Scido nel Mondo

Scido nel Mondo: qualche dettaglio su S.Giorgia


L'incontro tra natura e cultura è uno dei dati principali della Storia, partendo da qui si può desumere che il potere della natura può essere modificato ma non cambiato. Esso è in perfetta sintonia con l'ignoto che, modifica a suo piacimento vita ed eventi.Se alcuni si sono rassegnati all'idea che il destino sia segnato, voglio esorcizzare quella paura che l'evento può suscitare; avverto la necessità di analizzare questa tematica senza soffermarmi alla  semplicistica rappresentazione di una storia locale, ma cercando di trarne il maggior profitto utile da raccontare o da mostrare.Alla base di tutte le ricerche c'è, sicuramente, un percorso che inizia e finisce, per ogni essere umano e per ogni luogo.Ecco quel che risulta, ancora, di S.Giorgia. << lo Zerbi ha scritto nel 1876, senza far capo ad un sia purminimo logico appiglio, ma invero molto pomposamente secondoil suo consueto stile e in pratica senza dir niente di particolare,che Santa Giorgia, casale di S. Cristina, venne «Fabbricato, in seguitodelle ultime incursioni saracinesche, sui fastigi di una valle,i cui borri son bagnati da fiume lento e melmoso». Quindi, traendoil tutto dal Gualtieri, che aveva pubblicato la sua opera nel1630, nonché dallo stesso chiosatore settecentesco del Barrio,Tommaso Aceti, ha aggiunto che il nome originario del paese fuEraghìa, parola greca che vuol dire «sacrosanta» e che esso cominciòad essere chiamato Georgia dall'anno 1628, avendo addizionatoal primo appellativo quello dell'omonima santa, che ne sarebbedivenuta così la Patrona >>....era un centro urbano di tutto rispetto coi suoi 397abitanti e, pur se ugualmente in soggezione a S. Cristina, risultavasopravanzare il vicino Scido, che ne contava invece 316 e, a lorovolta, Lubrichi e Sitizano, che ne denunziavano un ancor minornumero.DIANO PARISIO, Constitutiones Synodales, Romae . Resocontoinviato dall'Ordinario vescovile alla Santa Sede nel 1670Memorie storiche di Scido S. Giorgia Cuzzapodine - Rocco Liberti - Editore Laruffa 1990