Sciarconazzi

140822 # 1 - Storia del signor Nòncio - III parte


 In quel momento entrò il maggiordomo Gustavo. - Ah, bene, eccoti! - disse Tremendolando andandogli incontro. - Prenditi cura del dottor Bislacco e poi servi in tavola perché ho un certo languorino! - Signore... - rispose Gustavo con un inchino. Poi fece un cenno al dottor Bislacco perché lo seguisse. Un quarto d'ora più tardi, Tremendolando e Bislacco erano seduti a tavola indaffarati nella sezionatura di un bel filetto al sangue. - Che gliene pare, dottore? - chiese Tremendolando masticando rumorosamente. - Mi pare che mangi come un animale! - replicò il dottore dopo aver mandato giù il proprio boccone. - Mi perdoni...sono abituato a mangiare da solo e ci si dimentica le basi del Galateo... Più tardi sorbirono il caffè sul terrazzo all'ombra del gelsomino. - Si sta bene qui, vero? - osservò il giovane fannullone. - Parecchio, sì... - convenne Bislacco. - Come le stanno i pantaloni, dottore? - Una meraviglia! Una stoffa eccelsa. Li posso tenere? - Ma certo! Mi pare il minimo e scusi ancora per la pisciata ma è stato un gesto, così, una cosa improvvisata al momento - Non parliamone nemmeno. Piuttosto...uhm...ho avuto modo di considerare a fondo il tuo caso, non ti spiace se ti do del tu, vero? - chiese Bislacco poggiando la tazzina sul piattino. - Ma ci mancherebbe - concesse con un sorriso Tremendolando pregustando il momento in cui avrebbe saputo del proprio destino. - Beh, purtroppo sono giunto alla conclusione che sei inadatto a qualsiasi tipo di attività lavorativa. In più non ti interessi di nulla, non hai attitudini artistiche o creative, della musica ti fotte un cazzo e a momenti ti fotte un cazzo anche delle donne perché "sono faticose da chiavare", me l'hai detto tu! È un vero dilemma trovarti qualcosa da fare. L'unica soluzione sarebbe quella di farti diventare povero e mandarti in miniera a calci nel culo! - disse con un sospiro liberatorio il dottor Bislacco. Tremendolando finì il goccio di caffè, poggiò la tazzina sul piattino, fece schioccare il palato e bisbigliò - ...porcaputtana..! - e chiuse per un attimo gli occhi. - A calci nel culo, ha detto? - disse poi con un sussurro. - Sì! - sussurrò a sua volta, per schernirlo, il dottor Bislacco. - Attenda qui un attimo..! - replicò il giovane alzandosi di scatto ed entrò in casa. Rientrò dopo pochi secondi. Si sedette e congiunse i polpastrelli delle mani fissando il dottore. Poi parlò - Lei non doveva mica volare a Zurigo, dottore? - chiese. - Sì, ma ormai... Avevo comunque avvisato! - sorrise il dottore. Entrarono due energumeni vestiti di nero e con gli occhiali da sole. Afferrarono il dottore e lo condussero a forza sul muretto che cingeva la terrazza. - Aiuto! Lasciatemi! Siete pazzi! Tremendolando, non oserai tanto! - urlava Bislacco. - Vedrà come volerà tra poco. Anche se, temo, che non arriverà sino a Zurigo... - rispose con tono vagamente distratto Tremendolando mentre guardava verso il basso.