Sciarconazzi

140919 # 1 - Il vino mi fa scrivere, scrivere mi fa bene: il vino mi fa bene!


 Sciarconazzi, seduto in terrazza, si predispose ad accogliere la sera che giunse accompagnata da una brezza che portò falso refrigerio carico di aria umida.L’estate in agonia si distende con un tiepido sorriso mentre, ingenuamente astuto, si insinua l’autunno e settembre doppiogiochista gli regge il sacco.Distrattamente attendiamo ottobre che ci regalerà l’ingannevole calore delle foglie che muoiono incendiate da precoci tramonti ambrati nelle colline (che da qui vedo soltanto con l’occhio della memoria).Il mio calice raccoglie il sangue di questo giorno che muore rosso; mentre il sole affonda oltre l’orizzonte sporco di inquinamento grigio e rosa.Accosto il bicchiere alle labbra che si dischiudono con eleganza ma avida è la mia bocca assetata di piacere con cui nutrire la mia anima. Ma!Ma di questo passo l’avvocato del mio fegato mi consegnerà un avviso di garanzia.Ebbrezza, accompagna i miei pensieri vacui e confortanti.Allontanami dal biasimo di quelli migliori di me.Ebbrezza che pacifica il mio furioso disorientamento, figlio dei miei insuccessi, fammi sorridere compiaciuto di quello che avrei forse potuto essere.Ebbrezza, illudimi, sedami e confortami. Voglio sognare me stesso in un’altra vita.- Ma che cazzo stai scrivendo?- Parole etiliche* * * * *- Ti va di scopare?- Niente parole stupide tra noi, ma azioni sensate. Spogliamoci, assecondiamo le nostre voglie. * * * * *Mi chiesero perché non mi fossi mai sposato o perché non avessi mai avuto una lunga relazione.- Perché sono stato fortunato – risposi con un sorriso.“Disadattato del cazzo”, pensarono i loro occhi con disapprovazione. * * * * *- A chi appartengono tutte queste minchiate? – urlò una voce dal fondo della sala.- A Sciarconazzi! – rispose una voce anonima e delatrice.Ma le minchiate appartengono a tutti.Solitamente, quelli più furbi, ammettono con facile autocompiacimento che le loro sono quelle “belle” fingendo di ignorare di aver fatto anche quelle brutte.Imbecille: anche se non la guardi, la merda non puzza di meno!* * * * *“Chissà che cazzo pensa un imbecille in punto di morte?”, si chiese Sciarconazzi facendo schioccare la lingua contro il palato.“Perché proprio io?”, risolse e sorrise. “Sì, dev’essere una stronzata del genere, quella che pensa un imbecille in punto di morte” e posò il calice vuoto.Poi si alzò, entrò nella stanza e udì il confortante rumore della ventola del PC.Scrisse un nuovo post.