eleganza davanti al garage di Ludmillo.L’autista scese ed aprì la portiera a Clitemnestra. Si era tolto il berretto e stava salutando con un inchino. Ludmillo, giunto presso la vettura, le porse la mano per aiutarla a scendere. - Cara… - disse. - Grazie, Ludmillo. Ho bisogno di parlarti – rispose lei.- Sì, l’immaginavo. Vieni, entriamo… - No, preferisco passeggiare. - Benissimo. Faccio portare qualcosa da bere? - No, berrò dopo; lasciaci andare - Ti ascolto… - disse lui porgendole il braccio. - Noi siamo amici, vero? – riprese lei dopo una pausa. - Ma certo, mia cara… - rispose lui con vaga inquietudine nella voce.- Beh, vedi… - Clitemnestra si interruppe trasalendo per due tortore che spiccarono il volo con il loro caratteristico stridio.- Stavi dicendo? – chiese Ludmillo girato verso la sua compagna che era rimasta a fissare il volo dei due culumbidi. - Sì, perdonami, caro. Sono tutta sossopra… - Ma che è successo di così grave? Mi stai facendo preoccupare… - Oh… - gemette Clitemnestra - …si tratta di un mio ex. Mi vergogno tanto, Ludmillo, ma non sapevo più come fare… - L’uomo recuperò il mozzicone di Havana che aveva spento all'arrivo di Clitemnestra e lo riaccese tirando alcune rapide e nervose boccate. Lei si staccò dal suo braccio e si diresse verso una panchina di pietra sotto un cipresso di Lawson. Ludmillo terminò rapidamente il mozzicone e lo spense schiacciandolo nella ghiaia. Raggiunse quindi la sua amica presso la panchina ma non vi si sedette. - …e che vuole costui? – chiese su un’ottava più alta del suo solito timbro.