Scido nel Mondo

Scido nel Mondo: Felice Soffrè


 Il nostro viaggio intorno a Scido, dalle origini ai giorni nostri, non può continuare senza dedicare una pagina ad uno degli scidesi eccellenti. Anche se conteso con Delianuova, dove nacque nel 1861, Felice Soffrè era di famiglia scidese.Diede alla nostra terra uno straordinario contributo culturale dedicandosi sin da giovane alla poesia e alla scrittura. Colpito da cecità e con problemi all'udito, fu costretto ad interrompere ogni attività scolastica, però con la voglia di fare, insita nella indole delle persone straordinarie e con l'aiuto di amici e familiari riuscì a lavorare lo stesso e portare a termine molte opere e pubblicarle. Ecco cosa scrisse Rocco Liberti nel suo libro: Scido, Santa Giorgia, Cuzzapodine - Laruffa Editore, di Felice Soffrè, nato a Delianuova il 22 giugno 1861 e morto a Scido, l' 8 ottobre 1927.<<Vera tempra ardente di squisito verseggiatore e anima d'artista, si formò in quel clima di acceso liberalismo che ancora caratterizzava gli anni immediatamente susseguenti alla conquistata indipendenza della patria. Già avanti negli studi, prometteva una conclusione lusinghiera di essi, quando la fortuna volle sfacciatamente voltargli le spalle. Indebolitisi i delicati organi dell'udito e della vista, fu ben presto costretto ad interrompere ogni attività scolastica.Consacratosi, quindi, tutto alla poesia, cominciò presto a pubblicare sulle riviste regionali in voga la sua produzione lirica.  In breve diede alle stampe ben cinque volumetti: Primi versi (1884), Primole (1892), Versi (1900), Fragili (1908), Ultime foglie (1920).Questo il commento del Pascoli ad una raccolta di liriche del Soffre, per la quale scrisse una Prefazione:C'è del bello e del buono in questi versi; e, qual più qual meno, questi carmi mostrano una felice natura e un ingegno e cuore ben disposti a quella contemplazione serena e severa, che si chiama poesia>>.