Scienza & Affini

un capitolo alla volta


IN ORIGINE ERA IL CAOS   La cosa più difficile da dimostrare, scientificamente , è l’origine dell’universo; della nostra galassia, del nostro pianeta, possiamo in qualche modo riuscire a darne una datazione, ma, quali siano state le meccaniche che le hanno generate ci affidiamo per forza di cose a varie teorie. La stessa origine dell’uomo pone dei seri interrogativi, troppi, ma scoprirne le origini non vuol semplicemente dire aver aperto una finestra su un passato remoto, talmente lontano da essere ininfluente sulla nostra vita. Sembra un discorso triste ma in realtà è forse il vero senso di un’immortalità, una presenza genetica che ci rende sempre e comunque  presenti in un sistema senza fine e senza inizio, sostanzialmente senza tempo. Ma, non è solo il nostro sole, la nostra fonte di vita ad essere in ogni caso anche la ragione della nostra fine, altre minacce incombono sulla nostra esistenza: meteoriti, comete ed altro. Abbiamo inventato l’uomo e lo abbiamo fatto a nostra immagine e somiglianza, lo abbiamo visto mortale e lo abbiamo voluto immortale, l’abbiamo visto piccolo e fragile e lo abbiamo voluto padrone della terra, ora siamo qui, in piedi in una notte stellata, con un cielo pulito, lontano dai rumori che solitamente udiamo, immersi in un silenzio profondo, ammiriamo le stelle e non possiamo fare a meno di chiederci che significato ha tutto questo, che ruolo abbiamo avuto ed avremo. Quando ebbe origine il nostro universo è pura supposizione, nessuno ne è a conoscenza, esistono delle teorie, qualcuna ci parla di 100 miliardi di anni, di più e di meno secondo i gusti, ma in effetti una datazione è impossibile. Noi siamo solo in grado di conoscere quando tempo ha la nostra galassia e il nostro sistema solare, ma, non possiamo sapere se siamo materia giovane nell’universo o siamo materia già vecchia, se il nostro ciclo si evolverà e per quanto tempo, o se siamo alla fine di un percorso. La sua meccanica di formazione è praticamente molto simile a quella dell’universo: un gran polverone di elementi  in rotazione su uno o più centri e un sistema di aggregazione durato miliardi di anni. Il concetto di aggregazione meccanica è molto simile per analogia ad una macchina per lo zucchero filato, ovvero  l’asse di rotazione tiene in movimento tutto lo zucchero, intorno agli stecchi si raccoglie una massa sempre più grande di filamenti, nel caso delle masse spaziali, raggiunta una massa critica, le stesse cominciano ad espellere materia aggregata. La nostra teoria dell’universo prevede un Tutto Pieno, cioè l’intero universo occupato da materia, polvere, micromica e sub micromica, elementi a livello molecolare, a livello atomico e sub atomico, anche il Relativamente Vuoto è occupato da materia in movimento la cosiddetta “energia di fluttuazione” generata dai Quanti. Ecco che il nostro universo è regolato dalla fisica, a livello atomico, Fisica Quantistica, Fisica Classica, Fisica Astronomica, un  oceano, o meglio un immenso polverone in co-generazione, non è in uno stato statico, ovvero in stato di immobilità, del resto sarebbe impossibile come scientificamente enunciato dal fisico Werner Karl Heisemberg, 1901-1976, secondo il quale non esisterebbe la quiete assoluta nemmeno alla temperatura di – 273,15 °C; il movimento è dato dalla continua aggregazione di atomi a prevalenza di carbonio che si legano in varie forme combinando i principali elementi prevalenti del sistema universale. Il sistema continua  crescere finchè l’ammasso raggiunge una massa critica talmente elevata da innescare una reazione nucleare e generare stelle ed intere galassie. A questo punto la povere cosmica dovrebbe essere considerata non come un elemento presente nell’universo, al pari dei pianeti delle stelle o delle meteoriti, ma essere considerato l’origine stessa di tutta la materia osservabile. Che il sistema sia in movimento e che questo movimento sia stato generato da trottole cosmiche e non un Big Bang è dimostrato dalle collisioni galattiche, ovvero interi sistemi stellari e planetari che si sono scontrati e che si scontreranno come la nostra galassia in quanto il moto non è lineare e multidirezionale come in un’esplosione ma addirittura contrapposto, cioè una trottola contro l’altra.  Le varie masse che si staccarono e si disposero in orbita intorno al sole, sono il frutto della velocità perimetrale del sistema; la velocità perimetrale è maggiore sul perimetro del disco che verso il centro, per cui la massa in eccesso viene espulsa dal sistema in rotazione finchè lo stesso non raggiunge l’equilibrio dinamico, ovvero la forza di coesione è sufficiente a trattenere la massa in rotazione. Alla fine rimase il sole, la massa madre, a centro e i vari pianeti intorno che a loro volta continuarono il loro processo di crescita incamerando per attrazione gravitazionale detriti e quant’altro transitasse nella loro orbita sufficientemente vicino da esserne attratta. Un Big Bang di dimensioni totali universali presupporrebbe un relativamente vuoto di espansione al di fuori di ogni possibilità di comprensione umana, cioè, mentre siamo in grado di comprendere meccanicamente un universo di polvere in rotazione ed in aggregazione, non possiamo comprendere meccanicamente un universo di materia in esplosione in un altro universo di nulla capace di contenerlo. La caccia ai Wimp e ai Neutrini è aperta già da molti anni, sotto il Gran Sasso D’Italia 22 nazioni stanno sperimentando nuovi metodi per “catturare” queste piccolissime particelle di materia, o meglio di dimostrarne l’esistenza. L’esperimento denominato “Xenon 100” dovrebbe concludersi nel 2009, in sostanza si cerca di sfruttare la caratteristica dello Xenon di “illuminarsi” ogni qual volta una particella carica lo colpisce, in questo caso la materia oscura, le probabilità che ciò accada sono molto poche, ma a nostro giudizio anche se ciò non si verificasse il dato non dovrebbe avere una valenza negativa, cioè la non esistenza della materia oscura, l’esistenza è matematicamente dimostrata,  è solo una questione di tempo, quella di riuscire magari a reperire del materiale reattivo per una dimostrazione risolutiva.  Per ciò che riguarda l’intero universo e conseguentemente tutte le problematiche connesse, delle risposte potrebbero venire dal CERN di Ginevra e da alcuni esperimenti che prenderanno il via, si spera, nel 2009. Questi esperimenti sono importantissimi, persino al di là dei risultati che porteranno, sia positivi che negativi perché in ogni caso ci porteranno ad una migliore comprensione, sia dei micro che macro sistemi, cioè dalle strutture atomiche all’universo. 1) Il Bosone di Higgs è un insieme di componenti più elementari e la massa è derivante              dall’energia dei suoi componenti all’atto delle collisioni, cioè all’evento della collisione tra quark e gluoni si genera energia avente massa formata da sub elementi energetici: bosoni, sensibili ad ulteriori incrementi energetici che si aggiungono alla sua massa.   4)L’universo è un sistema energetico multidenso, ovvero: E= mccostituisce l’unicum sia a livello di materia visibile che invisibile, ai diversi stati di materia corrisponde un diverso stato energetico. In esempio, immaginiamo che il nostro universo sia un acquario dove i pesci grandi e piccoli sono le galassie i sistemi e i vari corpi. Tutto l’acquario è l’universo, se lo guardiamo dall’esterno notiamo che i pesci si muovono apparentemente senza senso, questa è l’indeterminabilità dell’evento, muovendosi spostano masse d’acqua che per quanto in movimento continua ad avere il suo legame molecolare simmetrico, anche il pesce ha dei legami molecolari simmetrici ed il suo spostamento varia esclusivamente la relazione geometrica tra la sua simmetria e quella dell’acqua e questo costituisce il nostro universo Supersimmetrico a geometria variabile. L.M.Leon