Scienza & Affini

Post N° 8


  CERN: Non un buco nero ma: un buco nell’acqua!Come avevo teorizzato: l’operazione è riuscita ma il paziente è morto; da molti mesi avevo predetto che al CERN sostanzialmente non sarebbe successo nulla di rilevante, niente porte spazio-tempo, niente buchi neri, solo delle conseguenze necessarie al tipo di esperimento fatto, cioè la produzione di energia dallo scontro di materia.Un po’ come tirare una martellata su un incudine e notare che le superfici di impatto si sono riscaldate.Certo, la speranza degli scienziati era  nel portare il martello alla velocità della luce, allora l’impatto avrebbe generato una quantità enorme di energia, così è stato, ma l’energia prodotta è stata molto, molto, ma molto al di sotto di quella calcolata; delusione dei ricercatori e assoluto silenzio dei mas- media… perché? Cosa non ha funzionato?Ho cercato di spiegare alla gente comune e alla comunità scientifica, attraverso i media perché alcune cose non sarebbero mai potute accadere.La prima lettera fu scritta al mensile Focus  in data 20/5/2008, è possibile rintracciarne il testo sul Blog di Libero: Scienza e affini; visto il testo che contraddiceva interamente l’articolo, non è stato pubblicato ma ricevetti una risposta di condivisione delle mie teorie in forma privata e con il divieto assoluto di renderla pubblica, successivamente in risposta ad un articolo apparso in prima pagina in data 03/9/2008 sul quotidiano Metro, con l’invito a commentarlo, ho inviato una nota scientifica in data 04/09/2008 che contraddiceva e spiegava ciò che effettivamente sarebbe successo, la stessa è rintracciabile sul blog di Libero, anche questa naturalmente non è stata pubblicata in quanto forse ledeva gli interessi editoriali del libro in uscita:Black Hole.Più fortunato sulla rubrica Lettere de Il Giornale e del blog: misteryum.blogsfere.it, tutte antecedenti all’inizio dell’esperimento del CERN, quindi in tempi non sospetti in quanto nessuno poteva essere a conoscenza dei risultati.Premessa fatta, andiamo al dunque!La differenza di energia prodotta effettivamente dall’ Lhc e quella calcolata, cioè quella che si sarebbe dovuta generare è stata pari ad un decimo (fonte certa) di quella teorizzata, da qui il primo buco nell’acqua del CERN e l’assoluto silenzio dei media, immaginiamo se invece avesse superato le aspettative, i telegiornali oltre alla notizia avrebbero organizzato un numero infinito di speciali, invece niente!Ma, perché è successo tutto questo?Un risultato è reale quando la partenza è reale, ovvero, se abbiamo come risultato l’acqua, dobbiamo avere idrogeno ed ossigeno a specifiche condizioni e non supporre che: se abbiamo acqua è perché l’aria è composta di idrogeno ed ossigeno, le variabili al processo sono tante, sia come elementi per esempio: azoto, anidride carbonica ecc. sia come condizioni: pressione, temperatura ecc.È ciò che è successo al CERN, è vero che E=mc2 ma è anche vero che questa condizione teorica si realizza a condizioni teoriche, ovvero che non siano presenti altri fattori perturbativi.L’esperimento è stato condotto in presenza di atmosfera, e ancora peggio con l’ausilio di fortissimi campi elettromagnetici; tutte e due le cose ineliminabili, i campi magnetici per correggere il vettore dei protoni, l’atmosfera perché impossibile da eliminare.Se anche a livello atomico ciò è irrilevante lo è invece a livello quantico, anzi tutti i fattori concorrono all’esperimento generando quella che Heisemberg battezzò come principio dei indeterminazione.Nel caso CERN anche l’aria, come i campi elettromagnetici hanno interagito come elementi all’interno dell’esperimento determinando il risultato, cioè hanno concorso all’ottenimento del risultato sottraendo energia libera dallo scontro con effetto di contemporaneità, quindi con la impossibilità di una misurazione, anche se infinitesimale.In parole povere è stato possibile misurare solo l’energia residua e non quella effettivamente generatesi e immediatamente, con effetto di contemporaneità, decaduta in materia quantica.Per ciò che riguarda le altre storie, quale il buco spazio – tempo teorizzato dagli scienziati Volovich e Are F’eva  mi ero premurato di contraddirli come ho fatto con Walter Wagner e Luis Sancho, i teorizzatori del buco nero, ed anche se la mia voce è stata più debole della loro, i fatti hanno dimostrato che io ho ragione e loro torto, dall’Lhc nessun Wormohole e nessun buco nero, e questo dovrebbe tagliare la testa al toro.Per ciò che riguarda altre teorie tipo indagare la materia nel tempo immediatamente successivo al Big Bang, prima bisogna che ci sia stato un Big Bang nel modo teorizzato, e ciò è impossibile come ho ampiamente spiegato sul mio sito www.ecolaboratorio.it ,  poi, ammesso che sia così cancellare dai libri di fisica la maggior parte della meccanica ed interamente le leggi di Pauli; forse bisognerà procedere diversamente, ovvero analizzare scientificamente la mia teoria dell’universo energetico, multidenso a geometria variabile, con tutte le implicazioni  che comporta, visto che di stringhe e superstringhe hanno già riempito l’universo, ma… quello del business.L.M.Leon