I motivi sono diversi. In alcuni casi si tratta di una vera e propria necessità: compensano o, in alcuni casi, rimuovono gli ostacoli all’autonomia, alla comunicazione e all’apprendimento delle persone con disabilità motorie o sensoriali. In altri casi si tratta semplicemente di favorire l’apprendimento venendo incontro agli interessi degli studenti. In generale possiamo dire che i giovani di oggi sono “nativi digitali” al contrario di quelli della mia generazione che hanno dovuto convertirsi alle NT. Agli studenti piacciono e, quando possono, le usano a casa, in classe o nei laboratori. Sono strumenti coinvolgenti per chi è abituato alla velocità che, però, spesso non è un fattore positivo nello studio e nell’apprendimento. Permettono di scambiare velocemente informazioni (spesso di poco conto) e di cooperare in gruppo. Sono strumenti che è indispensabile padroneggiare perché aiuteranno i nostri giovani nella vita e nel lavoro quando usciranno dal circuito scolastico e dall’università. Secondo alcuni studiosi, ma qui bisognerebbe approfondire la questione perché molti non sono d’accordo, migliorano i risultati scolastici. Certamente da quando sono state introdotte, facilitano il lavoro degli insegnanti: la preparazione di verifiche, la loro correzione, gli scrutini.gli adempimenti burocratici. Ricordo ancora l’uso della macchina da scrivere, le difficoltà nelle correzioni, l’uso del ciclostile perché non c’erano fotocopiatrici, il “taglia-incolla” manuale nella preparazione di schede didattiche (cosa che si fa tuttora in alcuni casi con risparmio di tempo). Oggi le NT ci sono e rappresentano spesso uno strumento chiave per l’apprendimento. Sono molti i docenti in vari gradi scolastici che utilizzano siti web e blog, implementati da loro o costruiti e aggiornati da altri, per integrare o rendere più efficaci le lezioni. Secondo Sheryl Nussbaumm-Beach fondatrice di 21st Century Collaborative, una società di consulenza digitale di apprendimento (http://www.21stcenturycollaborative.com)"Gli insegnanti non saranno sostituiti dalla tecnologia, ma gli insegnanti che non usano la tecnologia saranno sostituiti da quelli che lo fanno". Se non altro perché chi non usa strumenti tecnologici prima o poi (di questi tempi sicuramente poi) andrà in pensione.
Perché usare le Nuove Tecnologie nella didattica?
I motivi sono diversi. In alcuni casi si tratta di una vera e propria necessità: compensano o, in alcuni casi, rimuovono gli ostacoli all’autonomia, alla comunicazione e all’apprendimento delle persone con disabilità motorie o sensoriali. In altri casi si tratta semplicemente di favorire l’apprendimento venendo incontro agli interessi degli studenti. In generale possiamo dire che i giovani di oggi sono “nativi digitali” al contrario di quelli della mia generazione che hanno dovuto convertirsi alle NT. Agli studenti piacciono e, quando possono, le usano a casa, in classe o nei laboratori. Sono strumenti coinvolgenti per chi è abituato alla velocità che, però, spesso non è un fattore positivo nello studio e nell’apprendimento. Permettono di scambiare velocemente informazioni (spesso di poco conto) e di cooperare in gruppo. Sono strumenti che è indispensabile padroneggiare perché aiuteranno i nostri giovani nella vita e nel lavoro quando usciranno dal circuito scolastico e dall’università. Secondo alcuni studiosi, ma qui bisognerebbe approfondire la questione perché molti non sono d’accordo, migliorano i risultati scolastici. Certamente da quando sono state introdotte, facilitano il lavoro degli insegnanti: la preparazione di verifiche, la loro correzione, gli scrutini.gli adempimenti burocratici. Ricordo ancora l’uso della macchina da scrivere, le difficoltà nelle correzioni, l’uso del ciclostile perché non c’erano fotocopiatrici, il “taglia-incolla” manuale nella preparazione di schede didattiche (cosa che si fa tuttora in alcuni casi con risparmio di tempo). Oggi le NT ci sono e rappresentano spesso uno strumento chiave per l’apprendimento. Sono molti i docenti in vari gradi scolastici che utilizzano siti web e blog, implementati da loro o costruiti e aggiornati da altri, per integrare o rendere più efficaci le lezioni. Secondo Sheryl Nussbaumm-Beach fondatrice di 21st Century Collaborative, una società di consulenza digitale di apprendimento (http://www.21stcenturycollaborative.com)"Gli insegnanti non saranno sostituiti dalla tecnologia, ma gli insegnanti che non usano la tecnologia saranno sostituiti da quelli che lo fanno". Se non altro perché chi non usa strumenti tecnologici prima o poi (di questi tempi sicuramente poi) andrà in pensione.