Sciarconazzi

140904 #1 - Il falso mito dell'inutilità della carta VS il vero mito di quelli che la sanno lunga


___A dispetto della regola che mi sono (ero!) imposto di non pubblicare finché il sole splende in cielo, ho avuto un momento di intenso Canimento e ripensavo a quella rima che associo allo scendere dal pendio...uhm...Ci sono occasioni in cui ci si potrebbe (o dovrebbe?) sentire vecchi e, conseguentemente, anche rincoglioniti e soprattutto obsoleti e superflui, inadatti.In due parole "da smaltire".Che poi il diventare "vecchi" è una sorta di privilegio toccato a quelli che sopravvivono, come mi disse un tale. Il che, nella partita doppia che intercorre nel periodo d'esercizio della nostra "azienda personale" tra l'Alfa e l'Omega non è poi male - a dispetto delle lamentazioni.Un tale con cui ho a che fare ultimamente, abbondantemente più giovane di me (di noi), ritiene che il lavoro si possa agevolmente gestire anche senza la carta:"...mio caro, ha-ha-ha-ha, viviamo in un mondo informatizzato! Ti-Tac, copiaincolla, cerca con l'icona della lente, tac!, richiama, salva, salvaconome, nomenOmen, pimpumpàm e sei in libidine! ha-ha-ha-ha..."Sì, bigolo.Poi se ne va la corrente e tu, essere lungimirante quanto un miope, non ti sei manco dotato di gruppi di continuità."Beati i poveri di spirito perché..."Già, perché?Perché di sì.Ah, ecco. Sapevo che doveva esserci un valido motivo. P.S.: sopravvivere consente anche di spassarsela. Remember!Remember my Member.