Creato da laddor il 30/06/2009

SCIO'

giovani, bugie, identità storie a fumetti su amore e identità che hanno per protagonisti gli adolescenti di Delia Vaccarello disegni di Giulia Argnani Oscar Mondadori

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Le foto di Paestum: Sciò all'oasi dunale

Post n°23 pubblicato il 10 Luglio 2012 da laddor
 

Legambiente, Aut Aut e Pasquale Quaranta presentano Sciò di Delia Vaccarello con i disegni di Giulia Argnani

Leggi qui altre notizie su l'iniziativa

http://www.p40.it/liberi-tutti-oasi

 
 
 

Delia Vaccarello presenta Sciò a Paestum con Pasquale Quaranta, Legambiente e Aut AUt

Post n°22 pubblicato il 08 Luglio 2012 da laddor

07/07/2012 - Il Mattino
«Sciò. Giovani, bugie, identità» un libro a fumetti di Delia Vaccarello
Dopo il successo dei racconti di vita de «L’amore secondo noi», Delia Vaccarello torna a raccogliere le esperienze degli adolescenti italiani e, grazie alla matita di Giulia Argnani, le trasforma in un libro a fumetti edito da Mondadori: «Sciò. Giovani, bugie, identità»...

Dopo il successo dei racconti di vita de «L’amore secondo noi», Delia Vaccarello torna a raccogliere le esperienze degli adolescenti italiani e, grazie alla matita di Giulia Argnani, le trasforma in un libro a fumetti edito da Mondadori: «Sciò. Giovani, bugie, identità». L’invito veemente ad andare via, farsi i fatti propri è quello rivolto ad un uomo brizzolato, che potrebbe essere il genitore degli adolescenti protagonisti delle storie. Incontri di una sera, prime volte, viaggi, carezze, illusioni e innamoramenti. Ma soprattutto una pletora, non inutile, di interrogativi. Sogni, desideri, avventure comprese in questo volume sono uno specchio delle fantasie e delle aspirazioni dei ragazzi di oggi. Sono esperienze di tutti, ma sconosciute; vissute, eppure misteriose; inventate e pure radicte in una realtà difficile, spesso non tollerante, non democratica, non civile come sancito dalla Costituzione. Il libro sarà presentato domenica sera alle 20, presso l’Oasi dunale di Paestum, nei pressi delle antiche mura, gestita da Legambiente coadiuvata, in occasione della rassegna “Liberi tutti” dall’Associazione culturale Aut Aut e Legambiente Vento in faccia di Battipaglia. Il punto nodale del libro e della rassegna è quello dei silenzi, del non detto, in contesti in cui è difficile essere se stessi. «Lle persone omosessuali non sono persone poco coraggiose a dichiarare il cosiddetto "coming out". Sono piuttosto persone indebolite dal contesto sociale e culturale ostile molte volte nei confronti dell'altro; così dichiararsi gay o lesbica fa paura per le conseguenze che questa confessione può provocare. Con la rassegna Liberi tutti, vorremmo offrire strumenti culturali e abbattere i muri di silenzio che a volte si creano all'interno delle famiglie quando un genitore viene a conoscenza dell'orientamento sessuale di un figlio o di una figlia» marcello napoli

 

 

 

da DGAy Project

PAESTUM: “LIBERI TUTTI” ALL’OASI DI LEGAMBIENTE
Delia Vaccarello presenta “Sciò. Giovani, bugie, identità” (Mondadori) alla rassegna letteraria gay, lesbica e trans "Liberi tutti"

L’Associazione culturale Aut Aut e Legambiente Vento in faccia Battipaglia, in collaborazione con il circolo Legambiente Freewheeling Paestum, organizzano “Liberi tutti”, rassegna di letteratura gay, lesbica e trans, presso l’oasi dunale di Paestum. Domenica 8 luglio, alle ore 20:00, Delia Vaccarello presenterà “Sciò. Giovani, bugie, identità” edito da Mondadori.

 

Un libro che narra le esperienze degli adolescenti italiani e, grazie alla matita di Giulia Argnani, le trasforma in fumetti. Incontri di una sera, prime volte, viaggi, carezze, illusioni, innamoramenti, metamorfosi. Ma soprattutto un sacco di interrogativi: le avventure comprese in questo volume sono uno specchio delle fantasie e dei desideri dei ragazzi di oggi, una raccolta di misteri rigorosamente vietati agli adulti e qui eccezionalmente svelati. A un “brizzolato” invadente che rischia di profanarli, i ragazzi sbarrano la strada dicendo: “Sciò”. E si proteggono costruendo muraglie di bugie. Esperienze di tutti, ma sconosciute. Confidate da ragazzi e ragazze via mail, al telefono, nel corso di incontri a scuola.

“Secondo un'indagine Istat sulla popolazione omosessuale in Italia, l’80% dei genitori non sa che i propri figli sono omosessuali. Ci sono muri di silenzio basati su paure infondate e colpe inesistenti, muri che vorremmo abbattere con la cultura e la conoscenza” dichiara Pasquale Quaranta, giornalista e curatore di “Liberi tutti”.

Ed è proprio per favorire l’incontro di un pubblico generalista con i temi cari al mondo omosessuale che nasce la rassegna “Liberi tutti” e con essa la necessità di dichiarare uno spazio di tutti, quale l’Oasi dunale di Paestum, gestita da Legambiente da 16 anni, un bene comune inclusivo del tessuto sociale in tutte le sue sfaccettature.

“Vogliamo far sapere a chi giunge all’oasi che qui è accolto indipendentemente dal suo orientamento sessuale, nella piena condivisione dei temi della responsabilità civile verso il bene comune e della libertà di essere sé stessi come base fondamentale della crescita sociale” dichiara Lucio Capo, direttore dell’Oasi dunale di Legambiente Paestum.

Valentina Del Pizzo, presidente dell’associazione culturale Aut Aut, annuncia un’iniziativa nel segno del rispetto: “Per testimoniare l’adesione al riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali isseremo qui all’oasi una bandiera arcobaleno, simbolo del movimento di liberazione gay in tutto il mondo”.


L’appuntamento è per domenica 8 luglio alle ore 20:00 per “Liberi tutti on the beach!” con Delia Vaccarello. Ai partecipanti sarà regalata una copia del libricino “Tutti uguali, tutti diversi” edito dall’associazione genitori omosessuali Famiglie Arcobaleno e da Legambiente Nazionale fino a esaurimento scorte. Durante la serata sarà possibile aderire alla rete Amici dell’Oasi dunale di Paestum, progetto di valorizzazione e mantenimento dell’area protetta, gestita da Legambiente dal 1996.

leggi il resto

http://www.digayproject.org/Archivio-notizie/paestum_liberi.php?c=5450&m=15&l=it

 

 
 
 

Gaystatale Milano e Sciò, dicembre 2010

Post n°21 pubblicato il 14 Dicembre 2010 da laddor
 
Foto di laddor

parte prima Delia parla di Sciò

parte seconda interventi degli studenti della statale

 
 
 

da L'ESPRESSO gennaio 2010

Post n°19 pubblicato il 21 Febbraio 2010 da laddor
Foto di laddor

Roma.09.04.04.with CGIL for the rights

Nomadi e innamorati colloquio con Delia Vaccarello

mukkeliamukkelia

in Gioventù bisex di Sabina Minardi

 

 

“Devo definirmi per forza?Dire a tutti i costi se sono etero o gay? Io sono vago”.

Provate a chiedere a un adolescente quale sia il suo orientamento sessuale, e molto probabilmenet vi sentirete rispondere così.

Delia Vaccarello, curatrice della collana Mondadori “Principesse azzurre, racconti d'amore e di vita di done tra donne”; autrice di “Quando si ama si deve partire”, e alle prese con i giovani in progetti di educazione sentimentale nelle scuole veneziane (da cui è nato “L'amore secondo noi: ragazze e ragazzi alla ricerca dell'identità”), quella risposta l'ha ottenuta spesso.

Esattamente con quell'aggettivo, indeciso e variabile, sospeso e sfumato. A conferma di comportamenti frastagliati.


Giovani sempre più “vaghi”. Ho l'impressione, dunque, che la bisessulità stia diventando visibile anche in Italia?”


“Ho l'impressione di due situazioni che procedono parallelamente: da una parte ci sono nicchie adolescenziali di resistenza estrema a ogni forma di esplorazione, in quei contesti dove il bullismo è

forte e dove il gruppo svolge un ruolo fondamentale.Dall'altra ci sono gruppi dove, invece, la sperimentazione e la ricerca di sé sono serenamente accettate e anzi promosse.”

mukkeliamukkelia


E' il gruppo l'elemento-chiave?


“Sempre quando si parla di giovani. E anche in questo ambito tutto dipende dalla disponibilità del gruppo a condividere e a considerare normali, e praticabili, certi comportamenti”


Le sembra che nella bisessualità delle ragazze oggi ci sia un conetnuto politico, un messaggio ideologico agli adulti sull'uso del proprio corpo?


“Non si può eslcudere. L 'ideologia entra in gioco se si respira nella famiglia di appartenenza. Se ad avere esperienze bisessuali è un ragazzo appartenente a una famiglia ipercattolica o molto bigotta è probabile che il suo gesto abbia quel significato: provocatorio e liberatorio. Più i ragazzi crescono in ambienti liberi, più la loro sarà un'esplorazione positi0va. E un'occasione di crescita.”


Lo spirito che sembra accomunare il racconto della bisessulaità tra le argazze americane è di allegria e naturalezza. E' davvero così?


“Conosco bene la realtà dei giovani americani. Questa è solo la rappresentazione, io sono convinta che vi sia ben poco di giocoso nella bisessualità delle adolescenti. E che anzi in questa scoperta della libertà sessuale si spendano risorse profonde con grande consapevolezza. Perchè c'è di mezzo l'amore”

 

 

 
 
 

da OGGI

Post n°18 pubblicato il 21 Febbraio 2010 da laddor
Foto di laddor

Fiamma Tinelli
Post n°41 pubblicato il 01 Novembre 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

nella foto Delia Vaccarello

 

OGGI 29 ottobre/ 4 novembre 2009

Fiamma Tinelli intervista Delia Vaccarello

Amore 14

giovani,disinibiti, eppure romanticoni

 

...Attenzione però: il luogo comune che-ragazzacci-ai-miei-tempi-si-giocava-ancora-a-nascondino,non sta in piedi.

“Troppo facile dare la colpa a loro” avverte Delia Vaccarello, giornalista , scrittrice e autrice de l'amore secondo noi- ragazzi e ragazze allla ricerca dell'identità. “La verità è che nella nostra società il sesso è ovunque. Nelle veline che ballano sul bancone all'ora di cena, negli spot per lo yogurt, sul settimanale che compra paà, con la ragazza seminuda in copertina. Dalla mattina alla sera, i ragazzini sono tempestati di immagini sessuali, per altro ideate e prodotte dagli adulti. Poi però gli chiediamo di ignorarle”......

 

...peccato perchè a parlare d'amore con i ragazzi si scoprono cese interessanti. Per esempio che sotto quegli atteggiamenti da spacconi hanno anche una testa e un cuore.

“Qualche giorno fa sono entratta in una prima liceo per parlare di sentimenti” racconta Delia Vaccarello, che olre a scrivere di teenager è anche consulente del comune di Venezia per le culture giovanili.

“All'inizio era tutto un fare risatine e battute da viveur consumati, Mezz'ora dopo, uno di loro ha alzato lamano. “Senta, volevo saperee una cosa....ma come si fa a capire quando siamo davvero pronti per fare l'amore?”

 

 

 

 

 

 
 
 

PIER POUR HOMME

Post n°15 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor

Pier pur homme

agosto settembre 2008



Delia Vaccarello, L’amore secondo noi. Ragazzi e ragazze alla ricerca dell’identità. L’amore secondo noi, alternando storie vere di adolescenti a riflessioni della giornalista de “L’Unità”, è una buona sintesi tra la manualistica indirizzata ai giovani gay e le loro testimonianze dirette. Tra le storie quella del diciottenne Giulio, che rif
lette sull’attrazione per i propri compagni, o Lucetta, sedici anni, che non sa, o non osa, definire il proprio orientamento. C’è poi l’amore-amicizia di Adele e Omar, amici per la pelle di orientamento diverso, e c’è anche spazio per i giovani etero.Dell’autrice merita un accenno anche Sciò. Giovani, bugie, identità (Mondadori 2007), che con fumetti e vignette racconta le illusioni, le carezze, i cambiamenti dei ragazzi alla scoperta della propria identità.
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CONFIDENZE

Post n°14 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor


 

Confidenze
del 8/18 febbraio 2008

un libro per te Sciò di Delia Vaccarelo
mondadori

Elisa, di Genova, ti racconta
E' stata Giulia, mia sorella, a consigliarmi Sciò:è un libro di fumetti che racconta tante storie di adoolescenti alle prese con i primi amori.
Ma non solo, affronta anche altri argomenti, come i complessi dei ragazzi, i loro dubbi e le loro paure e lo fa in modo intenso e delicato. Quando ho finito quetso lbro, l'ho fatto legggere anche a Francesca, mia figlia di 16 anni. Poi ne abbiamo parlato e mi sono sentita molto più vicina a lei, perhcè riuscivo ad ascoltare le sue confidenze senza giudicare
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FUMETTI DI CARTA

Post n°13 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor


http://www.fumettidicarta.it/Garage_Ermetico/2008_maggio/delia_vaccarello_intervista.htm

http://www.fumettidicarta.it/Garage_Ermetico/2008_maggio/giulia_argnani_intervista.htm

19 maggio 2008

Intervista esclusiva a
DELIA VACCARELLO

ovvero di libri, fumetti e un pizzico di musica


di Alessandro Bottero


Strano come le cose vadano.
Vedi un libro, lo prendi perché ti dici “Uhmmm, quasi quasi lo recensis

co…”, lo leggi, ti piace, lo recensisci, e poi l’autrice fa sapere che insomma… tutto sommato il tuo giudizio non le è spiaciuto.
Allora ti dici “E perché non contattarla, così magari ci scappa fuori un’intervista per il sito più bello e interessante di tutto il mondo della critica a fumetti online?”
Ed ecco qui che alla fine, passettino dopo passettino, l’intervista a Delia Vaccarello (e anche l’altra a Giulia Argani) sono arrivate in dirittura d’arrivo.

Secondo il manuale del Bravo Critico/Intervistatore qui dovrebbe esserci uno spiegone su chi sia l’ospite, ma ve lo risparmio (anche perché Delia parla anche di sé nell’intervista).
Mi limito a dire che Delia Vaccarello scrive bene, ed è stata di una gentilezza e una cortesia davvero squisite nei nostri contatti. Chiudo segnalandovi l’uscita del suo nuovo romanzo “Quando si ama si deve partire”, negli Oscar Mondadori.

Ed ora, signori e signore, ecco a voi l’unica, inimitabile… Delia Vaccarello!



1 - Delia Vaccarello: chi è, dov'è, e perché lo fa?


Sono una scrittrice, amo la comuicazione, mi batto per la creatività e contro ogni pregiudizio. Vivo in tanti luoghi: Roma, Umbria, Riviera ligure, Venezia, Milano. La scrittura e la comunicazione sono la mia vita


2 - Che fumetti legge una giornalista/scrittrice di un certo calibro?

Via il calibro, che sa troppo di pistola. Dylan Dog, Linus, la Storia d'Italia a fumetti di Biagi, Le strisce di Giulia Argnani, Koenig...


3 – Diciamo di un certo spessore allora. Fermiamoci un attimo su questi nomi. Dylan Dog perché? Per le storie, le tematiche, perché

è un fenomeno di costume, e soprattutto, curiosità mia, dall’inizio o da un punto preciso? Linus nel senso di rivista? O di Peanuts? Linus è una delle pochissime riviste a fumetti che ci sono in Italia. Anche qui, da che periodo (Linus ha avuto molti periodi nella sua storia)?

Dylan Dog mi attrae per la palese necrofilia, che non è ipocrita e nascosta sotto meravigliose spoglie come sovente accade. Lo apprezzo a fasi alterne dalla fine degli anno Ottanta. La rivista Linus è un amore intermittente, non ricordo il momento preciso in cui la sfogliai per la prima volta, così come ho d

imenticato l'attimo in cui al Louvre restai stregata dalla Gioconda. Snoopy è la controfigura magra della mia anima segreta, che si chiama Telma e ha quattro zampe



4 - Perché la serie "Principesse Azzurre" è arrivata al numero sei, mentre le antologie di amori gay si sono fermate al tre? forse la narrativa lesbica vende di più?

Lei ha mai letto una delle raccolte Principesse Azzurre? Forse a piacere sono quei precisi racconti e quella raccolta....

5 - Le ho lette, certo. In un certo senso devo pur corrispondere alo stereotipo del maschio eterosessuale, curioso del mondo omosessuale femminile, no? Comunque, al di là della (forse greve) battuta, sì li ho letti. Buona intuizione per la collana, racconti tutti sinceri, molti ben scritti, alcuni più volenterosi che compiuti. Ma pochi direi. Il punto però era un altro, e forse con la battuta vi alludevo. Non si potrebbe correre il rischio di una “commercializzazione” di questo tipo di narrativa? Il cinico in me resta sospettoso, davanti al divario numerico tra le due serie, e in parte crede che la narrativa lesbica sia più “innocua” per un lettore medio, per

ché vissuta come meno disturbante. O sbaglio?

Men on Men è arrivata comunque al quinto anno. Per il resto ci sono state diverse imitazioni a Principesse Azzurre. Nessuna ha preso il volo. Come mai?


6 - I libri mutano la storia, o si limitano a raccontare l'esistente?

I libri ci fanno vivere, in questo senso ci trasformano: dopo la lettura di un libro “vero” non siamo più quelli di prima.



7 - Musica, croce e delizia. A parte l'indiscusso genio di Frank Zappa, cosa vale la pena di ascoltare?


Viaggio molto in macchina è ascolto molta radio, dunque un po' di tutto. Mi piacciono Fiorella Mannoia, Paolo Conte, Antonella Ruggero, i La Cruz, ... Ho un paio di musiche da ultimi trenta minuti di guida dopo 500 chilometri: sono di Pat Metheny ... E poi amo anche dei brani di jazz “da camera” di alcuni musicisti norvegesi e svedesi che ascolto conemozione quando,mentre sto in macchina,il paesaggio si carica di mistero

8 - Ottimi gusti. Immagino si riferisca a Jan Garbarek, o Terye Rypdal. La citazione di Mannoia e Conte eleva il livello dell’intervista. Dovendo scegliere una canzone per ciascuno, quale indicherebbe? Io “I Dubbi dell’Amore” per Fiorella Mannoia, e “Aquaplano” per Paolo Conte.

Più che Garbarek e Rypdal universalmente noti io prediligo altri forse meno conosciuti come Niels Pedersen, Lars Hollmer, Ketil Biornstad, il quartetto di Arne Domnerus a poi Arild Andersen con le sue rivisitazioni nei suoni del medio evo nordico. D

i Conte mi piace quasi tutto ma viste le mie origini .. . ”Onda su onda”, di Mannoia mi pare che il risveglio sorprendente di “Se una mattina io...” abbia stregato entrambi.



9 - torniamo al fumetto. Il primo fumetto letto?

Diabolik.




10 - E l'ultimo?

Argnani.

Giulia Argnani

giulia argnani


12 - Se vede un film tratto da un fumetto le viene mai voglia di andare a leggerlo?

Se il film mi è piaciuto, certamente.



13 - Il fumetto è una forma d'arte o un mero strumento?

Arte e basta. Ho scelto il fumetto come forma espressiva nei racconti d'amore e di vita di donne tra donne che pubblico per la Mondadori, cioè per “Principesse azzurre”. Alcune storie sono a fumetti. Dunque, chi pensa che l'uso del fumetto in Sciò! Sia stata una furbata per agganciare i giovani sbaglia. Giulia, e non solo lei, ha già pubblicato con me una striscia per adulti. Il precedente mi scagiona dal sospetto avanzato da lei, gentile intervistatore, nella gradita recensione al libro.



14 – Accetto la garbata tiratina di orecchie, ma resto sul tema allargando il discorso. Ok, abbiamo chiarito che il fumetto in Sciò! ha un suo perché, ma il sospetto che parte dell’industria letteraria italiana abbia “scoperto” il fumetto, come possibile modo per acclappiare i giovani mi resta. Penso al diffondersi delle cosiddette Graphic Novel nei cataloghi di Rizzoli, Mondadori, e tra poco Bompiani. A proposito poi della striscia per adulti sarei davvero curioso di poterla leggere, dato che nel mondo del fumetto è passata del tutto inosservata (mi cospargo il capo di cenere).

Se lo cosparga con generosità: hanno disegnato strisce lesbiche a fumetti per principesse azzurre le matite di Lister, Argnani, Chiti, Mandanici, e altre .. Credo fermamente che se un'opera vale si impone, se uno stile ha carattere resta nell'”immaginario”, magari accanto a tanta paccottiglia indotta dal martellamento pubblicitario o dalle strategie editoriali.



15 - Intermezzo filmico: John Wayne o Silvio Orlando?

Il primo non fa per me, Orlando è sensibile e bravo ma non sempre si toglie quei panni da protagonista di un villaggio italiano tutt'altro che globale.



16 - Conosce Second Life? che ne pensa?

Mi fa impressione.



17 - Approfondiamo, magari estendendo il discorso ad altri luoghi di aggregazione virtuale, come Myspace & simili. Una volta qualcuno ha detto “On Second Life we are all beings of questionable reality” (su Second Life siamo tutti esseri dalla realtà opinabile). Il p unto interessante non è l’”opinabile”, ma la parola “realtà”. La Realtà Virtuale è meno reale di quella Concreta?

Guardi io credo che la “finzione” artistica siavera quanto la realtà, se non di più, perché estrae dalla realtà il succo. La realtà virtuale a tratti può farlo, favorendo ciò che nel reale è inibito. Mi riferisco a ciò che Livraghi dice quando sostiene che in Internet parlano le anime prima dei corpi. Tuttavia la realtà virtuale può essere come una mela di plastica. Splendida, poi l'addenti è ha perso ogni sapore, in primis quello di frutto proibito.



18 - un pizzico di letteratura: Stefano Benni, Italo Calvino, Dino Buzzati. Chi altri aggiungerebbe?

Anna Maria Ortese, Elsa Morante, Grazia Livi.



19 - Essere donna l'ha aiutata nel suo lavoro? Ed essere omosessuale?

Mi sta prendendo in giro? .... mi ha aiutato solo una divinità: lo slancio vitale.



20 - Essere donna l'ha ostacolata nel suo lavoro? Ed essere omosessuale?

Non mi faccia cadere nel vittimismo.



21 - Con un tuffo carpiato torniamo al fumetto: Batman o Superman?

Batman senza dubbio.



22 - Diabolik o Alan h?

Diabolik.



23 - Secondo lei i giovani leggono i fumetti? Se sì, quali?

Manga, Dylan dog anche se ormai è datato, ma il figlio ventenne della mia compagna lo divora.



24 - Cosa ne pensa dei cartoni animati giapponesi, i cosiddetti Anime? Sono solo intrattenimento o hanno innestato nell'immaginario collettivo giovanile italiano (e occidentale) temi e immagini totalmente nuove , ancora non del tutto metabolizzate?

L'immaginario è un vaso di Pandora, non saprei risponderle.



25 - Tre fumetti che porterebbe con sé in un lungo viaggio fino in Nuova Zelanda.

Tre sono troppi,comunque mi porterei i pochi episodi della “Spia poeta” che trovavo da giovane negli album di Topolino e quelli che avevano come protagonista “L'Ombra che cammina”, Phantom di Lee Falk - che da piccola leggevo di nascosto trafugandoli a mia zia


26 - Tre sono troppi? Sigh, io dovrei portarne 300. Come mai sarebbero troppi? Non vale la pena portarseli con sé?

Mi piace viaggiare leggerissima, se invece mi devo trasferire in Nuova Zelanda il discorso cambia.



27 - Tre dischi e tre libri con cui fare compagnia ai fumetti.

Narrare è un destino di Grazia Livi. L'ultimo giallo ancora non tradotto di Fred Vargas. Le bozze dell'ultimo libro di Barbara Alberti. Etta Scollo che canta con l'orchestra siciliana Rosa Balistreri, La colonna sonora di Breakfast on Pluto, Matia Bazar



28 – conosco solo i Matia Bazar. Mi aggiornerò. Come è nato Sciò? Aveva deciso fin dall'inizio di usare il fumetto come forma espressiva?

Sciò! nasce da “L'amore secondo noi “ (Oscar Mondadori), che raccoglie storie di ragazzie ragazze alla ricerca del proprio orientamento sessuale. Si tratta di adolescenti che non danno per scontato di essere lesbiche gay etero bisex. Li ho incontrati nel web, in classe, grazie al paginone liberi tutti che pubblico sull'Unità.Subito ho pensato di affiancare alle storie le immagini. Dall'amore secondo noi, infatti, è nata la campagna di manifesti anti-omofobia affissi a Venezia e a Mestre. L'idea del fumetto è nata durante una conversazione con Barbara Alberti. Sciò! mi ha dato anche l'occasione di integrare “L'amore secondo noi”. Infatti lì mancava la storia di una adolescenza trans, che in Sciò! invece apre l'opera. La striscia prima di essere pubblicata è stata vista dalla persona protagonista, e dai responsabili delle associazioni trans. Quasi tutti gli altri protagonisti delle storie si sono visti e hanno dato il loro ok. Ho scelto il fumetto perché volevo che le storie fossero narrate per immagini. La creatività di Giulia Argnani, e la nostra sintonia, hanno fatto il resto.



30 - Le piace Tolkien?

No.


31 - Come mai? È un problema con il genere Fantasy in genere, o solo con lui?

Adoro il genere Fantasy, da Harry potter a tutti i film meravigliosi della Dreamworks. Mi sembra che di recente sappiano toccare lo spettatore con rara maestria. Il signore degli anelli mi ha annoiato.



32 - Lovecraft e l'horror?

L'horror mi piace.



33 – Beh, ma c’è horror e horror. Qualche autore?

Tim Burton ha un macabro che mi seduce, mi piace l'horror di confine, mi hanno rapito Frankestein, The Rocky Horror Picture Show, La maschera di scimmia, Catwoman e tutte le precedenti versione della donna gatto o pantera nel cinema....



34 - Nel mondo anglosassone tra mondo lesbico e mondo Wiccan i legami sono abbastanza stretti, con conseguente elaborazione di una spiritualità legata alla natura e ai suoi ritmi. Leggendo invece la serie dei volumi Principesse Azzurre questo elemento magico-misterico è molto meno in evidenza. Come mai?

La scrittura delle italiane è sorprendente e in genere originale, i riferimenti a modelli oltre confine sono rari.



35 - Come vede il futuro del giornalismo in Italia?

Le voci autorevoli si stanno affievolendo, si sta poco in mezzo alla gente. Cronisti e scrittori devono trasformarsi in piccoli e grandi diapason e non stancarsi di raccontare il mondo. Internet e la tv satellitare sono eccezionali, ma il rapporto umano, l'essere in un luogo, sentire, vedere, ascoltare, intervistare sono dimensioni insostituibili di cui troppo spesso si fa a meno.



36 - Conosce o ha letto fumetti con tematiche omosessuali? Li ha trovati credibili?

Colgo l'occasione per ricordare qui che probabilmente il primo fumetto omosessuale scritto e pubblicato in proprio in Italia - Frocik - fu ad opera di Massimo Consoli eEnrico Verde.Fuorispazio (www.fuorispazio.net) il sito che editone riporta in esclusiva una ampia scelta. Inoltre In Fuorispazio si possono ammirare anche le strisce di Dafne & Cloe che Luca Enoch ha realizzatopure in esclusiva per noi.

Tornando alla sua domanda, io da un fumetto non mi aspetto che sia credibile, è come chiedermi se un quadro è credibile.

Mi ha catturato da subito la poesia di Giulia Argnani, la sua delicatezza e incisività. I fumetti che parlano di amore tra maschi spesso ospitano un florilegio di peni che non aggiungono nulla alla potenza espressiva del mezzo.


37 – Florilegio di peni rende bene l’idea. Per quanto lei prima citava Koenig, autore che esplora certe tematiche omosessuale in modo molto esplicito. Lo consiglierei Promethea di Alan Moore, edito dalla Magic in Italia.

Grazie del consiglio. Di Koenig apprezzo l'ironia, per cui anche i peni mi sembrano ironici, ma forse sono ottimista.



38 – torniamo a Sciò. Il progetto nasce da una conversazione con Barbara Alberti, diceva. Come è andata?

Fulminante e geniale come l'eloquio di Barbara. Una cosa così: “mancano le immagini”, “un film?” “magari”, “ci vuole il fumetto!” “così entriamo nella quinta dimensione!”



39 – Come ha reagito il suo pubblico a questo prodotto, sì inserito in un percorso narrativo, ma obiettivamente un po’ diverso da un libro classico.

Il mio pubblico ha reagito bene, amando il libro. Commentofrequente: “magari ce lo consigliassero i prof!” “se lo avessi trovato in libreria da adolescente che figata!”.



40 – non è una critica, ma solo una curiosità: ha mai avuto la sensazione di scrivere storie didascaliche? Ossia avere una tesi da voler esprimere, e costruire una storia in modo tale che la tesi risulti dimostrata?

Questo il percorso dei libri “Amore secondo noi”e “Scio!”: raccolgo le storie secondo un fiuto e una particolare emozione che provo a contatto con alcune persone, le scrivo o le narriamo con Giulia e la “sua matita”. Poi i protagonisti le leggono e le “guardano” e danno l'ok!. Il prof di sociologia Giacomarra all'università di Palermo disse che questo metodo si inseriva nella tradizione delle migliori Ricerche sociologiche, proprio per la richiesta del parere degli “intervistati” prima di dare il libro alle stampe. Io ricerco, non ho sulla da dimostrare, i dogmi non mi appartengono. Lascio gioiosamente che la realtà mi sorprenda.



41 – Da pochissimo è uscito il suo nuovo romanzo (che ovviamente non ho ancora potuto leggere). Immagino prosegua nella sua esplorazione del Continente Amore.

Il titolo è “Quando si ama si deve partire” (Tra le tante interpretazioni cui il titolo si presta c'è anche la frase iniziale della canzone da noi – lei e io, caro Bottero – amata:... se una mattina io, mi accorgessi che con l'alba sei partit*...).Il romanzo racconta dell'amore come momento trasformativo, descrive la macchina da guerra del suo contrario: l'ipocrisia.



42 - Sciò! avrà un seguito, o per meglio dire intende usare il Fumetto altre volte in futuro?

Non posso usarlo, come non uso le parole. E' arte e, come per ogni arte, non faccio previsioni sulla mia ispirazione.






MAGGIO 2008



Intervista esclusiva a
GIULIA ARGNANI

ovvero domande cortesi
a una disegnatrice signorile


di Alessandro Bottero


Esiste un intero mondo di disegnatori/autori al di là delle solite case editrici, che spesso sfuggono all’attenzione della critica.
Nomi, e tratti, magari più diffusi tra la ggggente del solito autore per cui la critica a fumetti va in deliquio, ma di cui pochi si accorgono.
Credo che questo fenomeno colpisca soprattutto i disegnatori/illustratori che lavorano principalmente nel campo dell’editoria classica, e non quella a fumetti. Siccome la critica a fumetti spesso si limita a rimirare l’ombelico autoreferenziale dei solito noti, si lascia sfuggire tante cose.

Detto questo veniamo a noi. Giulia Argnani è la disegnatrice dei racconti contenuti nel volume Sciò (da noi recensito) su testi di Delia Vaccarello (per cui vi rimando all’intervista), e ci faceva piacere come Fumetti di Carta dare voce non solo alla sceneggiatrice, ma anche alla disegnatrice dell’opera. Inutile qui stare a dire chi sia Giulia Argnani, dato che nell’intervista ci pensa lei in m odo molto migliore di quanto possa fare io ora.

Mi premeva solo ringraziarla pubblicamente per la cortesia e la disponibilità dimostrate.

Ed ora…vai con le domande!



1 – Giulia Argnani: chi è, dov'è, e perché lo fa?

GIULIA ARGNANI: Autrice di fumetti, dalla capitale, perché mi diverte.



2 - Che fumetti legge di solito?

G. A.: D’autore con preferenza per le biografie



3 – Mi pare di cogliere alcune suggestioni tratte dai Manga nel suo stile. Sbaglio?

G. A.: Sono del 1979 anno in cui Heidi e Goldrake sono atterrati sullo schermo e i miei occhi hanno incrociato prima loro di mia madre…è stato un amore inevitabile…



4 – Altre esperienze come fumettista?

G. A.: Sempre con Mondadori per la serie “Principesse Azzurre” e sempre in collaborazione con Delia Vaccarello. Per jj Books con la storia ”Strane convivenze”. Per Coniglio editore con “Sotto le lenzuola” e Studio Monkey con con alcuni racconti, queste le principali.



5 - I libri mutano la storia, o si limitano a raccontare l'esistente?

G. A.: Nessuna delle due. Purtroppo o per fortuna, non hanno il potere di mutare e il limite sta solo in chi li scrive non nel libro.



6 - Musica, croce e delizia. A parte l'indiscusso genio di Frank Zappa, cosa vale la pena di ascoltare?

G. A.: Vale la pena ascoltare tutto. Comunque Ella Fitzgerald, Janis Joplin, Jeff Buckley, Joan Baez, Edith Piaf...



7 - Torniamo al fumetto. Il primo fumetto letto?

G. A.: Forse Maison Ikkoku di Rumiko Takahashi (ed. Star Comics. N.d.R.)



8 - E l'ultimo?

G. A.: Fun Home di Alison Bechdel (ed. Tunué. N.d.R.)



9 - Se vede un film tratto da un fumetto le viene mai voglia di andare a leggerlo?

G. A.: Non necessariamente. Ma se mi intriga la storia allora vado ad indagare, per piacere e curiosità personale.



10 - Il fumetto è una forma d'arte o un mero strumento?

G. A.: Be… mero strumento non lo direi nemmeno di una forchetta. Ma nemmeno una forma d’arte mi piace. O è arte o non lo è. E qui si aprono capitoli interi su cosa sia l’arte. Per me lo è tutto ciò che è in grado di comunicare un emozione a qualcunopassando ovviamente attraverso determinate capacità e linguaggi. Il fumetto non fa eccezione.



11- Intermezzo filmico: John Wayne o Silvio Orlando?

G. A.: Non saprei come metterli a confronto…sono due mondi completamente diversi per periodo, genere e metodo…ma se devo scegliere Silvio Orlando mi piace molto.



12 - Conosce Second Life? Che ne pensa?

G. A.: Lo conosco e lo accetto come espressione della nostra epoca. Dico solo che senso ha una seconda vita se non sappiamo vivere e divertirciin questa?



13 - Un pizzico di letteratura: Stefano Benni, Italo Calvino, Dino Buzzati. Chi altri aggiungerebbe?

G. A.: Hesse, Terzani, Carter, Fante, Roth, Salinger, Banana Yoshimoto ….



14 - Essere donna l'ha aiutata nel suo lavoro? O l’ha ostacolata?

G. A.: Nel campo del fumetto per fortuna si presta più attenzione alla sostanza che all’estetica. Se non esistesse internet, molti non saprebbero nemmeno che faccia ho, editori compresi.



15 - Con un tuffo carpiato torniamo al fumetto: Batman o Superman?

G. A.: Batman ha un profilo psicologico mooolto piu complesso ed intrigante.. Ma li adoro entrambi, lo giuro!



16 - Diabolik o Alan h?

G. A.: Ho un debole per i personaggi un po’ grotteschi e scalcagnati, sono più credibili…



17 - Secondo lei i giovani leggono i fumetti? E se sì, Quali?

G. A.: Non credo ci si dedichino molto cosi come ai libri o a tutto ciò che implica fermarsi e concentrarsi su qualcosa. Chiaramente non sono tutti cosi e in parte è colpa della scarsa cultura in merito, soprattutto qui in italia



18 - Cosa ne pensa dei cartoni animati giapponesi, i cosiddetti Anime? Sono solo intrattenimento o hanno innestato nell'immaginario collettivo giovanile italiano (e occidentale) temi e immagini totalmente nuove, ancora non del tutto metabolizzate?

G. A.: E’ dal 1979 che fanno parte dell’immaginario collettivo anche Italiano, quindi ormai ci appartengono. Non so cosa intenda esattamente con “non del tutto metabolizzate”.



19 - Tre fumetti che porterebbe con sé in un lungo viaggio fino in Nuova Zelanda.

G. A.: Blankets, Persepolis, Pillole blu.



20 - Tre dischi e tre libri con cui fare compagnia ai fumetti.

G. A.: Dischi: Dischi volanti (Niccolò Fabi) . Colonna sonora di Radio Freccia e di Into the wild.

Libri: 101 storie zen, Il taccuino rosso, Un altro giro di giostra.



21 - Come è nato Sciò? Avete deciso fin dall'inizio di usare il fumetto come forma espressiva?

G. A.: Le storie esistevano già ed erano già state pubblicate nella raccolta “l’amore secondo noi”. Abbiamo voluto dare una nuova veste al libro sia per renderlo ancora più intrigante che per fornire il supporto dell’immagine che con la sua comunicazione diretta, ha un forte impatto. Soprattutto sui ragazzi.



22 - Le piace Tolkien?

G. A.: Non è il mio genere ma ha TUTTA la mia ammirazione. Non può non essere così.



23 - Lovecraft e l'horror?

G. A.: Da piccola ci ho provato ad avvicinarmi all’horror, ma… su di me ha l’esatto effetto che dovrebbe avere… E’ più forte di me.



24 – Frequenta la mostre mercato del fumetto, tipo Lucca Comics & Games, o Napoli Comicon?

G. A.: A quello di Napoli non sono mai stata.



25 – Opinioni sul cosiddetto fumetto Undergound?

G. A.: E’ quello che cela i talenti migliori, a mio avviso, è un sottobosco incredibile, che spesso per scarsa attenzione da parte del settore stesso, non viene considerato quanto dovrebbe e nemmeno nella giusta quantità (ce ne sono davvero tanti di talenti).



26 - Conosce o ha letto fumetti con tematiche omosessuali? Li ha trovati credibili?

G. A.: Ne ho letti e parlando di credibilità, ci posso anche stare. E’ la superficialità che a volte non mi è piaciuta, ce n’è già tanta….Consiglio Diario di Fabrice Neaud.

 
 
 

FUMETTI DI CARTA

Post n°12 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
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febbraio 2008


www.fumettidicarta.it

Alessandro Bottero



Sciò, Delia Vaccarello & Giulia Argnani, Piccola Biblioteca Oscar, Mondadori 2007, 240 pp. Brossurato. 8,40 euro

Il fumetto è ormai accettato come un modo per narrare. La cosa è ottima, visto che così facendo si capisce che l’equivalenza “fumetto = cose per bambini” è una idiozia.
Il problema è che sottilmente si è instaurata un’altra equivalenza, ossia “fumetto = cose per gggggiovani”.

In un certo senso è questo il sospetto che mi rimane dopo la lettura di questo libro in cui Delia Vaccarello racconta alcune storie di amore tra adolescenti.
Intendiamoci, il libro è ben scritto, le storie sono solo leggermente didascaliche, e tutto sommato non è male come prodotto. Il fatto è però che ho come idea che si stia insinuando un cliché metodologico: se vuoi fare il figo con i lettori adolescenti allora usa il fumetto, perché il fumetto è un linguaggio da adolescenti. E questo sarebbe sbagliato.

Il fumetto è un linguaggio universale, non circoscritto a un’età. Ma andiamo oltre.
Delia Vaccariello si dedica da anni all’esplorazione del mondo dei sentimenti, prima in ambito lesbico con la serie di antologie Principesse Azzurre, e poi dedicandosi al mondo degli adolescenti. Prima con L’amore secondo noi e adesso questo Sciò.

Le storie a fumetti spaziano in ogni possibile approdo di una storia di amore, etero, omo, a lieto fine, o anche tragico, cercando sempre di mantenere una credibilità di fondo. I disegni di Giulia Argnani non sono il massimo della vita, ma tutto sommato sono ben curati e funzionali. Sarebbe interessante vederla all’opera su una distanza maggiore, o magari su una storia meno “lineare” dei brevi flash qui presenti. In sintesi Sciò è un’opera interessante (e dal costo contenuto, va detto), anche se un po’ “a tema”.

Sicuramente è un prodotto che non si trova normalmente nelle fumetterie, e rappresenta un altromodo di usare il fumetto per raccontare storie di vita quotidiana.
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Pasquale Quaranta

Post n°11 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
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delia e pasquale quaranta

Pasquale Quaranta con Delia Vaccarello

C’è chi dice «Sciò!»

Con i nostri occhi. Quando i giovani scelgono felici.

 www.p40.it, 1 febbraio 2008

Il libro racconta un cambio generazionale e un rapporto troppo silenzioso tra il mondo degli adolescenti e quello degli adulti. Il primo, alla ricerca di se stesso, è a tratti spensierato, a tratti oppresso dai giudizi dei grandi, spesso dei propri genitori, ma non sempre. Giudizi ai quali questi ragazzi rispondono con un sonoro “Sciò!”. Vogliono cioè liberarsene e vivere leggeri i propri ardori, i fremiti e i battiti del primo amore. Ma non solo il primo amore. A volte sono in cerca dell’approvazione dei propri cari, altre volte se ne fregano allegramente.

Il secondo mondo, quello delle persone adulte appunto, sta lì a guardare. A volte questo mondo è ostinato, rende ai più piccoli la vita difficile, se non impossibile. Altre volte, poche volte, questo mondo si trasforma in nido, quando cioè i genitori scelgono di stare dalla parte dei figli (chi, altrimenti, li proteggerà per loro?), quando si comportano davvero da genitori e cercando di capire, di documentarsi, ma soprattutto quando aprono il cuore e si lasciano ossigenare da un bell’amore.

Si seguono, nelle strisce di Giulia Argnani (bella e brava, nella foto a lato), le storie raccontate da Delia Vaccarello – introdotte con auto ironia da Mukkelia (nickname di vaccarello delia) – pubblicate nell’Amore secondo noi due anni prima, sempre nella Piccola Biblioteca Oscar Mondadori. Ma con una grossa novità: il libro si apre con il primo racconto autentico e a fumetti di un’adolescenza trans con patemi e solidarietà per molti di noi oscuri.

È stata una persona trans adolescente a scrivere a Delia per raccontare la sua storia, dopo aver letto nella prefazione all’Amore secondo noi che l’autrice aveva cercato invano una testimonianza come la sua.

A me questo libro, scritto con amore, simpatia e maternità, dice in fondo due cose: la prima, è che le categorizzazioni “gay”, “lesbica”, “bisessuale”, “trans” – come tutte le classificazioni – forse un po’ ci condizionano e non ci permettono, talvolta, di vivere e riconoscere sentimenti per loro stessa natura “spiazzanti”, se non incomprensibili. La seconda, è che alcuni giovani hanno davvero i numeri per essere felici. E mandano al quel paese i giudizi di chi li vuole “eterosessuali” ma anche “gay”, “bisex”, e tutto il resto.

Forse l’unico limite di questo libro è quello di arrivare nelle librerie troppo tardi. Troppo tardi almeno per me. Perché quella fase di “sospetto”, di segreti, di scoperta del corpo, l’ho in qualche modo già vissuta, magari leggendo libri ahimè più “pesanti” che hanno comunque lasciato il segno. Ma l’amore negli anni, ci dice Delia tra le righe, è sempre scoperta, tesoro, immaginazione, sorpresa.

Quindi in tutto il fumetto c’è un po’ di noi (non più solo un io), come nella storia molto bella – la ricordo a suo tempo nella rubrica di Delia su «l’Unità» – intitolata “Voglio solo tutto il coraggio del mondo”. Così anche l’Autrice, nell’introduzione ai disegni di quest’ultimo racconto, si fa forza e dice a se stessa: “Voglio tutto il coraggio del mondo per riuscire a parlare d’amore gay a voce alta”.

Coraggio non le manca. E a parlare d’amore, Delia Vaccarello, ci riesce proprio bene.

P.S.: Da non perdere le vignette a pag. 19, 40, 59, 86, 151, 183, 213-215.



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Delia Vaccarello, Sciò!: giovani, bugie, identità, Disegni di Giulia Argnani, Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, 2007.
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Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
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Recensione di Sciò da
Il Salvagente
4 ottobre 2007

QUEI RAGAZZI TRASPARENTI

“Prima mi interessavano solo le ‘fighe’, le rimorchiavo per fare colpo sui miei amici. Ora mi piace una che ha cervello. A lei forse interessano anche le ragazze, si sta cercando. Mi sono venuti i brividi, tra maschi di queste cose non si parla mai”. Marco ha 18 anni e la sua voce la troviamo in “Sciò” il nuovo volume di Delia Vaccarello (pubblicato negli Oscar Mondatori, 236 pagine, 8,40 euro). La giornalista, scrittrice, curatrice della rubrica “Salvagiovani “ sul nostro giornale, è di nuovo in cammino verso i giovani, a caccia delle loro bugie e delle loro identità. Questa vola, però, il percorso lo affronta assieme a Giulia Argnani, una disegnatrice che sceneggia le diverse testimonianze come in un fumetto, rendendo la lettura più agevole e -soprattutto- più fruibile per i ragazzi, che amano molto questo linguaggio. E, come nei libri più recenti della vaccarello, primo tra tutti “L’amore secondo noi”, emerge un universo di adolescenti molo meno banali –più complessi e più tormentati, ma anche più lucidi e intelligenti- di quanto si è portati a credere.
Angela, 17 anni, ad esempio, scrive :”L’amore secondo me è quando senti che se non abbracci la persona che ami ti perdi. Se non posso stare con lei, io non so chi sono. Non trovo la mia forza. Butto via il mio corpo. Mi disprezzo. Fin da piccola mi sono sentita buttata nella vita e basta.” Ma quanti ce ne sono di ragazzi come Angela, che si sentono “buttati nella vita”?
Impariamo a conoscerli

La Redazione de Il salvagente

 
 
 

LA PORTALA LLI

Post n°9 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
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dalla "Portala" di lli



La biblioteca segreta
Esistono libri dove le giovani lesbiche e gay possono ritrovarsi? Scopriamoli insieme


18 settembre 2007

Scio'

Un fumetto di Delia Vaccarello per trovare risposte a domande che fanno tremare i polsi non solo agli adolescenti

di Tiziana Luise

" Non so chi sono, non ho modelli, mi cerco. Devo definirmi per forza?"
"Quando si realizza che stiamo provando amore per un’altra persona e non si tratta di una nostra convinzione per paura di restare soli?"
"Come si fa a sapere se siamo veramente innamorati?"
"E' possibile vivere uno o più amori contemporaneamente?"

Certo, domande come queste fanno tremare i polsi a chiunque, non solo agli adolescenti!
Il libro di Delia Vaccarello si propone come un invitante, spensierato, accattivante “fumetto”, scritto e rivolto in primis a un pubblico di giovanissimi… ma cattura l’occhio e l’attenzione di un lettore senza età e… ahinoi!…..spesso ancora senza risposte.

E’ significativo l’accostamento fra il testo scritto, che riprende le confidenze e i dubbi espressi dagli adolescenti, con la “narrazione visiva” dei disegni scelta dall’Autrice: in questo modo, la
formulazione necessariamente “logico-razionale” delle domande si sviluppa e si completa cedendo
il passo all’espressione del vissuto “emozionale” che ogni situazione, ogni esperienza genera (o rievoca).

Il fumetto restituisce alla narrazione il lato umano e personalizzante dell’esperienza, collocandola,
temporalmente e spazialmente, entro un contesto vivo e reattivo che trascende la fissità della parola.
Esprime, in uno scambio comunicativo diversificato e multiforme, modalità relazionali in cui hanno
significato (anche e soprattutto) “linguaggi non verbali”, quali l’abbigliamento, i simboli, le mode,
i modelli comportamentali, che sono in grado di costruire e rafforzare le scelte e le appartenenze
identitarie dei giovani.

Non è dunque privo di importanza constatare come, entro un quadro ambientale a volte solidamente/solidalmente
e acriticamente condiviso per molti aspetti (e per questo guardato con severita' in sociologia e psicologia),
trovino comunque spazio tra i giovani (e anche fra i meno giovani) occasioni per vivere esperienze "individuali",
capaci di sviluppare un'identita' unica e autonoma rispetto alla conformita' imposta dagli schemi mentali condivisi.

Protagonisti e storie sono modellati intorno a una realtà culturale, sociale, affettiva che tiene conto delle differenti
sfumature esistenti nella realtà. Privilegiando, a seconda delle situazioni trattate, ora un ambiente “aperto” e
disponibile al dialogo, altre volte il rifiuto all’ascolto opposto a certe situazioni e a certi argomenti giudicati
“fuori luogo” o “non pertinenti”.

Emerge una realtà “schizofrenica” in cui l’eccesso di informazioni disponibili si scontra con una mancata
elaborazione generale del patrimonio conoscitivo e, soprattutto, con una mancata “introiezione” di modelli
comportamentali e affettivi “non canonici”. Posti davanti a quesiti “scomodi” e quindi volutamente rimossi,
il mondo degli adulti, la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari - sia singolarmente sia sinergicamente -
appaiono impreparati a fornire ai giovani le risposte che questi cercano.

Non stupisce pertanto che lo "Scio'" con cui i giovani si rivolgono inizialmente a un pubblico adulto troppo
curioso circa i loro "misteri" e il loro "immaginario", sia poi, al momento delle "risposte", usato come
scudo difensivo da chi, pur avendo più anni, a quelle domande non sa o non vuole proprio rispondere!

 
 
 

MODUS VIVENDI

Post n°8 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
Foto di laddor

Modus vivendi

11 luglio 2007


DI CHE AMORE SEI?
DI STEFANIA MARRA


L’adolescenza è un’età molto critica. Ma diventa davvero un dramma quando, alle tante domande su se stessi e il mondo, si sommano quelle
sulla propria diversità. Domande difficili, che si fatica anche a porsi da soli nel chiuso di una stanza; aprirsi con altri, non se ne parla neanche! Il libro di Delia Vaccarello – scrittrice e giornalista in prima linea sulle tematiche di gender – è quindi una preziosa finestra sul mondo degli adolescenti taliani. Le otto storie presentate, “tradotte” in umetti dalla matita di Giulia Argnani, sono infatti tratte da un materiale umano ricchissimo con cui Mukkelia (l’avatar utilizzato dalla scrittrice giocando
sul suo cognome) è venuta in contatto tramite mail, ma anche durante incontri in scuole o associazioni. «Mi scrivono molti giovanissimi. Dietro le
loro parole, tra le righe dei loro pensieri, al di qua delle tante domande (...), io avverto costantemente una voce. Una richiesta: “Siamo soli e abbiamo un obiettivo: vogliamo capire chi siamo noi e cos’è la vita. Ci dai una mano?”», scriveva Vaccarello nell’introduzione a L’amore secondo noi, di cui Sciò! rappresenta la continuazione. Interessanti le appendici, che tra l’altro offrono una bella selezione di film divisi per tema.
Il target? In realtà è molto vario. È un libro sicuramente rivolto ai giovani, ma non ci sono controindicazioni per chi è già un po’ avanti con gli anni e forse ha dimenticato cosa vuol dire essere adolescenti. Inoltre è una lettura molto indicata – anche – per quegli adulti che hanno idee un
po’ “confuse” sull’omosessualità e che hanno paura o vergogna di saperne di più. È infine consigliabile per quei genitori che pensano «tanto mio figlio è normale», tanto per mettersi alla prova, e per quelli che invece hanno timori inconfessati: proprio questi ultimi hanno una grave responsabilità, cioè tentare di comprendere un figlio diverso e stargli vicino, in un momento così delicato ed in mondo purtroppo ancora ostile. Sono davvero tanti, troppi gli adolescenti che si suicidano perché si
scoprono gay e temono la reazione della famiglia. Come racconta Mukkelia in una delle storie di Sciò!, ci sono mamme premurose che tentano di guarire il pargolo deviato chiamando l’esorcista.

 
 
 

LO SPAZIO BIANCO

Post n°7 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
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da Lo Spazio bianco
il fumetto e l'arte


5 luglio 2007

 

Sciò! – Giovani, bugie, identità
di Delia Vaccarello, Giulia Argnani
Mondadori, 2007 – 239 pagg. b/n bros. – 8,40€


di Ettore Gabrielli

Giornalista, docente di “Media e orientamento sessuale” a Bologna e Urbino, curatrice di rubriche sulla sessualità su "Il salvagente" e "L'Unità", Delia Vacarello ha raccolto le testimonianze di tanti ragazzi alle prese con la scoperta della loro identità, sentimentali e sessuali, come già in "L'amore secondo noi". La differenza, questa volta, la fa il fumetto: con i freschi disegni della brava Giulia Argnani (vista con "Strane convivenze" su Brand New! della jj Books), rielabora le storie vere che ha avuto occasione di conoscere e sentire raccontate, magari in forma anonima, cercando di creare una sorta di guida al rispetto della propria sessualità e all'abbandono dei pregiudizi. Se l'operazione in sé è a forte rischio moraleggiante, il risultato è invece ben fatto, privo di retorica ma arricchito dalla quotidianità dei protagonisti: gli amici, i genitori, le paure, le vergogne, lo stupore nello scoprire come l'amore possa avere tante facce, non sempre facili da accettare. Le parti meno convincenti sono forse quelle introduttive a ogni raccontino, dove il linguaggio sembra un po' troppo melenso, ma il messaggio finale del volume è reso con efficacia e semplicità.

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ANNA

Post n°6 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
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ANNA 28 giugno 2007

Barbara Alberti

ad una madre per ascoltare la propria figlia consiglia dei libri tra cui...


"..oppure, con un salto di tempo e di espressione: Sciò, il bellissimo fumetto sul sesso degli adolescenti scritto da Delia Vaccarello e disegnato da Giulia Argnani (Mondadori) su testimonianze di ragazzi che a Delia hanno confidato quello che non dicono ai genitori. Non investigare, osserva"
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L'UNITA'

Post n°5 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
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24 giugno 2007


Testimonianze. "Sciò!" e il coraggio del mondo
Alessandra Petronilli


Sciò! Voglio tutto il coraggio del mondo
Hanno ripreso a sussurrare in una luce diversa le emozioni, i contrasti, la rabbia, le parole non dette né mai ascoltate e i sentimenti che nella mia adolescenza ho appena sfiorato e spinto in fondo allo stomaco dopo aver rimosso il cuore. E´ lo stesso cuore ad avermi bisbigliato che era ancora lì, anche se in fondo allo stomaco, ancora lì a sciogliere e ricordare i volti dell´amore.
Sciò! (Oscar Mondadori) è una porta aperta e non un rifiuto, una parola detta proprio nel punto in cui si comincia a tacere. Le parole di Delia Vaccarello e le immagini di Giulia Argnani ritraggono in fumetti colmi di coraggio e sincerità le autobiografie e gli interrogativi di tante ragazze e tanti ragazzi troppo spesso costretti a chiudere le porte o a corazzarsi di maschere; ma per una volta, la prima, ho fatto un salto in dietro e con loro mi sono guardata allo specchio senza voltarmi di spalle.
Ho visto il silenzio prendere la matita in mano per raccontare e raccontarci e ho visto Giulio, uno dei giovani protagonisti, costretto dai pregiudizi e dall´indifferenza a vedere nel proprio amore (un amore omosessuale) una forma di ribellione, prendermi per mano nel ricordarmi la forza di resistere a chi vuole fare di te una copia di se stesso. La nostra voce, una, ha rotto il silenzio:

- Voglio tutto il coraggio del mondo!

Perché serve tutto il coraggio del mondo per potersi amare e non negare l´amore quando tutti intorno urlano che non è amore, serve tutto il coraggio del mondo per resistere e non tradirsi, per non farsi tagliare a metà dall´arroganza dei baci "normali".

Parole sussurrate, dunque, ma anche immagini e riflessi non più lasciati tacere tra un silenzio e uno più grande. Parole che spesso non si riesce a dire al di là degli occhi e dei gesti, ma negli occhi e nei gesti.

Con le parole mai troppo leggere né mai troppo pesanti, immediate, sincere e vive che gli adolescenti si scambiano e confidano solo quando il giudizio è messo fuori squadra, a tutti coloro che urlano che non è amore questo libro offre uno spazio autentico di confidenze, rifiuti, paure, ma anche i sorrisi, gli incontri, le mani intrecciate, gli abbracci, le speranze e i primi baci più dolci. Ma a tutti coloro che urlano e ci nascondono la sincerità di queste strisce osa anche chiedere: - Serve anche a voi tutto il coraggio del mondo per ascoltare la dolcezza costretta a sfidare il tragico solo per poter dire "amore"?

Delia Vaccarello riflette la verità viva, di chi cerca se stesso e vuole rompere il silenzio, e lo fa senza dimenticare le sfumature, senza mai tradire il cuore. É forse per questo che dopo Sciò! non siamo più soli e incominciamo a sentire tutto il coraggio del mondo per poter dire Amore.
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CORRIERE DEL GIORNO Taranto

Post n°4 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
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CORRIERE DEL GIORNO TARANTO
11 giugno 2007

Sciò Giovani, bugie identità” un volume di Delia Vaccarello
L’amore fra gli adolescenti raccontato con i fumetti


Storie di amori non cor-risposti. Passioni inconfessabili. Dubbi sulla pro-
pria identità sessuale. Ricerca dell’altro, speranze infrante e sogni che si
realizzano. Innamoramenti improvvisi, interrogativi lancinanti. Il mondo dei giovani è ricco di avventure complesse e a volte insidiose. Avventure sentimentali cariche di speranze e di incertezze chevengono raccontate dalla giornalista e scrittrice Delia Vaccarello nel volume“Sciò. Giovani, bugie,identità”, pubblicato nella collana della Piccola Biblioteca degli Oscar Mondadori Il libro affronta nuovamente i temi contenuti nella raccolta ’L’amore secondo noì. Una raccolta nella quale la Vaccarello ha messo in luce gli aspetti più interessanti del mi- crocosmo giovanile. Anche in questo libro l’autrice mette in scena le storie sentimentali che segnano il passaggio alla vita adulta. Le avventure degli adolescenti sono raccontate attraverso i fumetti preparati dalla penna di Giulia Argnani. Le fantasie dei ragazzi e delle ragazzi dei nostri tempi vengono messi in luce, striscia dopo striscia, con grande chiarezza e semplicità. Di volta in volta,vengono affrontati i problemi che assillano la gioventù.“Ciao ragazzi! Se avete fame di storie -scrive la Vaccarello- fatevi sotto.
L’argomento è l’amore come lo avete descritto via mail, negli incontri a scuoa, in assemblea, al telefono. Dopo il successo dei racconti di vita del-
l’’Amore secondo noì, abbiamo deciso di aggiungerne di nuovi e di tra-
sformarli tutti in fumetti”.I temi che costituiscono i nodi centrali dell’opera riguardano questioni di cuore diverse. Si inizia con le perplessità di un ragazzo incapace di comprendere la sua identità sessuale.
Non solo. Le storie che l’autrice racconta descrivono le prime relazioni di
coppia tra ragazzi e ragazze insicuri dei loro desideri. Relazioni che, di
fatto, segnano il passaggio dall’età adolescenziale ala maturità. Ogni capitolo è preceduto dalla domand che gli adolescenti si pongono di fronte alle tanti dubbi legati all’amore. I ragazzi si chiedono, ad esempio, se “è possibile vivere uno o più amori contemporaneamente” ma
anche “come si fa a lasciarsi senza farsi del mae”. Domande in apparen-
za semplici ed immediate che nascondono però questioni complesse e difficili.

 
 
 

GIRLPOWER di Veronica Lapeccerella

Post n°3 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
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Sciò: giù le mani dai giovani

Recensione del libro a fumetti nato dalla matita di Giulia Argnani e dalla penna di Delia Vaccarello. Dai giovani per parlare ai giovani


a cura di Veronica La Peccerella su Girlpower18 Maggio 2007

Si parla tanto di adolescenti difficili, di giovani spaesati e trentenni immaturi e, tutte le volte, si citano scuola, famiglia, sessualità e ogni tipo di massimo sistema. Ma quanto spesso si da voce ai diretti interessati?
Quante volte i giovani hanno la netta sensazione di essere esclusi proprio dai discorsi che li riguardano?
Si avverte il bisogno di parole autentiche, di emozioni vissute intimamente che riportino il sentire comune sulla quotidianità di una generazione troppo spesso ridotta a stereotipo. E così qualcuno si è coraggiosamente impegnato a raccogliere delle testimonianze dirette, chiedendo ai ragazzi di parlare delle proprie paure e dei propri sogni senza le inibizioni imposte dallo sguardo indiscreto degli adulti.
In questo modo ci si è trovati di fronte qualcosa di molto diverso dalla mancanza di contenuti di cui ci si va lamentando, o dalla vocazione a una giovinezza “difficile” a tutti i costi. A volte la vera difficoltà sta nel trovare qualcuno disposto a svestire i panni del censore per ascoltare con sincero interesse.

Il frutto di un simile sforzo è da pochi giorni sugli scaffali delle librerie, e si chiama Sciò. Si tratta di un libro a fumetti, nato dalla matita di Giulia Argnani, giovane e promettente disegnatrice, e dalla penna di Delia Vaccarello, già curatrice di antologie, giornalista e scrittrice.

Le storie raccontate, tuttavia, sono scampoli di vita reale di ragazzi e ragazze incontrati nelle scuole, per le strade e in rete. Non sono tutte vicende comuni o facili da condividere, ma ognuna ha la freschezza e l'intensità che possono provenire solo da un coinvolgimento autentico.
Proprio per questo, non può non stupirci il fatto che in alcuni licei i presidi si siano rifiutati di far leggere il libro in classe, negando a queste storie di tornare a uno dei luoghi da cui provenivano: la scuola.
È ironico che si preferisca evitare di confrontarsi con la realtà dei ragazzi che si vorrebbe educare, costringendoli eternamente dietro le maschere desuete di personaggi rubati a I promessi sposi.

Forse il problema è, ancora una volta, che questo testo parla del rapporto tra i giovani e la sessualità. Le risposte scanzonate, creative e a volte dolorose che i ragazzi danno alle domande sulla propria identità, forse non sono ciò che gli educator volevano sentire, ma sono di certo sincere e, per noi, che finalmente possiamo riconoscerci in storie che un po’ ci somigliano, sono davvero importanti

 
 
 

GUFETTO Roma

Post n°2 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
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da Gufetto testata on line Roma

Delia Vaccarello – Sciò (Giovani, bugie, identità)

sabato 19 maggio 2007, 04:09:49 Gufetto.it testata online - reg. trib. di Roma n°124 - 29/3/2004 - Direttore responsabile Danilo Montaldo




Scritto da Carla Veccia
lunedì 04 giugno 2007


Scorre via velocemente e piacevolmente il nuovo libro della giornalista siciliana Delia Vaccarello, esperta dell’universo giovanile e delle tematiche della diversità, ma non per questo incapace di lasciare un segno nel lettore.

Un libro dedicato a storie di adolescenti, storie di giovani che si cercano, tentano di capire chi sono veramente e non vogliono intrusioni dal mondo degli adulti, ai quali dicono “Sciò” perché a volte non possono o non riescono a comprenderli.

Nel testo si alternano introduzioni da parte di Delia Vaccarello, alias Mukkelia - personaggio nato dagli sberleffi sul cognome dall’autrice da parte dei ragazzi incontrati nelle scuole – che non dà risposte agli adolescenti che esprimono i loro dubbi e incertezze segreti su foglietti anonimi ma lascia che a parlare siano le storie in sé.

Storie d’amore, inteso però a 360°, storie di omosessualità e transessualità, di chi riesce a esprimere questa sessualità liberamente e di chi invece si sente condannato dalla propria famiglia o dalla società. Questi racconti sono inoltre affidati alla matita di Giulia Argnani, che trasformandoli in fumetti, conferisce loro un’immediatezza che solo le immagini possiedono.

Un libro ben scritto e argomentato, che riesce a far rivivere e in un certo senso comprendere paure e dubbi degli adolescenti di oggi.




Editore: Mondatori
Collana: Piccola Biblioteca Oscar Mondadori
Pagine: 239
Prezzo: € 8.40
Articolo del: 04/06/2007
Di: Carla Veccia
Grazie a: Camilla Sica, Uff. Stampa Mondadori
Sul web: www.librimondadori.it
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ADNKRONOS 12 maggio 2007

Post n°1 pubblicato il 30 Giugno 2009 da laddor
 
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ADNKRONOS

L'AMORE TRA GLI ADOLESCENTI RACCONTATO CON I FUMETTI

Roma, 12 mag. 06 - (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Storie di amori non corrisposti. Passioni inconfessabili. Dubbi sulla propria identita' sessuale. Ricerca dell'altro, speranze infrante e sogni che si realizzano. Innamoramenti improvvisi, interrogativi lancinanti. Il mondo dei giovani e' ricco di avventure complesse e a volte insidiose. Avventure sentimentali cariche di speranze e di incertezze che vengono raccontate dalla giornalista e scrittrice Delia Vaccarello nel volume ''Scio'. Giovani, bugie, identita''', pubblicato nella collana della Piccola Biblioteca degli Oscar Mondadori.

Il libro affronta nuovamente i temi contenuti nella raccolta 'L'amore secondo noi'. Una raccolta nella quale la Vaccarello ha messo in luce gli aspetti piu' interessanti del microcosmo giovanile. Anche in questo libro l'autrice mette in scena le storie sentimentali che segnano il passaggio alla vita adulta. Le avventure degli adolescenti sono raccontate attraverso i fumetti preparati dalla penna di Giulia Argnani. Le fantasie dei ragazzi e delle ragazzi dei nostri tempi vengono messi in luce, striscia dopo striscia, con grande chiarezza e semplicita'. Di volta in volta, vengono affrontati i problemi che assillano la gioventu'.''Ciao ragazzi! Se avete fame di storie -scrive la Vaccarello- fatevi sotto. L'argomento e' l'amore come lo avete descritto via mail, negli incontri a scuola, in assemblea, al telefono. Dopo il successo dei racconti di vita dell''Amore secondo noi', abbiamo deciso di aggiungerne di nuovi e di trasformarli tutti in fumetti''.

I temi che costituiscono i nodi centrali dell'opera riguardano questioni di cuore diverse. Si inizia con le perplessita' di un ragazzo incapace di comprendere la sua identita' sessuale. Non solo. Le storie che l'autrice racconta descrivono le prime relazioni di coppia tra ragazzi e ragazze insicuri dei loro desideri. Relazioni che, di fatto, segnano il passaggio dall'eta' adolescenziale alla maturita'. Ogni capitolo e' preceduto dalla domande che gli adolescenti si pongono di fronte alle tanti dubbi legati all'amore. I ragazzi si chiedono, ad esempio, se ''e' possibile vivere uno o piu' amori contemporaneamente'' ma anche ''come si fa a lasciarsi senza farsi del male''. Domande in apparenza semplici ed immediate che nascondono pero' questioni complesse e difficili.
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